Cudrania tricuspidata – Gelso cinese
La Cudrania tricuspidata, conosciuta come gelso cinese, è un albero da frutto esotico coltivato anche a scopo ornamentale per il fogliame folto e decorativo e per i frutti di colore rosso che persistono sui rami spogli fino all’inizio dell’inverno.
- Caratteristiche generali della Cudrania tricuspidata
- Fioritura
- Coltivazione della Cudrania tricuspidata
- Esposizione
- Terreno
- Annaffiature
- Concimazione
- Moltiplicazione della Cudrania tricuspidata
- Semina
- Propagazione
- Impianto
- Potatura
- Raccolta e conservazione dei frutti
- Parassiti e malattie della Cudrania tricuspidata
- Cure e trattamenti
- Varietà di Cudrania tricuspidata
- Cudrania tricuspidata ‘Seedless‘
- Cudrania tricuspidata ‘Norris‘
- Usi
- Curiosità
- Galleria foto piante esotiche
Caratteristiche generali della Cudrania tricuspidata
La Cudrania tricuspidata è un albero perenne della famiglia delle Moraceae, affine al gelso e al jack-fruit, originario dell’Asia e diffuso allo stato spontaneo in tutte le aree caratterizzate da un clima sub-tropicale.
Il gelso cinese è un arbusto deciduo dotato di un robusto e profondo apparato radicale fascicolato-rizomatoso. La chioma è formata da un fitto intreccio di rami multipli, alti anche più di 6 metri, ricoperti da una sottile corteccia di colore marrone-grigiastro. I rami giovani sono spinosi mentre quelli costituiti da legno maturo sono privi di spine. Inoltre essendo una pianta dioica, la femmina è più robusta del maschio.
La pianta di Cudrania giovane ha le foglie alterne e trilobate con lobo centrale molto vistoso e lungo quasi il doppio dei lobi laterali. L’esemplare adulto invece ha foglie lanceolate allungate e cerose con pagina superiore verde scuro e glabra, pagina inferiore più chiara e leggermente pubescente, soprattutto in prossimità delle nervature. I margini fogliari da leggermente dentellati diventano interi.
I fiori sono giallo-verdastri molto piccoli, numerosi, raccolti in una piccola infiorescenza sferica convessa. i fiori maschili e quelli femminili sono portati su piante diverse e si riconoscono per le differenti tonalità di giallo degli stami e dei pistilli. L’impollinazione è anemofila (avviene ad opera del vento).
I frutti, simili alle more da gelso, sono infruttescenze commestibili di forma globosa, composte da numerosi piccolissimi frutti tondeggianti di colore rosso vivo o rosso brunastro a seconda della varietà. La polpa immatura ha consistenza resinosa e sapore acidulo mentre in piena maturazione diventa succosa e assume un gradevole sapore dolce che ricorda quello dell’anguria. I frutti maturano in autunno avanzato e se non vengono raccolti, persistono sui rami spogli fino ai primi freddi invernali.
I semi piccoli e numerosi sono contenuti all’interno della polpa.
Fioritura
La Cudrania fiorisce in tarda primavera.
Coltivazione della Cudrania tricuspidata
Esposizione
E’ una pianta che per svilupparsi al meglio e produrre frutti in abbondanza necessita di un’esposizione in pieno sole per molte ore del giorno. Grazie al suo robusto sviluppo non teme il freddo e riesce a sopravvivere anche alle temperature rigide invernali inferiori ai -25°C.
Terreno
La Cudrania tricuspidata è una pianta che non ha particolari esigenze di terreno, riuscendo a tollerare molto bene sia suoli acidi piuttosto che neutri e calcarei. Per quanto riguarda l’esposizione è consigliabile porre la pianta a dimora in una zona soleggiata per garantirne un corretto sviluppo.
Annaffiature
E’ una pianta che generalmente si accontenta delle piogge. L’esemplare già ben sviluppato e messa a dimora da tempo resiste anche a lunghi periodi di siccità mentre quello impiantato da poco necessita di regolari apporti idrici indispensabili per favorire l’attecchimento dell’apparato radicale nella nuova dimora, successivamente le annaffiature vanno praticate solo in estate e saltuariamente in caso di siccità.
Concimazione
Una volta all’anno, in autunno interrare ai piedi della pianta del letame maturo.
Moltiplicazione della Cudrania tricuspidata
La pianta si riproduce per a riproduzione per seme e per via agamica o vegetativa viene propagata per talea o mediante innesto su Maclura pomifera.
Semina
I semi estratti da frutti maturi vanno seminati freschi in terreno soffice e ben drenato. Le piante ottenute da seme produrranno fiori e frutti dopo 8 -10 anni dalla semina.
Propagazione
La moltiplicazione agamica o vegetativa per talea erbacea si pratica in estate. Le talee vanno trattate con ormone radicante e poi interrate in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali. Come si è detto il metodo di propagazione più praticato è l’innesto su Maclura pomifera.
Impianto
La Cudrania tricuspidata, come il Kiwi e tante altre varietà fruttifere, è una pianta dioica che produce frutti solo se sono presenti a poca distanza esemplari maschili e femminili. Per ottenere frutti in abbondanza quindi bisogna impiantare almeno due alberi di Cudrania di sesso diverso. In alternativa si possono impiantare piante innestate su Maclura pomifera, varietà autofertile molto produttiva con rami privi di spine e frutti senza semi.
L’impianto della pianta innestata ha molti vantaggi:
- è esteticamente più bella grazie al suo sviluppo armonioso;
- non è invasiva, infatti a differenza di quella non innestata, non produce i polloni basali;
- non necessita della presenza di piante maschili in quanto si autofeconda;
- non si riproduce per autosemina perchè i frutti sono privi di semi.
Potatura
La potatura va fatta solo per contenerne lo sviluppo e per dare armonia di forma alla chioma. Si accorciano di 1/3 della lunghezza i rami che crescono in maniera disordinata e si recidono di netto quelli secchi. Si potano di netto i polloni basali che la pianta produce in abbondanza per evitare che diventi invasiva. Se si intende coltivare la Cudrania ad albero, è consigliabile scegliere una pianta innestata su Maclura pomifera perchè più facile da potare.
Raccolta e conservazione dei frutti
I frutti si raccolgono in autunno quando sono del tutto maturi di colore colore rosso vivo o rosso scuro con punteggiature nerastre. La raccolta dei frutti è manuale e si effettua staccandoli singolarmente dai rami. I frutti maturi del gelso cinese come altre varietà di more o frutti di bosco, possono essere conservati per qualche giorno in frigo o nel congelatore per mesi, in contenitori ben chiusi.
Parassiti e malattie della Cudrania tricuspidata
E’ una pianta resistente all’attacco dei comuni parassiti animali, afidi e cocciniglie. Tra le malattie fungine o crittogame è sensibile al marciume delle radici soprattutto se giovane.
Cure e trattamenti
Il gelso cinese non richiede particolari cure di manutenzione e non necessita di trattamenti fitosanitari
Varietà di Cudrania tricuspidata
In commercio le varietà più facili da reperire sono:
Cudrania tricuspidata ‘Seedless‘
Una varietà autofertile con fiori autoimpollinanti, rami privi di spine e frutti senza semi. E’ rustica, resistente alle avversità e facile da coltivare.
Cudrania tricuspidata ‘Norris‘
Una varietà femmina originaria della Cina orientale che necessita di un impollinatore maschio. Produce frutti dal sapore misto tra fico e anguria. Cresce bene in tutti i tipi di terreno profondi e ben drenati e nei luoghi in pieno sole.
Usi
I frutti della Cudrania nei paesi di origine vengono consumate fresche nella preparazione di macedonie, di frullati misti , gelati e succhi. Possiedono proprietà antiossidanti, hanno bassa acidità, sono ipercalorici in quanto come i fichi sono ricchi di zuccheri.
Curiosità
Le foglie della Cudrania tricuspidata, chiamata in Cina semplicemente Ci, sono utilizzate in bachicoltura come alimento base dei bachi da seta.
La pianta appartiene alla stessa famiglia del gelso e del jackfruit o Albero del pane.