Lonicera – Lonicera nitida
La Lonicera nitida è una pianta arbustiva perenne adatta ad abbellire il giardino parzialmente ombreggiato o esposto a Nord-Ovest.
- Caratteristiche generali Lonicera
- Fioritura
- Coltivazione della Lonicera nitida
- Esposizione
- Terreno
- Annaffiature
- Concimazione
- Lonicera nitida: coltivazione in vaso
- Rinvaso
- Moltiplicazione Lonicera
- Semina
- Moltiplicazione per talea
- Propagazione per propaggine
- Impianto o messa a dimora
- Abbinamenti
- Potatura della Lonicera
- Parassiti e malattie della Lonicera
- Varietà e specie di Lonicera
- Lonicera pileata
- Lonicera Caprifolium
- Lonicera etrusca
- Lonicera japonica
- Lonicera chinensis
- Lonicera belgica
- Lonicera sempervirens
- Lonicera nitida maigrun
- Lonicera nitida Lemon Beauty
- Usi
- Tossicità della Lonicera nitida
- Curiosità
- Galleria foto Lonicera
Caratteristiche generali Lonicera
La Lonicera nitida è una pianta della famiglia delle Caprifoliaceae originaria dell’Asia ampiamente commercializzata a scopo ornamentale.
La pianta caratterizzata da una crescita lenta, nel pieno sviluppo vegetativo non supera il metro di altezza e generalmente forma cespugli larghi folti e compatti composti da numerosi steli prostrati variamente ramificati di colore marrone scuro-verdastri ricoperti da un ricco fogliame sempreverde.
Le foglie, simili a quelle del Mirto o del Bosso, hanno forma ellittico-ovale; sono piccole alterne, lucide, cerose e di colore verde scuro.
I fiori sono tubolari, poco appariscenti, piccoli e di colore bianco-crema.
I frutti sono piccole bacche violacee che persistono sui rami fino all’arrivo dei primi freddi. I semi sono piccoli e dotati di buona fertilità.
Fioritura
Fiorisce in primavera generalmente a partire dal mese di Aprile fino a Giugno inoltrato.
Coltivazione della Lonicera nitida
Esposizione
E’ una pianta da sottobosco quindi predilige l’esposizione semiombreggiata. Non teme il freddo infatti tollera bene anche le temperature minime inferiori ai a – 15/-20°C. Tollera bene l’inquinamento atmosferico ed è resistente anche ai i venti salmastri delle zone costiere. Le minime però possono influire notevolmente sulla persistenza delle foglie. Alcune varietà saranno ovunque sempreverdi, altre solo in alcune zone. Vi sono però anche specie caduche ovunque.
Terreno
E’ una pianta che pur crescendo bene in qualunque tipo di terreno ben lavorato e leggero preferisce quello sciolto, ricco di sostanza organica, umido ma ben drenato e con un pH neutro o leggermente acido.
Annaffiature
Gli esemplari di Lonicera nitida ben sviluppati sono resistenti alla siccità e generalmente si accontentano delle piogge piovane mentre quelli più giovani necessitano di annaffiature regolari almeno per il primo anno d’impianto e in estate soprattutto se il clima è secco o fa molto caldo.
Concimazione
In primavera, per favorire la ripresa vegetativa e la crescita della pianta, somministrare alla base del cespuglio del concime granulare ricco in azoto (N) e potassio (K) e anche con una piccola dose di microelementi. In autunno ed in particolare nel mese di Novembre, invece è utile una somministrazione di stallatico sfarinato un ammendante naturale ricco di azoto organico a rilascio lento e di acidi umici, che migliora la qualità del terreno.
Lonicera nitida: coltivazione in vaso
Questa pianta sempreverde dalla crescita alquanto lenta si coltiva anche in un vaso contenente un terriccio ben drenato composto da torba e sabbia in parti uguali, una parte di terriccio organico e una parte di lapillo lavico. Va concimata durante l’estate, con un fertilizzante liquido diluito all’acqua delle annaffiature.
Rinvaso
Il rinvaso va fatto a Marzo quando le radici fuoriescono dai fori del drenaggio. Si utilizza un vaso più grande del precedente e nuovo terriccio fresco e fertile. nel caso in cui le radici sono troppo lunghe e aggrovigliate si accorciano tagliandole con un coltello o un paio di forbici.
Moltiplicazione Lonicera
La pianta si riproduce naturalmente per seme e agamicamente viene propagata per talea o meglio per propaggine.
Semina
Va fatta in primavera stratificando i semi su un substrato specifico mantenuto costantemente umido fino alla germinazione.
Moltiplicazione per talea
Sempre in primavera si prelevano delle talee lunghe 10 -15 cm e si mettono a radicare in un miscuglio di sabbia e torba in parti uguali.
Propagazione per propaggine
Come accade in molte piante tappezzanti o striscianti anche i rami più lunghi e giovani della Lonicera nitida a contatto con il terreno tendono a radicare, pertanto possono essere recisi dalla pianta madre e metterli subito a dimora. Il periodo migliore per effettuare tale propagazione è la primavera avanzata o l’autunno.
Impianto o messa a dimora
- La Lonicera nitida si mette a dimora in autunno o in primavera inoltrata.
- La buca destinata ad accoglierla deve essere piuttosto profonda e arricchita sul fondo con materiale drenante (sabbia o perlite).
- Dopo l’impianto i vuoti vanno riempiti con altro terriccio fresco e fertile fatto aderire intorno al colletto della pianta con una lieve pressione delle mani e con una abbondante irrigazione.
- Per realizzare una siepe densa e compatta le piante vanno distanziata a 40-50 cm l’una dall’altra.
Abbinamenti
La Lonicera nitida, soprattutto la varietà nana a portamento tappezzante, può essere associata a piante erbacee tipo Heuchera, con piante fiore come ad esempio Cistus, Teucrium, Calicantus, Delphinium, Digitale, Lupino ornamentale e anche con bulbose come tulipani, gladiolo, iris, ecc. Questi abbinamenti consentono di creare nel susseguirsi delle stagioni zone verdi in contrasto con il colore dei fiori.
Potatura della Lonicera
La potatura non sempre è necessaria e va fatta all’inizio della primavera per eliminare i rami secchi e malati che vanno recisi di netto, alla base del cespuglio. Per conferire armonia di forma alla pianta si accorciano solo i rami laterali che si sono sviluppati in maniera disordinata. Nel giro di breve tempo la Lonicera nitida si rinnoverà completamente.
Le piante o meglio le siepi di Lonicera nitida sono adatte anche per l’arte topiaria.
Parassiti e malattie della Lonicera
E’ una pianta rustica resistente alle avversità climatiche e raramente viene attaccata dalle cocciniglie e dagli afidi. Come la maggior parte delle piante soffre il marciume delle radici se il substrato di coltivazione non è ben drenato.
Varietà e specie di Lonicera
Il genere comprende diverse specie tutte coltivate a scopo ornamentale per la buona resistenza alle intemperie e alle avversità: Tra le più note ricordiamo anche:
Lonicera pileata
Un a specie arbustiva perenne e sempreverde alta circa 60 cm e larga 50 cm con piccolissime foglie ovali. In primavera produce piccoli fiori bianco-giallastri che vengono sostituite da bacche nere in estate-autunno. Si adatta a qualsiasi tipo di terreno. Tollera il freddo fino a 0 °C, il caldo dell’estate, il vento e la salsedine. Viene utilizzata come pianta tappezzante o ricadente e anche per realizzare siepi basse.
Lonicera Caprifolium
Conosciuta semplicemente come Caprifoglio, è una pianta rampicante a foglia caduca che nel pieno vigore vegetativo può superare anche i 7 metri di altezza. In estate, tra giugno e luglio, produce profumatissimi fiori tubolari, di color bianco-giallo che in autunno lasciano il posto a bacche rossastre. Si adatta a qualsiasi tipo di terreno e cresce bene sia in posizioni parzialmente ombreggiate sia all’ombra.
Lonicera etrusca
Una specie diffusa in tutta Europa e in gran parte delle regioni italiane. Ha un portamento rampicante molto decorativo facile dal coltivare anche nelle regioni a clima freddo in quanto sopporta temperature minime inferiori ai -20° C. Il fogliame, glauco, persistente o caduco, nei teneri germogli è verde chiaro con sfumature rossastre. I fiori sono tubolari, di colore giallo-rosso e gradevolmente profumati. Viene utilizzata in terreni aridi e ricchi come singolo cespuglio, come macchia o siepe. Si mette a dimora a distanza di 1 m.
Lonicera japonica
Questa pianta alta circa 10-12 metri, originaria del Giappone e della Cina e del Giappone, ha portamento rampicante, con foglie persistenti solo nelle zone a clima in climi temperato. Durante il periodo della fioritura produce fiori profumati in due tonalità di colore: fucsia all’interno e crema all’esterno. In autunno maturano bacche blu scuro.
Lonicera chinensis
Una varietà diffusa nell’Italia centro-meridionale, con foglie verde scuro e fiori rosa e gialli. profumatissimi.
Lonicera belgica
Una specie alta più di 7 metri con fiori bianchi rosati che poi virano al giallo. In autunno produce bacche rosse.
Lonicera sempervirens
E’ una pianta originaria nel Nordamerica che in poco tempo dà vita a un arbusto vigoroso e sempreverde. Le foglie sono di colore verde bluastro; i fiori sono tubolari, di colore rosso-arancio all’esterno e gialli all’interno e, a differenza delle altre specie sono inodori ma molto vistosi e decorativi. Soffre alle temperature minime inferiori ai patire -10°C.
Lonicera nitida maigrun
Lonicera nitida maigrun è una pianta arbustiva sempreverde a portamento tappezzante che cresce bene anche a mezz’ombra. Cresce rapidamente; ha steli o fusti flessibili con foglie sempreverdi appaiate e obovate, lucide e di colore verde scuro lucido. Non teme il freddo e sopporta senza problemi le abbondanti nevicate. Resiste a temperature sotto lo zero, alla siccità prolungata e alle drastiche potature. E’ ideale per la copertura di ampie superfici e di scarpate. Tende a diffondersi per radicazione dei rami che toccano il terreno.
Lonicera nitida Lemon Beauty
E’ una varietà arbustiva, alta circa 40 cm, con foglie verdi variegate di giallo. Predilige il terreno normale e cresce bene sia al Sole sia a mezzombra.
Usi
Le diverse specie di Lonicera vengono utilizzate a scopo ornamentale come piante da ombra, per la realizzazione di siepi nel giardino, per bordure miste, come copertura per sottobosco. E’ un’ottima alternativa del Bosso.
Tossicità della Lonicera nitida
Le bacche di questa pianta e delle altre varietà sono tossiche solo per ingestione.
Curiosità
Il genere venne nominato Lonicera da Carlo Linneo in onore del medico tedesco Lonitzer.