Liquirizia proprietà e controindicazioni
La liquirizia, Glycyrrhiza glabra o officinalis, in particolare quella della Calabria, oltre ad essere largamente impiegata nell’industria dolciaria trova anche largo impiego in fitoterapia per le sue numerose proprietà terapeutiche.
La liquirizia tipica pianta mediterranea con radice fittonante rizomatosa, fusto eretto e foglie picciolate composte è coltivata nelle regioni meridionali per estrarre il succo largamente impiegato nell’industria dolciaria e, in casa per la preparazione di bevande e confetture.
Proprietà terapeutiche della liquirizia
Dal punto di vista terapeutico, la liquirizia possiede propietà emollienti, espettoranti, antitussive, antistomachitiche, rinfrescanti, diuretiche, cicatrizzanti ecc.
L’infuso, il decotto, l’estratto o il macerato di liquirizia sembrano essere efficaci come calmanti della tosse, per curare la bronchite, combattere la ritenzione idrica e i disturbi della cattiva digestione e la pressione bassa.
Il succo è utile in caso di ulcere gastriche e per combattere lo stress.
Gli impacchi di deccotto di liquirizia, per uso esterno, sono efficaci per gli occhi affetti da congiuntivite, sotto forma di gargarismi sono utili per le affezioni della bocca.
Controindicazioni della liquirizia
La liquirizia è sconsigliata a coloro che soffrono di ipertensione in quanto contiene acido glicirretico, un derivato della glicirrizina, che può provocare aumento della pressione arteriosa con ritenzione di sodio, di cloro e di acqua, perdita di potassio, riduzione della diuresi, disturbi neuropsichici e diminuzione della forza muscolare.
Questo effetto è dovuto all’aumento dei livelli di aldosterone, che è l’ormone più importante per il controllo della pressione arteriosa.
Usi e modalità
Per l’uso e le dosi consultare sempre il parere del medico o dell’erborista di fiducia.