Laelia – Orchidee Laelia
l genere Laelia comprende circa 50-60 specie di orchidee, prevalentemente epifite, originarie dell’America centrale, molto affini alle cattleya.
- Caratteristiche generali della Laelia
- Fioritura
- Coltivazione della Laelia
- Esposizione
- Terreno
- Annaffiature
- Concimazione
- Laelia: coltivazione in vaso
- Rinvaso
- Moltiplicazione della Laelia
- Potatura
- Parassiti e malattie della Laelia
- Cure e trattamenti
- Varietà di Laelia
- Laelia anceps
- Laelia cinnabarina
- Laelia liliputana
- Laelia autumnalis
- Laelia rubescens
- Laelia speciosa o grandiflora
- Laelia sincorana
- Usi
- Curiosità
- Galleria foto Orchidee
Caratteristiche generali della Laelia
Il genere Laelia comprende circa 30 specie di piante epifite della famiglia Orchidacee originarie della America centrale e meridionale. Sono prevalentemente diffuse allo stato spontaneo sui tronchi degli alberi delle foreste fresche ed umide del Brasile, Venezuela e Colombia.
Sono piante di alto pregio ornamentale che nascono da pseudobulbi allungati di colore verde che si sviluppano a ciuffi orizzontalmente sulla superficie del terreno emettendo un gran numero di radici ipogee fascicolate e lattescenti.
Le foglie, da 1 a 3 sono strettamente ovali, claviformi, ligulate o lineari e di colore verde; quelle più lunghe sono pendenti mentre quelle delle specie nane che non superano i 4.5 cn di lunghezza sono erette e carnose.
I fiori, gradevolmente profumati, sono riuniti in vistose infiorescenze gialle, rosse, viola, bianco, a seconda della specie, portate da uno stelo lungo circa 50 cm che spunta dalla base di ciascun pseudobulbo.
Ciascun fiore ha tepali stretti e lunghi a margini interi e lisci dello stesso colore dei petali laterali. Il petalo inferiore, molto grande e detto labello, è arrotolato su stesso a formare una specie di imbuto. Il labello presenta contorni frastagliati con macchie di colore uguali o diverse dagli altri petali.
Fioritura
Il periodo della fioritura è differente a seconda della specie che consideriamo. Alcune fioriscono in in primavera. altre in estate e altre ancora in autunno.
Coltivazione della Laelia
Esposizione
Queste orchidee per crescere bene e produrre una ricca fioritura necessitano di essere collocate in un luogo molto luminoso ma al riparo dei raggi diretti del sole e ben arieggiato ,con temperature estive non superiori a 30° C e invernali intorno ai 12 – 15°C.
Terreno
Come la maggior parte di orchidee anche le Laelie prediligono un substrato sciolto composto da corteccia, sfagno o fibra di osmunda, substrato che si degrada facilmente e quindi va sostituito annualmente con altro fresco e della stessa composizione.
Annaffiature
Necessitano di regolari e frequenti annaffiature va da marzo a settembre annaffiare. senza mai inzuppare il substrato di coltivazione, ma mantenendo l’umidità molto alta effettuando nebulizzazioni con acqua piovana o comunque non calcarea. In inverno diminuire le annaffiature, per permettere alla pianta di andare in riposo vegetativo, cercare comunque di mantenere il substrato sempre leggermente umido, evitando di lasciarlo asciugare troppo, ma controllando che non ci sia la possibilità della formazione di ristagni d’acqua, molto danno si per queste piante.
Concimazione
Vanno concimate con frequenza durante il periodo vegetativo, da marzo a ottobre, ogni 7-10 giorni, con un fertilizzante specifico per orchidee diluito nell’acqua delle secondo le dosi consigliate sulla confezione del produttore. In inverno le concimazioni vanno sospese e poi riprese verso la fine di febbraio. Il concime adatto per la crescita, lo sviluppo degli pseudobulbi e la fioritura deve essere ad alto tenore di azoto (N), fosforo (P) e potassio (K), (30-10-10). Prima di somministrare il concime si consiglia di bagnare bene il substrato di coltivazione per evitare un eccessivo accumulo di sali.
Laelia: coltivazione in vaso
Queste orchidee vengono facilmente coltivate in vaso come piante d’appartamento, dietro una finestra esposta a sud-ovest oppure in cesti su balconi e terrazze con molta luce ma senza sole diretto. Come substrato di coltura va utilizzato si sceglie materiale molto drenante, tipo corteccia di pino che va annaffiato copiosamente una volta ogni 8-10 giorni, mantenendo umide le radici aeree con spruzzature di acqua non calcarea.
Rinvaso
Il rinvaso si effettua tenendo conto della crescita della specie di Laelia, generalmente ogni due utilizzando un contenitore con un diametro leggermente superiore alla precedente (circa 2 cm in più) e nuovo substrato sempre specifico per orchidee e ben drenante. Il rinvaso va praticato con cautela per evitare di rovinare le radici sottili e delicate. Per facilitare l’operazione è bene bagnare le radici della Laelia prima di procedere e di ripulirle sempre con molta attenzione dal vecchio substrato.
Moltiplicazione della Laelia
Al momento del rinvaso si possono ottenere nuove piante staccando i pezzi di rizoma che presentano almeno tre pseudobulbi ben sviluppati.
Tale tecnica si pratica quando la pianta è in riposo vegetativo, utilizzando un coltello ben affilato e disinfettato alla fiamma o con la candeggina.
Ogni singolo pseudobulbo, fornito di una radice vigorosa, va separato dalla pianta madre e va rinvasato singolarmente in un contenitore di piccole dimensioni in quanto le radici attecchiscono meglio in spazi ridotti. Anche quando si effettua la propagazione della pianta si utilizzerà terriccio nuovo e fresco specifico per orchidee.
Potatura
Si pota lo stelo fiorale appassito utilizzando cesoie precedentemente sterilizzate. Il taglio va fatto a livello del substrato. Vanno rimossi anche gli pseudobulbi ormai appassiti e secchi, generalmente dopo alcuni anni.
Parassiti e malattie della Laelia
Queste orchidee vengono facilmente attaccate dalle cocciniglie, che rovinano le foglie e i fiori.
Queste piante possono anche presentare patologie legate a condizioni ambientali non idonee o ad un eccesso di annaffiature che può portare a marciumi radicali.
E’ una pianta che in ambienti non adatti alle sue esigenze viene attaccata dalla cocciniglia cotonosa che forma ammassi polverosi biancastri specialmente nella parte basale delle foglie e sotto le lamine inferiori. I fiori ancora in boccio e le stesse foglie possono essere colonizzati dagli afidi.
Tra le malattie fungine o crittogame soffre il marciume delle radici causato da annaffiature troppo abbondanti o ravvicinate.
L’apporto di acqua dura, ricca di sali o cloro provoca l’ingiallimento delle foglie.
Cure e trattamenti
Prima di concimare la pianta, è importante bagnarla: in questo modo si evitano le bruciature delle radici dovute dal contatto del concime con la superficie asciutta.
I parassiti se pochi, vanno eliminati con del cotone imbevuto di alcol, in caso contrario vanno combattuti con prodotti anticoccidici e antiaficidi per limitare il progressivo deterioramento delle parti vegetali della pianta e quindi la sua morte.
In estate, per assicurare un’adeguata umidità ambientale, effettuare delle nebulizzazioni giornaliere utilizzando acqua piovana o acqua distillata.
Nel periodo della fioritura, per mantenere i getti fiorali in posizione eretta ed evitare che si possano spezzare sotto il peso dei fiori, è consigliabile legarli con delicatezza dei piccoli sostegni.
Varietà di Laelia
Esistono diverse specie di piante di Laelia che differiscono per dimensioni, grandezza dei fiori e numero di numero di foglie, ma tutte splendide e facili da coltivare.
Laelia anceps
E’ un’orchidea originaria del Messico messicana facile da coltivare e molto utilizzata dagli ibridatori per ottenere esemplari con fiori di color arancio carico. Ha bulbi costolati alti fino a 10/15 centimetri, con una sola foglia coriacea ed emette in autunno degli steli alti anche una metro, portanti fino a 5-6 fiori color rosa o porpora con il labello più scuro dei sepali. Non ama il caldo eccessivo e La specie preferisce temperature fresche e molta luce. Viene molto bene se coltivata su zattera e vuole un periodo di riposo ben definito in inverno.
Laelia cinnabarina
E’ un’orchidea brasiliana di dimensioni medio-piccole, con bulbi fusiformi alti 5-6 cm ed una singola foglia di 10-15 cm. Le infiorescenze, portate su steli apicali che spuntano dagli pseudobulbi, sono composte da 10-12 fiori di colore arancio brillante. E’ una specie che va coltivata in vasi di dimensioni più piccole e in un ambiente molto luminoso e temperato. E’ insofferente al freddo e alle bagnature eccessive soprattutto in inverno quando entra in riposo vegetativo.
Laelia liliputana
E’ un’orchidea nana endemica in Brasile dove cresce trova ad un’altitudine di circa 1600 metri e cresce sulle rocce di granite e gneiss, completamente esposta al sole. Come l0rchidea Brassavola ha una crescita simpodiale con piccoli pseudobulbi che generano foglie a spata, lunghe al massimo 4 cm. I fiori, solitari o a coppia, compaiono su infiorescenze che si sviluppano dall’apice di ogni pseudobulbo e raggiungono fino a 4 cm in lunghezza. Ogni infiorescenza porta 1-2 fiori di circa 3 cm in diametro.
La Laelia liliputana in ottobre entra in riposo e in primavera, nel mese di marzo, riprende regolarmente la sua attività vegetativa. E’ facile da coltivare in una zona molto luminosa e in piccoli vasi riempiti di un miscuglio composto da parti uguali di pezzetti di corteccia, pietra pomice e perlite. Durante il periodo di crescita la Laelia liliputana necessita di regolari annaffiature che vanno praticate quando il substrato è completamente asciutto, mentre nella fase di riposo le irrigazioni vanno effettuate sporadicamente. Giovano alla pianta anche leggere nebulizzazioni del substrato per tutto il ciclo vegetativo e anche in inverno, utilizzando acqua piovana o comunque non calcarea. Va concimata solo nella fase di crescita 1 volta alla settimana con un fertilizzante specifico per orchidee diluito opportunamente nell’acqua delle annaffiature secondo le dosi riportate sulla confezione del produttore. Il concime va somministrato sul substrato bagnato per evitare di bruciare le radici.
Laelia autumnalis
Questa splendida orchidea cresce come epifita e litofita sulle piante e tra le rocce delle montagne del Messico centrale fino a 2600 metri di altitudine. Ha pseudobulbi ovato-oblunghi, che generano ciascuno due o tre foglie verdi, lanceolate e coriacee, lunghe circa 20 cm.
I fiori sono molto profumati e compaiono dal tardo autunno all’inverno, da ottobre a gennaio. In numero, da 4 a 10, sbocciano su infiorescenze a racemo portate da steli cilindrici sottili. I petali laterali sono rosa mentre il labello è rosso-porpora. I bulbi di questa orchidea nei paesi di origine vengono utilizzati per preparare tipici dolci per la festa dei morti. Predilige il clima temperato; è resistente alle basse temperature invernali. Va coltivata in ambienti molto luminosi e necessita di un periodo di riposo vegetativo per produrre i fiori nell’anno successivo.
Laelia rubescens
E’ un’orchidea epifita di media taglia. Ha pseudobulbi compressi e rugosi di forma ovoidale. Ciascuno pseudobulbo genera solitamente una sola foglia coriacea, ovata-lanceolata. Fiorisce in autunno-inverno e le infiorescenze a racemo, composte da 15 grandi fiori di colore bianco tendente al rosso porpora, con labello color porpora. Predilige il clima temperato caldo e frequenti annaffiature durante la stagione di crescita. Dopo la fioritura che avviene in autunno-inverno, la Laelia rubescens entra in riposo vegetativo.
Laelia speciosa o grandiflora
E’ un’orchidea epifita che ama il clima temperato d’estate e fresco d’inverno con temperatura di 5° C durante il periodo di dormienza. Tollera lunghi periodi di siccità e si accontenta di un’umidità moderata, anche durante i periodi di crescita. Ogni pseudobulbo produce una sola foglia lanceolata lunga circa 15 cm. Fiorisce in estate- autunno. I fiori ,da 3 a 4, per infiorescenza sono molto grandi, profumati e dalle tonalità di colore che vanno dal magenta al porpora.
Laelia sincorana
E’ una specie di Laelia di piccole dimensioni con pseudobulbi turgidi, portanti una sola foglia e due grandi fiori intensamente colorati di porpora, con labello dotato di striature longitudinali che generalmente alle nostre latitudini sbocciano in primavera. Richiede di molta luce ed un periodo fresco e secco nella fase di riposo invernale.
Usi
La Laelia viene commercializzata come pianta esotica ornamentale da coltivare all’interno della casa o all’aria aperta sui balconi e terrazze delle zone a clima mite.
Gli ibridatori utilizzano incrociano queste orchidee con il genere Cattleya per ottenere specie ornamentali più compatte chiamate col nome Laeliocattleya.
Nel passato, i fiori freschi della Laelia come quelli della Cattleya, venivano utilizzati dalle donne per adornare i capelli, cappelli e corsetti degli abiti.
Curiosità
Secondo alcuni botanici il nome generico Laelia fa riferimento al nome di un’antica famiglia romana per altri invece il genere porta il nome di una vestale romana.
Il genere Laelia fu creato nel 1831 dall’illustre botanico inglese, John Lindley.