Luffa – Spugna vegetale – Luffa aegyptiaca

Autore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche

Luffa-Luffa aegyptiaca-coltivazione

La Luffa è una pianta rampicante ornamentale da cui frutti maturi si ricavano delle bellissime spugne vegetali biodegradabili utilizzate per la pulizia del corpo, per usi domestici e anche come elementi decorativi. E’ una pianta esotica facile da coltivare nell’orto e in vaso.

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Caratteristiche della Luffa o Spugna vegetale

La luffa cylindrica o Luffa aegyptica è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Cucurbitaceae, originaria dell’ Africa e dell’Asia, diffusa in tutti i paesi orientali.

In Italia, la pianta viene coltivata nelle regioni meridionali e nelle isole (Sicilia e Sardegna).

La pianta di Luffa, stretta parente del lo zucchino e del cetriolo, è provvista di una robusta radice fascicolata che sviluppandosi la ancora saldamente al terreno.

Luffa-foglie

La parte aerea, a portamento rampicante, è composta da steli o fusti cilindrici che negli esemplari adulti superano anche i 2 metri di altezza.  Dai fusti nascono numerosi viticci arricciati che consentono alla pianta di arrampicarsi a qualsiasi sostegno.

Luffa-foglia

Le foglie, di colore verde brillante, larghe, ovate alla base e palmate-lobate verso l’apice, si inseriscono sui fusti mediante dei robusti piccioli. Fusti e foglie sono ricoperti da una sottile peluria biancastra.

Luffa-fiore

I fiori, come in altre varietà di cucurbitacee, sono campanulati, gialli e di due tipi: femminili e maschili.

I frutti sono peponidi cilindrici, lunghi più di 30 cm, che pendono dai tralci della pianta a livello delle intersezioni fogliari, sorretti da lunghi peduncoli. Da giovani sono rivestiti da una buccia tenera di colore verde che a maturazione completata diventa coriacea, quasi legnosa e vira al marrone scuro.

Luffa-frutti

Internamente il frutto contiene una polpa soda ed elastica formata da numerose fibre vegetali che intrecciandosi formano delle cavità intercomunicanti (trabecole o spicole) dando origine ad un tessuto spugnoso proprio delle comuni spugne.

Spugna vegetale di Luffa

Anche i frutti, come le altre parti della luffa, sono ricoperti da una sottile peluria e da giovani possono essere consumati anche a tavola come le zucchine.

Luffa-semi

I semi, simili a quelli dell’anguria, sono oblunghi, piatti e nerastri.

Coltivazione della Luffa – Spugna vegetale

  • Esposizione: come  tutte le piante esotiche ama il pieno sole. Predilige infatti la luce diretta per molte ore al giorno e i luoghi riparati dal vento. Non tollera il freddo e il clima eccessivamente piovoso. La temperatura ottimale di crescita è compresa tra 18-24°C. Con temperature inferiori a 12-15°C si arresta la crescita.
  • Terreno: preferisce i terreni leggeri, profondi, ricchi di sostanza organica e ben drenanti. Per la coltivazione della Luffa in vaso il substrato ideale è quello a quello di medio impasto e con buona fertilità.
  • Annaffiature: come le altre cucurbitacee, la luffa è una pianta molto esigente di acqua. Va irrigata frequentemente e regolarmente per tutto il periodo vegetativo e soprattutto durante i periodi siccitosi e in estate. In mancanza di adeguati apporti idrici la pianta stenta a produrre fiori e frutti.  Se non passate quotidianamente nell’orto effettuate la pacciamatura.
  • Concimazione: la luffa come la zucca, il cetriolo e le zucchine, per produrre frutti in abbondanza va concimata durante il periodo vegetativo con un fertilizzante equilibrato in macro e microelementi. Per potersi sviluppare e crescere necessita anche di una concimazione di fondo ricca di sostanza organica (stallatico o compost), prima della semina o dell’impianto.

Luffa-coltivazione-vaso

Coltivazione della luffa in vaso

La luffa può essere coltivata come pianta ornamentale anche in vaso e fatta arrampicare  sulle ringhiere dei balconi o sui graticci a ridosso di muri. Il vaso destinato ad accoglierla deve avere un diametro minimo di 30 cm e deve essere profondo non meno di 50 cm. Il terreno fresco e fertile deve essere ben drenato.Per evitare che le radici  vengano a contatto diretto con l’acqua di scolo è bene predisporre sul fondo del vaso della ghiaia o dell’argilla espansa.

Luffa-semina

Moltiplicazione della Luffa

Questa bellissima pianta tropicale come l’Okra o Gombo, si riproduce per seme in primavera. Per accelerare la germinazione si consiglia di metterli in ammollo per 12 ore in acqua a temperatura ambiente.

Semi-ammollo

Semina della Luffa  in semenzaio

La semina si effettua in semenzaio o in un vaso in un terriccio soffice e leggero. I semi, non più di 3 per ogni vasetto o alveolo del semenzaio, vanno interrati ad una profondità di 2 cm e messi a germinare in un ambiente a temperatura costante compresa tra i 18-20° C . a potrebbe essere compromessa nel caso in cui la primavera dovesse essere troppo piovosa e anche perchè si evita il diradamento e il trapianto.

Luffa-moltiplicazione

Semina della Luffa nell’orto

Se si opta per la semina della luffa direttamente nell’orto, essa va fatta nella primavera inoltrata (mese di Maggio) nelle regioni settentrionali e a metà primavera (inizio di Aprile) in quelle del Sud e isole comprese. Se si sceglie questo tipo di semina le piantine vanno diradate eliminando quelle più fragili e meno sviluppate.

In entrambi i casi, a germinazione avvenuta, le piantine vanno fatte irrobustire e solo quando saranno alte 10-15 cm e, avranno prodotto 3 /4 foglie, potranno essere trapiantate a dimora definitiva nell’orto oppure in grandi vasi o fioriere.

Luffa-impianto

Impianto o messa a dimora della Luffa

Il trapianto si effettua tra metà aprile Le piante di luffa per potere vegetare al meglio necessitano di molto e pertanto vanno impiantate a circa 60 cm-70 cm sulla fila e a 150 cm tra le file, se si è interrati alla produzione delle spugne vegetali.

Luffa-raccolta

Raccolta dei frutti di Luffa

Se si intende consumare i frutti come ortaggi da tavola, la raccolta va fatta quando essi sono piccoli e verdi. Se invece si vuole ricavarne spugne ecologiche i frutti della frutta vanno raccolti in autunno verso la fine di Settembre mese in cui la buccia diventa marrone.

Luffa-malattie

Parassiti e malattie della Luffa

La luffa è una pianta erbacea suscettibile alle malattie fungine e principalmente al mal bianco o oidio una malattia crittogama che si manifesta quando il clima è troppo umido con picchi proprio in estate e tra i parassiti animali soffre l’attacco degli afidi neri.

Pacciamatura-di-paglia

Cure  e trattamenti

La Luffa è una varietà di zucca rampicante e pertanto al momento dell’impianto va fornita di un sostegno molto resistente (paletto, rete metallica, graticci, ecc) che le consentirà di arrampicarsi e crescere adeguatamente in altezza e di portare a maturazione i suoi frutti.

Per mantenere il terreno libero dalle erbe infestanti ed assicurarle un giusto grado di umidità anche nelle giornate più calde dell’estate è opportuno fare una pacciamatura di paglia intorno alla base della Luffa.

In presenza di parassiti animali o malattie fungine la pianta può essere trattata con prodotti chimici specifici tipo verderame o a base di zolfo oppure con rimedi biologici come l’antiparassitario all’ortica, l’antiparassitario all’aglio, al piretro, ecc.

Consiglio

Le parti infestate vanno eliminate per evitare la diffusione della malattie al resto della pianta o a quelle vicine.

Luffa-utilizzi

Curiosità ed utilizzi della Luffa

La pianta non è velenosa e alcune delle sue parti sono commestibili e vengono utilizzati in diversi campi.

  • I frutti della luffa quando sono ancora giovani e verdi sono commestibili; in cucina si consumano  cotti come le zucchine, per preparare minestre, zuppe miste, torte rustiche, purea, o ripieni con formaggi freschi. Una volta maturi i frutti diventano non commestibili.
  • La polpa dei frutti maturi invece trova largo impiego nel confezionamento di spugne vegetali, oggetti decorativi molto caratteristici come portavasi, lampade e tanti altri di uso domestico. Inoltre negli ultimi anni la sua produzione è stata incentivata per poterla utilizzare come materiale di riempimento di sedili, per realizzare borse e calzature di ogni tipo.
  • Il lattice, ottenuto incidendo il fusto, viene utilizzato a scopo curativo in quanto possiede proprietà detergenti, emollienti e lenitive.
  • I semi maturi possono essere tostati e consumati.

Spugna-Luffa

Come ottenere la spugna vegetale di Luffa

Per ottenere una buona spugna vegetale facile da lavare e che non ammuffisce, ecco i passaggi giusti da fare:

  1. per prima cosa bisogna aspettare che il frutto maturi al punto giusto e inizia a spellarsi già sulla pianta;
  2. raccogliere il frutto recidendolo alla base del peduncolo utilizzando delle cesoie ben affilate;
  3. eliminare la scorza tirandola con le mani nel senso della lunghezza;
  4. svuotare l’interno e mettere da parte i semi neri per ottenere nuove piante nella primavera successiva;
  5. lavare l’interno della spugna sotto il getto dell’acqua fredda per eliminare eventuali residui di polpa molliccia;
  • infilare la spugna in un gancio metallico e metterla ad asciugare al sole fino a quando non è completamente essiccata e sarà diventata leggera e morbida.

A questo punto la spugna ecologica di Luffa, biodegradabile e ipoallergenica è pronta per essere utilizzata come spugna esfoliante da doccia, per la pulizia quotidiana del corpo, per lavare i piatti, per la pulizia dei mobili, per il lavaggio di oggetti delicati ed ancora per produrre oggetti decorativi per la casa.

Luffa in edilizia

La luffa, grazie alla paraguaiana Elsa Zaldívar, oggi viene utilizzata anche sotto forma di pannelli riciclabili nella costruzione delle case perchè essendo composti da 100% da materiale organico non inquinano e possono essere facilmente riciclati.

Galleria foto Luffa – Spugna vegetale