Darmera – Darmera peltata
La Darmera peltata, comunemente chiamata pianta ad ombrello, è una perenne con foglie molto grandi adatta alla coltivazione nei giardini acquatici, presso i bordi di laghetti e vasche artificiali.
- Caratteristiche generali della Darmera
- Fioritura
- Coltivazione della Darmera
- Esposizione
- Terreno
- Annaffiature
- Concimazione
- Darmera: coltivazione in vaso
- Rinvaso
- Moltiplicazione della Darmera
- Moltiplicazione per seme
- Propagazione per divisione dei rizomi
- Impianto o messa a dimora
- Abbinamenti
- Parassiti e malattie della Darmera
- Cure e trattamenti
- Varietà di Darmera
- Darmera peltata
- Usi del giardino
- Curiosità
- Galleria foto Darmera
Caratteristiche generali della Darmera
La Darmera, nome scientifico Peltiphyllum peltatum, è una pianta acquatica o paludosa della famiglia delle Saxifragaceae originaria del Nord America. E’ diffusa allo stato rustico in tutte in tutte le aree ombrose ed umide dalla California all’Oregon .
E’ una pianta perenne ma decidua provvista di una robusta e lunga radice rizomatosa che in pieno sviluppo vegetativo dà origine a folti cespugli ad ombrello, alti circa 1 metro, formati da foglie molto grandi e decorative sostenute da steli cilindrici più spessi alla base e più sottili verso le estremità apicali. Gli steli o fusti della Darmera, come quelli del Rabarbaro, sono di colore rosso-porpora-verdastri.
Le foglie sono peltate (a forma di scudo) con picciolo attaccato alla superficie inferiore della lamina fogliare. La pagina fogliare con nervature bianco-crema, è di colore verde lucido ed è larga circa 30 centimetri. In autunno le foglie della Darmera, prima di essiccare prendono un bel colore ramato o rossastro. In inverno seccano e puntualmente vengono ricacciate nella primavera successiva dopo i fiori.
I fiori, riuniti in grandi infiorescenze come quelle della Bergenia, compaiono sulla pianta nuda prima delle foglie portate da steli alti 40-90 cm. Ciascun fiore ha la corolla stellata composta da 5 petali di colore bianco o rosa pallido distanziati tra loro 2-3 mm e fanno da corona a vistosi stami. I fiori della darmera attirano le farfalle e gli insetti impollinatori. Sono belli e persistenti anche fiori recisi.
I frutti sono follicoli che liberano semi duri e scuri.
Fioritura
La darmera fiorisce in primavera, da Aprile a Maggio.
Coltivazione della Darmera
Esposizione
E’ una pianta che soffre i raggi diretti del sole e quindi predilige l’esposizione all’ombra in luoghi freschi e con una buona umidità ambientale.
Terreno
Si adatta a qualunque tipologia di terreno argilloso, sabbioso, pesante, ricco di humus e con qualsiasi valore di pH ma sempre umido. In un terreno secco o arido, la pianta stenta a crescere ele foglie imbruniscono fino a seccare. Preferisce i climi estivi freschi delle regioni settentrionali mal si adatta in quelle meridionali. Non teme il gelo, sopporta temperature invernali inferiori ai -20°C.
Annaffiature
Vanno praticate costantemente e frequentemente per tutto il periodo vegetativo della Darmera, dalla primavera fino al tardo autunno. In mancanza d’acqua la darmera soffre e le foglie si bruciano. Le annaffiature frequenti e il terreno sciolto stimolano l’approfondimento delle radici e una maggiore resistenza della pianta durante i periodi più secchi e caldi.
Concimazione
La darmera è una pianta rustica che non necessita di concimazioni frequenti. È sufficiente concimare all’inizio della primavera.
Darmera: coltivazione in vaso
Si può coltivare anche in un vaso largo e profondo, preferibilmente di coccio, utilizzando del terriccio fresco e umido. Va esposta all’ombra o a mezzombra e le annaffiature vanno fatte regolarmente da marzo a ottobre e con maggiore frequenza durante l’estate evitando di lasciare asciugare il terreno.
Rinvaso
Va rinvasata ogni anno per assicurare alla pianta lo spazio utile allo sviluppo del rizoma e della parte aerea. Il contenitore deve essere più grande del precedente e il substrato nuovo e fresco.
Moltiplicazione della Darmera
La pianta si riproduce per seme ma può essere propagata facilmente anche per via vegetativa mediante la divisione dei cespi o rizomi.
Moltiplicazione per seme
Per favorire la germinazione i semi di darmera vanno tenuti a bagno in acqua fredda per 2 giorni, La semina va fatto disponendo i semi su un substrato saturo d’acqua e il semenzaio va tenuto alternando un perdo di freddo (4°C) con uno caldo (10 -15° C). Le nuove piante di darmera vanno fatte irrobustire e messe a dimora definitiva solo dopo due mesi dalla germinazione.
Propagazione per divisione dei rizomi
Si effettua in primavera su piante di 2-3 anni, forti e ben sviluppate.
- Si estrae la pianta dal terreno con tutto il pane di terra che avvolge la radice o rizoma;
- si pulisce la radice dal terreno, scuotendola con delicatezza;
- con un coltello ben affilato e disinfettato si divide il rizoma in porzioni portanti radici secondarie o avventizie ben sviluppate e con almeno un germoglio;
- si trapiantano i pezzi di rizoma in vasetti singoli;
- si annaffia per favorire la radicazione della talee di rizoma;
- a radicazione avvenuta si trasferiscono le nuove piante in vasi più grandi o in piena terra.
Impianto o messa a dimora
La darmera o pianta ombrello, può essere messa a dimora tutto l’anno anche se il periodo migliore è la primavera, preferibilmente nel mese di maggio. La buca destinata ad accogliere la pianta deve essere larga e profonda circa il doppio del pane radicale. Il terreno deve essere molto fresco e umido. Se impiantate in gruppi, le piante di Darmera vanno messe a distanza di oltre 80 centimetri le une dalle altre visto che esse tendono anche se non troppo velocemente ad estendersi anche in larghezza.
Abbinamenti
Il bellissimo fogliame della Darmera viene ulteriormente valorizzato se abbinato a piante con le stesse esigenze colturali come:
Polygonatum o sigillo di Salomone,
Potatura
Vanno eliminate sole le foglie danneggiate o secche per evitare che marcendo possano essere veicolo di malattie fungine. Via via che appassiscono si recidono anche gli steli sfioriti, a meno che non si desideri raccoglierne i semi e in questo caso si lasciano maturare direttamente sulla pianta. In autunno, si pota a livello del suolo tutta la parte aerea secca.
Parassiti e malattie della Darmera
E’ una pianta rustica che raramente viene attaccata dagli afidi o da altri parassiti. Le foglie più tenere sono appetite dalle lumache. Nel periodo vegetativo, soffre solo il seccume precoce delle foglie se esposte ai raggi diretti del sole o nel caso in cui il terreno non è sufficientemente umido o resta asciutto per giorni.
Cure e trattamenti
Non esigente di cure colturali particolari. Nelle regioni settentrionali caratterizzate da inverni gelidi si raccomanda di proteggere i rizomi con una pacciamatura di paglia o foglie secche.
Le gelate notturne possono danneggiare i fiori. Per tenere le lumache lontano è sufficiente spargere intorno alla pianta di Darmera della cenere di legna.
Varietà di Darmera
Oltre alla Darmera peltata gigante esiste anche una specie nana.
Darmera peltata
Una varietà di dimensioni più contenute adatta anche alla coltivazione in vaso sempre in luogo ombreggiato o al massimo a mezzombra e nei piccoli giardini. Ha foglie peltate arrotondate a forma di ombrello rovesciato. I fiori, che compaiono all’inizio della primavera prima delle foglie, sono rosa-bianchi e portati su lunghi steli pelosi.
Usi del giardino
La darmera è una pianta che richiede molto spazio e quindi va coltivata in giardini abbastanza spaziosi. Viene impiantata soprattutto lungo i corsi d’acqua perchè i suoi robusti rizomi hanno la capacità di stabilizzare le sponde evitandone l’erosione.
Curiosità
Il nome scientifico della darmera, Peltiphyllum, deriva da greco pelta (scudo) e phyllon ( foglia) e allude alla forma e alla grandezza delle sue foglie. Il nome generico invece le è stato dato in onore di Karl Darmer, un illustre orticoltore tedesco del XIX secolo.