Glyceria maxima – Gramigna di palude

Autore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche

Glyceria

La Glyceria maxima nota anche come gramigna o gramignone maggiore, è una pianta rustica coltivata come ornamentale acquatica-terrestre.

Caratteristiche generali delle  Glyceria maxima

La Glyceria maxima o Gramignone maggiore, è una graminacea palustre della famiglia delle Poaceae (Graminaceae o Graminae) originaria del Centro America diffusa negli ambienti umidi delle regioni temperate di tutto il mondo. Allo stato selvatico o rustico è presente su quasi tutto in territori italiano, ad eccezione di Lazio, Abruzzo, Puglia, Basilicata e Calabria.

Si tratta di una pianta palustre che in pieno sviluppo vegetativo e in condizioni pedoclimatiche adeguate alle sue esigenze  raggiunge un’altezza  compresa tra i 50-100 cm.

La Glyceria maxima è provvista di un robusto apparato radicale composto da radici rizomatose o stolonifere che in breve tempo generano ciuffi erbacei, fitti, compatti, composti da culmi cilindrici, eretti, ascendenti  o prostrati, ricoperti da un ricco fogliame fin quasi all’apice. I culmi talvolta emettono radici a livello dei nodi, generando così nuove piante.

I fusti o culmi sono di colore verde o verde bluastro e ricoperti da un folto fogliame di colore verde brillante. Talvolta i fusti sommersi di questi esemplari radicano a livello degli internodi, dando vita a nuove piante.

Le foglie della Glyceria maxima o gramigna di palude sono lineari, con pagina larga pochi millimetri, ruvida. Le foglie rivestono i culmi fin sopra l’apice del culmo.  e

I fiori piccoli e numerosi sono riuniti in infiorescenze a pannocchie portate all’apice dei fusti e  persistono sugli steli per tutto l’inverno se la pianta non viene potata.

Glyceria-maxima

I frutti sono piccole cariossidi ellissoidali  lisce oppure solcate contenenti ciascuna un seme.

I semi sono piccoli e allungati simili a quelli del grano.

Fioritura

La Glyceria produce infiorescenze in estate, Luglio – Agosto.

Glyceria coltivazione

Coltivazione della Glyceria

Esposizione

Ache se predilige l’esposizione in pieno sole si adatta bene anche all’ombra parziale. Tollera il caldo dell’estate, non teme il freddo e sopravvive anche alle temperature vicine ai -20°C, anche se spesso durante l’inverno vanno in riposo vegetativo e la parte aerea dissecca completamente.

Terreno

Si adatta a qualsiasi tipo di terreno ma preferisce, per uno sviluppo armonioso e profondo dell’apparato radicale, quello soffice, sciolto anche sommerso costantemente dall’acqua stagnante. Se coltivata in terreni ricchi di sostanza organica ha uno sviluppo vegetativo vigoroso e tende a diventare invasiva. Può essere coltivata senza problemi come pianta acquatica nel limo dei ruscelli, lungo le rive dei fiumi e dei laghetti. Nei terreni aridi ed asciutti la Glyceria stenta a crescere e i cespugli sono bassi, poveri di foglie e quindi meno decorativi.

Annaffiature

Il gramignone maggiore o gramigna di palude coltivata in piena terra nei giardini o in vaso necessita di continue e frequenti annaffiature poichè come detto ama il terreno sempre umido costante fornitura d’acqua, sempre che non si trovi già all’interno di uno stagno o di un terreno sommerso. Se viene coltivata in contenitore è necessario controllare che l’umidità rimanga sempre piuttosto elevata, con l’accortezza di sostituire l’acqua stagnante presente nel contenitore con una frequenza regolare, ogni 15/ 20 giorni.

Concimazione

Per stimolare la produzione di nuova massa vegetale si concima la base dei cespi in primavera somministrando un fertilizzante specifico per piante verdi a basso tenore di azoto (N). Successivamente altre 2 somministrazioni, fino all’estate saranno sufficienti ad assicurare i nutrienti indispensabili per mantenerle forti e rigogliose. Il concime va posto vicino  al rizoma.

Glyceria: coltivazione in vaso

E’ una pianta rustica bella anche in vaso su balconi e terrazzi di case rustiche di montagna, sotto porticati. Il vaso, per una pianta vigorosa deve essere largo e profondo, riempiti con terreno adatto allo sviluppo delle radici e della parte aerea, un terreno neutro anche ghiaioso – limoso. Le annaffiature dovranno essere praticate con maggiore frequenza. Va concimata ogni anno con una somministrazione di concime ternario contenente azoto (N), fosforo (P) e potassio (K).

Rinvaso

La Glyceria, come le altre specie di Graminacee ornamentali alte e vigorose va rinvasata al massimo dopo 2 anni o quando le radici fuoriescono dai fori di drenaggio dell’acqua di sgrondo. Al momento del rinvaso, si possono dividere anche i cespi.

Moltiplicazione della Glyceria

La moltiplicazione della Glyceria avviene per seme e per via agamica viene propagata facilmente per divisione dei cespi.

Propagazione per divisione dei cespi

Si pratica in primavera, ogni 3 – 5 anni, quando le piante iniziano a produrre nuova vegetazione.

  • Con una vanga  si rimuove il terreno intorno alla pianta e si procede all’estirpazione del cespo più vigoroso.
  • Poi con un  attrezzo ben affilato si taglia in più parti il cespo, facendo attenzione che ogni porzione  abbia qualche radice ben sviluppata.
  • Quindi si tagliano le foglie di ciascuna porzione riducendole  a 1/3 della loro lunghezza.
  • Le porzioni recise si ripiantano al momento stesso in nuove buche e si irrigano abbondantemente e con regolarità, almeno per il primo anno.

Glyceria-Gramignone maggiore

Impianto o messa a dimora

Le piante di  Glyceria coltivate lungo le sponde di laghetti e stagni vanno immerse a 10 cm di profondità, tra rizoma e pelo dell’acqua. La distanza di impianto varia a seconda della dimensione della pianta, dai 40 agli 80 cm, tenendo presente che negli anni tendono ad espandersi formando ampie colonie. Possono essere impiantate anche nei vasi microforati. Se coltivate in vaso, dopo il trapianto si procede con un’abbonante bagnatura per favorire un veloce attecchimento delle radice nella nuova dimora.

 

Abbinamenti

Le graminacee si possono usare come esemplari isolati oppure, in una bordura di fondo o nelle aiuole molto lunghe, si possono abbinare ad arbusti come Cornus, Tasso, Bosso o ligustro e anche con anche con Bergenia, Deschampsia, Hemerocallis, Achillea, Heliopsis, Imperata, Rudbeckia, Sedum e Vernonia.

Potatura

La Glyceria come tante altre graminacee non va potata se nel periodo autunno.inverno conserva ancora il suo valore ornamentale. Contrariamente, se perde la sua naturale bellezza o secca si pota recidendo i ciuffi di foglie fino al livello del suolo. In generale l’operazione di taglio delle parti secche si esegue dopo i forti freddi, prima del risveglio primaverile e per questa operazione si consiglia di indossare i guanti da giardinaggio perché spesso la lamina fogliare è tagliente.

Glyceria-potatura

Parassiti e malattie della  Gramigna di palude – Glyceria maxima

La  Glyceria maxima e le altre specie appartenenti a questa specie arborea sono particolarmente rustici e resistenti e, in genere, non vengono colpiti da parassiti e da malattie fungine.

Cure e trattamenti

Le graminacee ornamentali sono piante a bassa manutenzione, non necessitano di particolari cure in quanto crescono praticamente da sole. In generale si tiene sotto controllo il loro eccessivo sviluppo per evitare che le ampie colonie che tendono a formare possano invadere vasti spazi. Non necessitano di trattamenti antifungini o antiparassitari.

Glyceria-maxima-variegata

Varietà o specie di Glyceria

Glyceria Maxima variegata

Una specie perenne sempre appartenente alla famiglia delle Graminaceae che forma folti ciuffi di foglie lineari verdi e variegature di colore bianco-crema. In estate, da Luglio a Settembre, agli apici dei fusti compaiono infiorescenze di color porpora-marrone.  In pieno sviluppo vegetativo raggiunge un’altezza di 40 cm.  Non teme il gelo, non è infestante ed è perfetta per le bordure dei laghetti.

Glyceria notata

Nota come Gliceria plicata o Gramignone minore, è una specie comune nelle regioni centro-settentrionali dell’Italia. E’ un’erbacea perenne alta fino a 90 cm formata da culmi sottili ascendenti con foglie lineari e parallelinervie, con margine ruvido-tagliente; ligula acuta o tronca. Produce fiori riuniti in infiorescenze a spighette erette e distanziate formanti una pannocchia lineare.

Glyceria_notata

Usi

Le diverse specie di Glyceria vengono utilizzate dai giardinieri e dagli architetti paesaggisti immerse nell’acqua a pochi cm di profondità o oppure per consolidare i bordi dei laghetti, le sponde franose di stagni e ruscelli. Inoltre le piante di Glyceria trovano impiego per la fitodepurazione dell’acqua e grazie alla loro resistenza alle avversità e allo smog  vengono utilizzate nelle aiuole delle città, nelle rotatorie e altri spazi urbani.

Curiosità

Il nome generico Glyceria deriva dal greco γλῠκύς glycýs che significa dolce o amabile aggettivi che fanno riferimento al sapore dolce, simile allo zucchero, delle radici e dei semi.

Il nome della famiglia di appartenenza Graminacee deriva dal latino gramen e significa letteralmente filo d’erba. Le graminacee ornamentali sono state le piante simbolo all’Expo 2015 di Milano.

Galleria foto Graminacee ornamentali