Maggiorana: una pianta leggendaria

Revisore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche
Autore:
Raffaella Gambardella
  • Autore specializzato in Ricette, Cucina, Fotografia

Elegante e delicata, la maggiorana è una tra le piante aromatiche più utilizzate in cucina insieme al rosmarino ed è esteticamente bella a vedersi. Perfetta per abbellire il balcone di casa o per decorare un romantico davanzale, la maggiorana si presenta come un arbusto dalle piccole dimensioni, rami lunghi e ricolmi di foglie, piccole e tenere dal profumo delicato e inebriante.

Maggiorana

Il nome scientifico Origanum majorana ci riporta inevitabilmente per associazione di idee, alla più nota pianta di origano che al pari di molte altre erbe aromatiche è molto diffusa nell’uso in cucina per la preparazione di piatti di svariata natura. La maggiorana nasce come pianta erbacea perenne, estremamente aromatica ed appartenente alla famiglia delle Lamiaceae ed è nota ai più con l’epiteto dierba persa o Persia“.

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Maggiorana: origini e provenienza

Il primo ad identificare questa pianta e a classificarla con la nomenclatura odierna fu, ancor prima di Carlo Linneo, il botanico francese Joseph Pitton de Tournefort che ne individuò le origini facendo risalire la sua prima apparizione in natura a più di 2000 anni fa. Già presso la civiltà degli antichi Greci riscosse notevole credibilità il filosofo e botanico Teofrasto, valido discepolo di Aristotele, autore e creatore di importanti trattati botanici all’interno dei quali apparve per la prima volta questa pianta odorosa dalle molteplice proprietà curative.

L’etimologia della parola vede nell’appellativo “origanum” la fusione di due parole “òros” che significa “monte” e “ganào” ovvero “compiacere” che unite lascerebbero intendere all’ideale di “delizia della montagna” riferendosi anche alla bellezza della montagna stessa. Le origini di questa pianta sono da collocare nel florido Medioriente, terra fertile che grazie alla presenza di lunghi corsi d’acqua ha permesso la crescita e la coltivazione di molte specie vegetali.

Come altri arbusti la maggiorana cresce in maniera spontanea e ben attecchisce su terreni di origine calcarea che ben accolgono l’esposizione ai raggi solari. Nota in terra ligure con il nome di erba persa o persia è una pianta molta remota e nelle civiltà antica era considerata simbolo di felicità soprattutto tra i Greci e i Romani.

Bunch of fresh picked marjoram

Tra le erbe aromatiche più utilizzate in cucina la maggiorana ben si adatta a molte pietanze che necessitano di un aroma deciso, audace ma al contempo dolce e delicato. È il condimento ideale per ottimi secondi di carne e ben si sposa con il pescato fresco regalando una nota aromatica di vero gusto.

La pianta si presenta in natura come un arbusto di piccole dimensioni, ben ramificato con le foglie piccole e tenere dal tipico colore verde cenere e coperte da una fitta peluria. Al momento della massima fioritura sono visibili deliziosi boccioli profumati dalla corolla tubolare e bilabiata adornati da fiorellini di colore bianco-rosei estremamente belli da vedere che rendono questa pianta, oltre che una valida varietà aromatica anche una pianta d’arredo elegante e raffinata.

Fresh and dried Marjoram

Maggiorana: tra mito e leggenda

Presso le civiltà antiche di Greci e Romani la maggiorana ebbe larga diffusione alla quale venivano associati prodigiose proprietà curative e ben allietava, con il suo inebriante profumo, le traboccanti tavole ricche di ogni bontà e prelibatezza. Presso i Romani veniva chiamata “mazurana”, forse da qui l’evoluzione fino al nome attuale, ed era ritenuta simbolo di felicità e veniva spesso utilizzata come rimedio naturale per curare disturbi di varia natura.

Nell’antica Grecia, il suo valore accresce notevolmente tanto da essere considerata un valido antidoto contro morsi di serpenti e per combattere malesseri di natura reumatica e dolori muscolari. A questa delicata pianta è legata una famosa leggenda che la vede protagonista tra le mani della dea dell’amore Afrodite. Fu l’elegante divinità a coltivare per prima volta la maggiorana donandole il tipico aroma che tutt’oggi la contraddistingue. Era costume tra le giovani donne dell’antica Grecia prossime al matrimonio, custodire sotto al cuscino un rametto di maggiorana per favorirle in sogno e vedere il volto del loro futuro sposo.

Elemento floreale insostituibile per decorare i banchetti nuziali, gli stessi sposi venivano adornati di rametti di maggiorana per garantire loro fortuna e amore. Ma c’è un’altra leggenda che aleggia intorno a questa pianta odorosa, secondo la mitologia Imeneo figlio di Magnete morì all’improvviso nel mentre cantava le nozze di Dioniso e Altea.

Da quel luttuoso evento la sua memoria si fece rivivere durante i banchetti nuziali cantando melodie liete e felici in suo onore. Nell’iconografia moderna è raffigurato nell’atto di cingere una fiaccola, un flauto ed una corona realizzata con i delicati e profumati fiori maggiorana.

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