Ontano – Alnus
L’ontano è una pianta rustica a portamento arbustivo coltivata anche a scopo ornamentale nei giardini e nei parchi pubblici lungo le sponde dei corsi d’acqua.
- Caratteristiche generali dell’Ontano – Alnus
- Fioritura
- Coltivazione dell’Ontano
- Esposizione
- Terreno
- Annaffiature
- Concimazione
- Moltiplicazione dell’ontano
- Moltiplicazione per seme
- Propagazione per talea
- Propagazione per margotta
- Impianto o messa a dimora
- Potatura
- Parassiti e malattie dell’ontano
- Cure e trattamenti
- Varietà e specie di Ontano
- Ontano nero – Alnus glutinosa
- Ontano bianco – Alnus incana
- Ontano napoletano – Alnus cordata
- Ontano rosso – Alnus rubra
- Utilizzo dell’Ontano
- Curiosità
- Galleria e foto dell’Ontano
Caratteristiche generali dell’Ontano – Alnus
Il genere Alnus della famiglia delle Betulaceae comprende tante specie di ontani diffusi allo stato spontaneo in Amarica, nel Nord Africa, in Asia e in tutta l’Europa. In Italia sono presenti solo quattro specie: l’ ontano bianco – Alnus incana, l’ontano nero – Alnus glutinosa, l’ontano verde – Alnus viridis e l’ontano napoletano – Alnus cordata.
Gli ontani crescono spontanei nelle zone umide e paludose e vicino ai corsi d’acqua e, vengono coltivati soprattutto in arboricoltura per la produzione del legno molto resistente all’acqua (Venezia è tutta costruita su fondazioni di pali).
L’ontano è un albero non molto longevo ma caratterizzato da una rapida crescita infatti in pochi anni generalmente forma un folto cespuglio alto 8-10 metri. Non mancano però esemplari che nel pieno sviluppo vegetativo arrivano a misurare i 30 metri.
E’ una pianta azoto fissatrice infatti le sue radici sono nodose per la presenza di tubercoli radicali rigonfi e cavi come quelli delle leguminose, in cui si annidano i batteri Rhizobium (azoto-fissatori) capaci di trasformare l’azoto atmosferico nei nutrienti indispensabili per la sua crescita e restituirli anche al terreno.
I rami, ricoperti da una sottile corteccia grigio chiara, rossastra agli apici, generalmente formano una chioma ovale-piramidale inizialmente di colore verde brillante e più scura nel pieno del periodo vegetativo.
Le foglie sono semplici, caduche, alterne, a margine dentellato con pagina superiore di colore verde intenso, rugosa per la presenza di marcate nervature e pagina inferiore di colore verde pallido talvolta tomentosa.
L’ontano è una pianta monoica, quindi sui suoi rami sono presenti due tipi di fiori, maschili e femminili, senza petali né sepali, riuniti in infiorescenze a spighe pendule ricche di polline, dette amenti.
I fiori maschili sono infiorescenze lunghe circa 15 cm, mentre quelli femminili sono ovali e più corti. L’impollinazione è prevalentemente anemofila, avviene quindi ad opera del vento e raramente è entomogama.
I frutti, detti strobili, sono particolari infruttescenze coniche originate dagli amenti femminili. Hanno un aspetto aspetto legnoso e non si disintegrano neanche quando sono completamente maturi.
I semi, contenuti all’interno dei coni, sono numerosi, piccoli, alati e vengono dispersi dal vento a chilometri di distanza dal luogo di produzione.
Fioritura
I fiori dell’Ontano compaiono sui rami nudi prima delle foglie.
Coltivazione dell’Ontano
Esposizione
E’ una pianta che ama l’esposizione in pieno sole e ben arieggiata. In luoghi parzialmente ombreggiati cresce in maniera stentata. Tollera bene il caldo dei mesi estivi purchè non torrido e non teme le temperature rigide dell’inverno. Il clima ideale per la coltivazione è quello fresco.
Terreno
E’ un albero che predilige i terreni acquitrinosi o paludosi, zuppi di di acqua stagnante a pH neutro-alcalino. Soffre se il terreno è acido o arido.
Annaffiature
E’ una pianta che non sopporta neanche brevi periodi di siccità pertanto va annaffiata costantemente e frequentemente al fine di mantenere il terreno sempre umido. Le annaffiature devono essere ancora più regolari se si tratta di un ontano molto giovane.
Concimazione
E’ una pianta che non necessita di essere concimata perchè anche in un terreno di coltivazione povero riesce grazie ai batteri azoto-fissatori presenti nelle sue radici a procurarsi i nutrienti di cui ha bisogno.
Moltiplicazione dell’ontano
L’ontano si riproduce facilmente per seme e per via vegetativa per talea o per margotta.
Moltiplicazione per seme
I semi raccolti in piena maturazione e da utilizzare per la produzione di nuove piante vanno però sottoposti a un periodo di vernalizzazione ovvero vanno mantenuti in un luogo freddo, anche in frigo per mesi.
La semina si effettua in primavera appoggiando i semi su un miscuglio composto in un misto di sabbia e torba (non vanno coperti), mantenuto sempre umido, ma privo di ristagni fino alla comparsa delle giovani piantine che dovrebbero spuntare nel giro di 15-20 giorni.
Propagazione per talea
In autunno subito dopo la caduta delle foglie, è possibile ottenere nuove piante di Ontano per talea legnosa. Si prelevano talee lunghe circa 15 cm e si mettono a radicare in un miscuglio di terriccio e sabbia in parti uguali, che va mantenuto sempre umido fino a quando non compaiono nuove foglie, segno dell’avvenuta radicazione delle talee.
Appena possibile le piante nate da seme o dalle talee vanno trasferite in vasi singoli e allevate in essi all’aperto singoli fino alla messa a dimora definitiva.
Propagazione per margotta
Un altro metodo che permette di ottenere velocemente una pianta già sviluppata è la margotta di ceppaia. Si tagliano i rami della pianta madre all’altezza del colletto; si coprono con terriccio i germogli nuovi emessi alla base e, una volta radicati, si staccano con tutte le radici e si mettono a dimora.
Impianto o messa a dimora
Le piante di ontano si mettono a dimora in primavera nelle regioni con clima invernale rigido e in autunno in quelle con clima mite. Si piantumano ad una profondità di 15 cm dal colletto. Il terreno va lavorato ed affinato.
Potatura
Si potano solo i rami secchi e quelli danneggiati se si intende allevare l’ontano a cespuglio. In arboricoltura invece per ottenere esemplari da usare in falegnameria o per la produzione di pali si effettuano più potature per far sviluppare e ingrossare il tronco o asse principale.
Parassiti e malattie dell’ontano
Gli ontani sono piante rustiche e solo occasionalmente vengono infestate dagli afidi, piccoli parassiti animali che rovinano i teneri germogli.
Tra le malattie fungine è sensibile al mal bianco o oidio che copre le foglie con depositi polverosi biancastri fino a soffocarle.
Un altro nemico dell’ontano è il cancro rameale una malattia batterica o fungina che forma manicotti gommosi su rametti, rami e tronchi. Le parti infettate perdono le foglie e seccano.
Cure e trattamenti
Gli ontani sono piante che non necessitano di particolari cure colturali. Per quanto riguarda invece i trattamenti questi vanno praticati a scopo preventivo e mediante l’utilizzo di antiparassitari e anticrittogamici specifici facilmente reperibili in commercio. Le parti vegetali affette da cancro rameale vanno eliminate e bruciate. Le ferite inferte dai tagli vanno trattate con sali di rame.
Varietà e specie di Ontano
Esistono molte specie di Ontano o Alnus alcune sono autoctone in Italia.
Ontano nero – Alnus glutinosa
L’Ontano nero è un albero originario dell’Europa, alto mediamente 20 metri. Ha corteccia marrone chiaro, abbastanza ruvida e chioma generalmente conica composta da rami sottili ricoperti da foglie arrotondate di colore verde scuro che compaiono dopo i fiori. Le foglie e i rametti giovani di questa specie risultano appiccicosi.
All’inizio della primavera, sullo stesso albero compaiono gli amenti, maschili e femminili, che in estate – autunno vengono sostituiti da frutti legnosi di colore verde chiaro, simili a piccole pigne, che una volta secchi, persistono sulla pianta per molti mesi, a volte per anni. L’ontano nero è la specie più diffusa in Europa, forma infatti folti boschi nelle zone fluviali e vegeta fino ad una altitudine di 1200 metri.
Ontano bianco – Alnus incana
Un albero alto circa 20 metri,originario del Caucaso e dell’Europa. In Italia si estende fino ai 1500 metri di altitudine ed è prevalentemente diffuso sulle Alpi e sugli Appennini, nelle vicinanze di corsi o specchi d’acqua.
La chioma conica ed espansa è sostenuta da un tronco eretto e sottile rivestito da una corteccia grigio scura.
Ha foglie ovate, lunghe 10 cm e larghe 5, con pagina superiore di colore verde scuro mentre quella inferiore è grigiastra e pelosa. I fiori unisessuali sono amenti penduli rossicci, lunghi circa 10 cm e frutti sono conici e lunghi circa 2 cm. L’ontano bianco viene spesso usato per il consolidamento di suoli erosi e franosi, argini e scarpate. Questo ontano Italiano, necessita di moltissima luce.
Ontano napoletano – Alnus cordata
E’ un ontano alto 15-25 metri, diffuso prevalentemente nelle regioni del sud Italia, in Corsica e nell’isola d’Elba. Ha una chioma espansa, corteccia grigia liscia a tratti fessurata. Le foglie, lunghe 5-12 cm, sono rotonde con base tronca ed apice a punta. Il colore è verde scuro sulla pagina superiore e pallido e peloso in quella inferiore.
Gli amenti femminili sono piccoli e rossicci, quelli maschili invece sono più lunghi. I frutti sono coni ovoidali legnosi, lunghi 3 cm. Viene coltivato lungo le rive dei fiumi e per la produzione di un leggero legno di colore rosso-arancione.
Ontano rosso – Alnus rubra
L’ontano rosso è una varietà originaria dell’America del nord, alta 15 metri, spesso confusa con la Betulla. Ha la chioma conica molto espansa con foglie ovate, con apice appuntito di colore verde scuro sopra e blu-verdi sotto. La nervatura, a contrasto, è invece rossastra. La corteccia è grigiastra. Gli amenti maschili sono gialli, quelli femminili sono rossi. Vive sulle rive dei fiumi, nei terreni paludosi e viene usato per il consolidamento di argini e scarpate.
Utilizzo dell’Ontano
Gli ontani sono piante pioniere azoto-fissatrici utilizzate per bonificare i terreni poveri, umidi, malsani. Sono alberi utilissimi utilizzati anche per la fitodepurazione di acque inquinate e malsane.
Vengono coltivati per la produzione di un legno molto resistente all’acqua. Per la produzione di pali viene utilizzato in particolare il legno di Ontano rosso, liscio e privo di nodi e imperfezioni, rinomato per la sua durevolezza in ambiente umido. Anticamente con il legno degli ontani veniva usato per la costruzione delle palafitte. Il basamento di venezia è stato costruito (ancora oggi) con pali questo legno.
Il legno degli ontani viene utilizzato in liuteria per la produzione di strumenti musicali (chitarre e liuti), nell’industria dei giocattoli e dagli scultori.
In falegnameria è largamente impiegato per la realizzazione di manufatti in legno che devono venire a contatto con l’acqua: tinozze, vasche, saune, parquet per le cucine e per i bagni.
Infine il legno degli ontani per l’atto potere calorifico viene utilizzato come combustibile da ardere dai fornai, dai pizzaioli e nelle distillerie.
Curiosità
Il nome generico Alnus ha etimologia incerta. Secondo alcuni studiosi potrebbe avere un’origine celtica e significa “presso la riva” in riferimento al luogo in cui vive, secondo altri invece fa riferimento all’ invecchiamento precoce delle foglie.