Orto rotazione colture

Autore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche

Che cos’è la rotazione delle colture ortive? Come effettuarla e a cosa serve? Quali sono vantaggi della rotazione del terreno agrario? Quali piante ortive far ruotare nell’orto?

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La rotazione delle colture nell’orto è una pratica molto antica che da secoli viene praticata per poter coltivare il terreno agrario senza impoverirlo degli stessi nutrienti indispensabili alla crescita delle diverse piante erbacee, ortaggi e legumi e al fine di ottenere raccolti abbondanti e genuini.

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Coltivare per più anni sullo stesso appezzamento di terreno sempre le stesse colture crea diversi inconvenienti come:

  • il rigetto del terreno che consiste nell’impoverimento del suolo agrario degli stessi elementi nutritivi;
  • produzione scarsa di ortaggi e verdure di qualità inferiore;
  • maggiore incidenza di infestazioni parassitarie e comparsa di malattie fungine;

Il verificarsi di questi inconvenienti impone l’avvicendamento delle colture secondo uno schema ben noto detto rotazione colturale.

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Come fare la rotazione delle colture nell’orto

La pratica utilizzata dai contadini consiste nel dividere il terreno dell’orto in quattro quadranti e coltivare in ognuno di essi una coltura diversa tenendo conto delle esigenze nutritive. In genere si parte coltivando le piante o colture come i legumi che arricchiscono il terreno agrario di azoto (N) si passa poi alla coltura delle piante più esigenti di tale macroelemento e infine quelle meno esigenti in fatto di nutrienti.

Fava-pianta

Rotazione delle colture miglioratrici del terreno agrario dell’orto

Le piante miglioratrici sono tutte quelle colture che aumentano la fertilità del terreno influendo sulla sua struttura fisica, chimica e biologica oppure lo arricchiscono d’azoto (N).

Le colture ortive pertanto vanno coltivate in base alla richiesta di azoto.

Se non viene praticata la tecnica del sovescio si procede direttamente con la coltivazione dei legumi,  fave, piselli, fagioli, fagiolini, ceci, ecc. Le leguminose o Fabacee son piante capaci di assorbire l’azoto atmosferico nei loro tubercoli radicali e, grazie ai batteri azoto-fissatori in essi presenti, lo trasformano in una forma assimilabile dalle altre piante.

Le leguminose generalmente vanno coltivate dopo le piante che hanno una elevata esigenza di azoto, pomodori, melanzane, peperoni e patate. A fine coltivazione radici, foglie e steli vanno interrate a circa 30 cm di profondità in modo da arricchire il terreno di azoto.

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Rotazione delle colture esigenti di azoto

Pomodoro, melanzana, patata, zucchino, zucca, cetriolo, anguria e melone sono le piante ortive che per la loro elevata esigenza di azoto non possono succedersi nel medesimo appezzamento di terreno. Il terreno che ospita queste coltivazioni, va lavorato in autunno con una profonda vangatura ed arricchito, al momento stesso della lavorazione, con del letame ben maturo da interrare a circa 30 centimetri di profondità.

Finocchi

Rotazione delle colture a media esigenza di Azoto

Nello stesso appezzamento o quadrante di terreno coltivato per lo più a Solanacee si fanno ruotare  tutti quegli ortaggi e verdure che richiedono un terreno agrario mediamente ricco di azoto quali: aglio, carota, finocchio, lattuga, porro e ravanello.

Spinaci-foto

Rotazione delle colture o piante ortive poco esigenti di Azoto

nello stesso quadrante coltivato con piante molto esigenti e mediamente esigenti di azoto (N), infine si possono coltivare tutte quelle poco esigenti in particolare le erbe aromatiche come il basilico, il timo, il prezzemolo, gli spinaci, le bietole, le cipolle, ecc.,  piante tutte che non cercano fertilità specifiche e che i possono usare come jolly, mentre i legumi possono precedere le coltivazioni ad alta e media esigenza e seguire queste stesse coltivazioni.

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Tra i sistemi di rotazione quello più idoneo è sicuramente il sistema di rotazione quadriennale che prevede per ogni anno l’avvicendamento delle seguenti colture favorevoli da impiantare nello stesso appezzamento di terreno agrario:

Primo anno: patate, legumi e cavoli; ortaggi da radice, ortaggi da foglia.

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Secondo anno: ortaggi da foglia, ortaggi da radice; legumi, cavoli e patate.

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Terzo anno: legumi, cavoli e ortaggi da foglia;  patate e ortaggi da radice.

Lattuga

Quarto anno: ortaggi da radice e patate; ortaggi da foglia, legumi e cavoli.

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Conclusa la rotazione, in autunno, il terreno come già detto, va lavorato a fondo ed arricchito con  letame ben maturo.

Aglio-coltivazione

In generale il quadro triennale di rotazione delle colture si basa:

  • sull’alternanza di piante a radici profonde come i pomodori con piante a radici superficiali come scarola, radicchio e lattuga;
  • alternanza di colture a radici o tuberi commestibili come patata e carota con peperone, cavolo broccolo, lattuga;
  • alternanza di piante a portamento verticale come le melanzane con piante a portamento ridotto come aglio, cipolla e lattuga da cespo o da taglio;
  • alternanza di piante ortive che richiedono cure colturali più accurate e lavorazioni del terreno più  profonde come pomodori e carciofi con altre che richiedono solo lavorazioni superficiali  come i cereali e lo zucchino;
  • alternanza di piante azotofissatrici come le leguminose con piante particolarmente sfruttatrici di azoto come la patata;
  • alternanza di piante sensibili ad alcuni parassiti con altre che invece sono più tolleranti o addirittura antagoniste.

calendula-coltivazione

Consiglio

In piccoli appezzamenti di terreno si può pensare di realizzare un orto sinergico che prevede anche l’inserimento di specie ornamentali o officinali come la calendula una piantina nemica degli afidi.

Orto-sinergico-pacciamatura

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