Noce Pecan – Carya illinoensis

Autore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche

Noce Pecan

La Carya illinoensis conosciuta comunemente come Noce Pecan è un albero da frutto coltivato anche come ornamentale nei giardini molto spaziosi.

Carya illinoensis-noci Pecan

Caratteristiche generali del Noce Pecan – Carya illinoensis

Il Noce Pecan, nome scientifico Carya illinoensis, è un albero da frutto che come il noce comune appartiene alla famiglia delle Juglandaceae.

L’albero originario dell’America centro-meridionale è largamente coltivato per la produzione dei frutti specialmente nelle regioni del sud gli Stati Uniti, in Messico, Brasile, Israele, Australia e in alcune regioni meridionali dell’Europa. In Italia viene coltivato soprattutto in Sicilia.

Il Noce Pecan è un albero caducifoglio longevo, addirittura secolare (vive circa 300 anni), apprezzato per la sua rapida crescita, il portamento maestoso, la chioma frondosa e per i frutti più saporiti delle classiche noci.

In pieno sviluppo vegetativo la Carya illinoensis supera i 20 metri di altezza e presenta un tronco eretto di circa 2 – 3 metri di diametro ricoperto da una spessa corteccia marrone- grigiastra che sorregge una chioma espansa, tondeggiante e fittissima.

Noce Pecan-foglie
Le foglie sono impari pennate e composte normalmente da sei coppie di foglioline lanceolate allungate più una all’apice e nell’insieme raggiungono una lunghezza che varia dai 25 ai 60 cm, Sono di colore verde intenso, emanano un caratteristico odore di resina e in autunno cadono lasciando i rami completamente nudi.

La pianta è monoica e autofertile quindi produce sia fiori sia maschili sia femminili. I fiori maschili sono allungati e raggruppati in infiorescenze pendule mentre quelli femminili sono tondeggianti e riuniti in spighe tondeggianti poste sugli apici dei rami. Entrambe le infiorescenze dette amenti sono di colore giallo. L’impollinazione è anemofila cioè avviene ad opera del vento.

Frutti-noce Pecan

I frutti, chiamati noci di pecan, compaiono dopo la fioritura sui rami dell’anno. Hanno forma  ovoidale o cilindrica allungata con un mallo esterno di colore verde che ricopre il guscio liscio, sottile di colore marrone con delle tipiche striature scure.

Noce Pecan-frutto

In autunno, tra ottobre-novembre, come accade generalmente per le noci comuni, il mallo si spacca lasciando cadere al suolo i frutti maturi.

Noci di pecan

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All’interno del guscio ci sono gherigli ricoperti da una sottile pellicola rossastra, di buon sapore e ricchi di di acidi grassi insaturi di ottima qualità.

Gherigli-Noce Pecan

Fioritura

Fiorisce in primavera avanzata producendo fiori maschili e femminili a profusione sui rami dell’anno che talvolta, se le condizioni ambientali sono favorevoli, possono anche autoimpollinarsi quando i fiori femminili si aprono per ricevere il polline rilasciato dai fiori maschili.

Pecan-Carya

Coltivazione dell’albero Pecan – Carya illinoensis

Esposizione

E’ una pianta che ama il clima caldo e l’esposizione in pieno sole e ben arieggiata ma cresce bene anche nelle regioni della nostra penisola caratterizzate da un clima fresco. Resiste molto bene al freddo e non ha alcun problema di sopravvivenza anche a temperature di molti gradi sotto lo zero, -10 -15 °C.

Terreno

Il noce Pecan anche se si adatta a qualsiasi tipo di terreno, predilige quello a medio impasto, profondo, ricco di sostanza organica e con pH leggermente acido. Il pH ottimale di riferimento è tra 5,5 e 6,5.

Irrigazione

Le annaffiature vanno praticate costantemente durante i primi anni di vita del Pecan soprattutto in caso di prolungata siccità e in estate per  evitare che la pianta vada in sofferenza. Una volta che  l’esemplare è cresciuto, e quindi ha sviluppato un apparato radicale profondo, si accontenterà della sola acqua delle precipitazioni.

Concimazione

Come tanti alberi da frutto, anche la Carya illinoensis o noce Pecan, è esigente di nutrienti soprattutto per poter produrre fiori e frutti in abbondanza. Nel primo anno di impianto,  in primavera e in autunno, è bene interrare alla base della pianta del letame maturo successivamente  ogni anno, sarà sufficiente distribuire intorno all’albero del concime organico o cenere di legna.

Moltiplicazione del Noce Pecan

La pianta si riproduce naturalmente per seme e nei vivai specializzati viene propagata per via vegetativa mediante innesto e commercializzata in vaso.

Impianto o messa a dimora

L’albero del Pecan va posto in una buca ampia profonda 60 x 60 o 90 x 90 cm a seconda delle dimensioni del vaso e va impiantata con tutto il pane di terra che avvolge le radici. la buca destinata ad accoglierlo deve essere distante da altre piante almeno 8- 10 metri visto le dimensioni che raggiunge in pieno sviluppo vegetativo.

Nei sesti di impianto bisogna rispettare i 6-8 x 6-8 metri sulle file e tra le file. E’ bene ricordare che anche se il Pecan è una pianta monoica per una maggiore produttività è preferibile accompagnarlo ad un’altra pianta in quanto la maturazione delle infiorescenze maschili e femminili avviene in tempi un po’ asincroni.  L’altro esemplare va posto sempre a debita distanza per evitare che entrino in competizione per i nutrienti.

Dopo l’impianto si apporta abbondante acqua per favorire l’attecchimento dell’apparato radicale nella nuova dimora. Quando l’albero è ben attecchito gli apporti idrici praticati solo in caso di prolungata siccità.

Il noce di Pecan produrrà una discreta quantità di frutti dopo circa 10-12 anni di vita.

Pecan-potatura

Potatura

La prima potatura va fatta solo dopo il terzo anno di vita dell’albero quando si presenta abbastanza robusto e con molte ramificazioni basali.

Per conferire un’armonia di forma e per aumentare la produzione dei frutti si potano i rami cresciuti in maniera disordinata, le ramificazioni che si possono intralciare fra loro e si recidono tutti quelli secchi effettuando tagli obliqui con un attrezzo specifico affilato e disinfettato.

La potatura va fatta a fine inverno generalmente a febbraio, durante la dormienza dell’albero e mai in modo drastico ma cercando di mantenere la forma naturale dell’albero. Potature eccessive potrebbero compromettere la sopravvivenza del Pecan.

Pecan-frutti-conservazione

Raccolta delle noci Pecan

La raccolta delle noci Pecan avviene in ottobre-novembre quando ben mature cadono al suolo. Dopo la caduta la raccolta va fatta subito, poiché il guscio tende facilmente ad ammuffire a contatto con il terreno e l’umidità della notte.

Conservazione

Una volta raccolte e ben essiccate, le noci pecan si conservano al buio e all’asciutto, in sacchi di juta, per più di sei mesi.

Parassiti e malattie del Noce Pecan – Carya illinoensis

E’ un albero che nel nostro Paese raramente viene attaccato da malattie fungine o dai comuni parassiti animali che generalmente compromettono la crescita e la produzione di altre varietà da frutto.  Teme però fortemente i terreni poveri di nutrienti e quelli scarsamente drenanti. drenaggio idrico. Quest’ultimo può causare deperimenti anche gravi.

Cure e trattamenti

Gli esemplari giovani di Noce Pecan entrano in competizione di nutrienti ed acqua con le erbe infestanti non sopporta le erbe infestanti che crescono alla base dei tronchi pertanto per evitare danni si consiglia continue scerbature.

Varietà di Noci Pecan

Esistono tante varietà di Noce Pecan distinte in orientali ovvero adatte alla coltivazione nelle aree con climi caldo-umidi e occidentali ideali per le zone in cui scarseggia l’acqua.  Le varietà americane coltivate in Italia sono: Kiowa, Wichita e Shoshoni.

Carya illinoensis Cape Fear

E’ una varietà originaria della Carolina del Nord caratterizzata da una elevata e più precoce produzione di frutti di medie dimensioni molto saporiti e più facili da sgusciare. In primavera sui rami compaiono dei fiori riuniti in lunghi grappoli. In autunno i frutti maturi con guscio liscio e legnoso cadono al suolo privi di mallo.  E’ un albero molto rustico e resistente alle malattie fungine e agli attacchi dei parassiti e anche se  autofertile trae beneficio autoimpollinazione incrociata.

Noci Pecan-usi

Usi del Noce di Pecan

Il Noce Pecan viene coltivato nelle regioni al Nord come una pianta ornamentale nei giardini e nei parchi pubblici mentre in Puglia e in Sicilia principalmente come albero per la produzione dei frutti.

Nelle nelle zone di origine, le noci pecan vengono consumate sia come frutta fresca e secca, sia come farina nella preparazione di pane, primi piatti, secondi piatti e soprattutto nella preparazione di dolci.

In Italia questi deliziosi frutti vengono usati  in alternativa alle noci comuni per la preparazione di una salsa per condire la pasta; nelle insalate miste nella realizzazione di dolci vari (torte, biscotti, dolci al cucchiaio) e anche per semplici decorazioni.

Noci Pecan-proprietà

Calorie delle noci Pecan

Le noci Pecan, saporitissime ma ricche di oli (acidi grassi oleici monoinsaturi e acidi grassi linoleici polinsaturi) sono ipercaloriche, infatti  100 grammi di gherigli apportano 700 Kilocalorie un quantitativo addirittura superiore a quello della noce comune  (689 Kcal) e di certo molte più calorie delle nocciole (628 Kcal) e delle mandorle  (576 Kcal).

Proprietà benefiche delle noci Pecan

Le noci Pecan grazie all’alto contenuto di grassi mono insaturi e polinsaturi, vitamine dei gruppi A, B, C ed E e per la ricchezza di ferro, zinco, rame magnesio, manganese e anche di  fosforo e potassio, possiedono benefiche proprietà salutari dei semi. Un consumo moderato delle noci pecan viene consigliato per prevenire le malattie coronariche e l’ictus; ridurre il colesterolo cattivo e combattere i radicali liberi. Secondo recenti studi sembra che siano indicate anche per prevenire il tumore alla prostata.

Pecan Pie

Curiosità

La Carya illinoensis venne introdotta in Europa nel XIX secolo ma con scarso successo.

In America le noci Pecan vengono utilizzate nella preparazione di una gustosa torta nota come Pecan Pie, un dolce tradizionale del periodo natalizio composto da un croccante fondo di pasta frolla farcito con un mix di noci Pecan tritate e sciroppo d’acero o melassa. Una vera e propria delizia da servire con ciuffi di panna montata anche in altre occasioni o nelle fredde giornate invernali.