Mandorlo Prunus Triloba
Il mandorlo Prunus Triloba è un mandorlo ornamentale di origine cinese che viene impiantato nei giardini e nei parchi pubblici a scopo ornamentale.
- Caratteristiche generali del mandorlo da fiore o Prunus triloba
- Fioritura
- Coltivazione del mandorlo da fiore
- Esposizione
- Terreno
- Annaffiature
- Concimazione
- Mandorlo da fiore: coltivazione in vaso
- Rinvaso
- Moltiplicazione del Mandorlo da fiore
- Moltiplicazione per seme
- Propagazione per talea
- Impianto o messa a dimora
- Potatura del mandorlo da fiore – Pruno trilobata
- Parassiti e malattie del Mandorlo ornamentale
- Cure e Trattamenti
- Varietà e specie di Prunus
- Prunus triloba multiplex
- Usi del Mandorlo ornamentale
- Nome inglese del Mandorlo ornamentale
- Curiosità
- Galleria foto Pruno
Caratteristiche generali del mandorlo da fiore o Prunus triloba
Il Mandorlo ornamentale, Prunus triloba, appartenente al genere Prunus della famiglia delle Rosaceae, è una pianta originaria del Giappone, Cina e Corea essa è un mandorlo da fiore che a differenza delle altre varietà di piante (ciliegio, mandorlo, albicocco, pesco, susino o prugno) viene apprezzato a scopo ornamentale per la spettacolare fioritura di colore bianco o rosa.
Il mandorlo da fiore, alto mediamente 5 metri, presenta una chioma fittamente ramificata con foglie ovali trilobate di colore verde brillante e margini dentellati.
I fiori, semplici o doppi, in genere riuniti in mazzetti o in lunghi racemi, dai colori che vanno dal bianco al rosa carico compaiono sui rami nudi prima delle foglie.
I frutti sono piccole ciliegie di colore rosso, non commestibili.
Fioritura
Fiorisce in maniera abbondante e spettacolare dall’inizio della primavera fino a maggio. La fioritura si conclude quando compaiono le foglie.
Coltivazione del mandorlo da fiore
Esposizione
Ama i luoghi soleggiati,. Se coltivata in zone scarsamente soleggiate la produzione dei fiori è molto scarsa. Non teme il freddo e resiste anche al gelo se la base viene protetta con la pacciamatura.
Terreno
E’ un albero ornamentale che pur non avendo problemi nel comune terreno da giardino, predilige il quello argilloso, soffice misto a torba e sabbia e ben drenato.
Annaffiature
Necessita di abbondanti apporti idrici nel primo anno della messa a dimora, in primavera e nei periodi di prolungata siccità. Nel periodo autunno – inverno invece le annaffiature vanno praticate solo quando il terreno è completamente asciutto.
Concimazione
In primavera e in autunno somministrare del concime organico ben maturo ai piedi del tronco o del granulare bilanciato a lento rilascio.
Mandorlo da fiore: coltivazione in vaso
E’ una pianta arbustiva che nei primi anni di vita può essere coltivata anche in vaso purchè largo e profondo contenente terriccio sciolto, ricco di sostanza organica e ben drenato.
Rinvaso
Si effettua quando le radici fuoriescono dai fori del vaso, rinnovando il terreno. Quando le dimensioni del vaso rendono impossibile il rinvaso allora è giunto il momento di trapiantare la pianta a dimora in pieno campo.
Moltiplicazione del Mandorlo da fiore
La riproduzione avviene per seme, mediante innesto o per talea di rami semi – legnosi.
Moltiplicazione per seme
Per ottenere nuove piante di Mandorlo da fiore a partire da seme per prima cosa bisogna rimuovere la mandorla dal suo guscio facendo attenzione a non danneggiarla. Se si lascia il seme nel guscio la germinazione richiederà molti mesi.
Il seme di mandorlo intero e non danneggiato va inserito in un vaso contenente terriccio soffice e ben umido, a circa 1-2 cm di profondità.
Si copre il vaso con un foglio per mantenere umido il terreno e lo si trasferisce in un luogo luminoso ma riparato, a temperatura costante di circa 20° C.
Quando compaiono i primi germogli, dopo settimane, si rimuove il foglio e si sposta il vaso in una zona calda e luminoso, ma non esposta ai raggi diretti del sole. Dopo circa 1 anno, la piantacresciuta e robusta, deve essere trapiantata in un contenitore più grande o in pieno campo. una vasca.
Propagazione per talea
Si effettua in estate, prelevando delle talee lunghe 15-28 cm,dai germogli semilegnosi. le talle vanno trattate con un ormone radicante e poi interrate in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali mantenuto umido fino alla comparsa delle nuove foglie che segnalano l’avvenuta radicazione. Questa tecnica viene poco utilizzata in quanto i risultati non sono soddisfacenti a causa della bassa radicazione delle talee.
Impianto o messa a dimora
E’ una pianta che si può trapiantare in pieno terra o in vaso di grandi dimensioni in qualsiasi periodo dell’anno scavando una buca più grande delle dimensioni dell’apparato radicale,generalmente larga e profonda circa 60-70 cm. Il terreno deve essere mantenuto umido per le prime due settimane facendo attenzione ad evitare i ristagni d’acqua. In seguito le annaffiature vanno ridotte ma tenendo conto anche della stagionalità.
Potatura del mandorlo da fiore – Pruno trilobata
Si potano alla base, con tagli obliqui e netti, i rami secchi o danneggiati da freddo. Per conferire armonia di forma alla chioma e favorire l’emissione di nuovi getti fioriferi, dopo la fioritura, si accorciano tutti i rami di 1/3 della loro lunghezza o fino alla terza gemma.
Parassiti e malattie del Mandorlo ornamentale
Il mandorlo teme le malattie fungine e in particolare come il pesco, i mandorlo da frutto e le altre Rosacee, viene attaccato soprattutto dalla malta di merletti o Monilia, un fungo tenace e resistente ai pesticidi che se si diffonde troppo, può essere pericoloso per la vita dell’albero. Il fungo attacca i fiori con tempo umido e fa arricciare le foglie, che cadono precocemente.
Al pari di altre numerose piante ornamentali Il Prunus triloba come pioppo, salice, betulla, quercia, faggio, olmo, ontano, rosa ed eucalipto, è soggetto al mal del piombo un fungo basidiomicete che provoca una colorazione argentea delle foglie, con riflessi metallici.
Il legno è sensibile all’armillaria un fungo che si sviluppa su radici, tronchi e colletto delle piante e insinua le sue ife, dette rizomorfe, sotto la corteccia, creando un reticolo più o meno fitto, portando a morte la parte colpita e poi l’intera pianta.
Tra i parassiti animali soffre le infestazioni degli afidi piccoli animaletti che colonizzano le foglie più tenere e i fiori.
Le foglie più tenere vengono danneggiate dalle larve di alcuni lepidotteri.
Cure e Trattamenti
A fine inverno e dopo la fioritura, praticare un trattamento a base di poltiglia bordolese.
In autunno, invece, irrorare la chioma con un fungicida ad ampio spettro per prevenire la comparsa di malattie fungine.
Le parti vegetali infettate dalla Monilia, dovrebbero essere tagliate il prima possibile e bruciate per evitare che l’infezione si estenda alle parti sane del Mandorlo.
Durante l’inverno proteggere la base delle piante con una leggera pacciamatura di foglie secche o paglia.
Varietà e specie di Prunus
Esistono diverse specie di Prunus alcune ornamentali altre coltivate come alberi da frutto.
Prunus triloba multiplex
La varietà più coltivata e diffusa a scopo ornamentale. Ha portamento arbustivo fitto e compatto alto circa 3 metri e largo 2 metri. In primavera produce grandi fiori doppi che ricoprono tutti i rami anche quelli giovani. Va coltivato nel terreno sciolto, leggero e non interessato dai ristagni idrici. Ama il pieno sole per molte ore del giorno.
Usi del Mandorlo ornamentale
E’ una pianta utilizzata in giardinaggio come elemento isolato e in gruppi o filari per realizzare alberature delle strade cittadine più soleggiate.
Nome inglese del Mandorlo ornamentale
Questa splendida pianta viene chiamata e commercializzata dagli inglesi: Rose Tree of China o China Rose Tree.
Curiosità
Il Prunus triloba è comunemente chiamato Albicocco Giapponese in riferimento al colore dei suoi splendidi fiori.