Cephalaria gigantea – Cephalaria

Autore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche

Cephalaria-gigantea

La Cephalaria gigantea è una pianta rustica apprezzata come ornamentale per i suoi bellissimi fiori di colore giallo pallido, la resistenza alle avversità e soprattutto come una mellifera, grande amica delle api.

Caratteristiche generali della Cephalaria

La Cephalaria gigantea, conosciuta come scabbia gialla, è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Caprifoliaceae originaria dell’Africa, Asia ed Europa, apprezzata come ornamentale anche nel nostro Paese.

La Cephalaria gigantea è una pianta erbacea dal portamento eretto che, come suggerisce il nome, in condizioni pedoclimatiche adeguate, può raggiungere in 2- 5 anni, i 2 metri di altezza e i 50-90 centimetri di larghezza.

La pianta ha una radice rizomatosa che si espande orizzontalmente alla superficie del suolo e col tempo tende a lignificare.  Gli steli cilindrici, lisci e ramificati, portano un fogliame decorativo ma deciduo.

Le foglie basali sono pennate – lobate,  vellutate, di colore verde scuro verde scuro e lunghe fino 40 cm mentre quelle cauline sono per lo più lineari-lanceolate e più corte.

I fiori sono ermafroditi,  riuniti in capolini eretti di colore giallo chiaro, larghi circa 6 centimetri e circondati da un involucro a coppa formato da piccole squame membranose ovali e brunastre.  Sbocciano quasi senza interruzione fino all’autunno, talvolta fino alle prime gelate. L’impollinazione è entomogama o entomofila, quindi avviene ad opera delle api, farfalle e altri insetti impollinatori attratti dalla ricchezza di nettare e polline.

I frutti sono piccole capsule a forma di coppa, dette cispele, simili ad acheni e contenenti semi fertili.

I semi sono piccoli, oblunghi, dentellati e dotati di una buona capacità di germinazione. Si possono raccogliere e utilizzare per le semine successive quando assumono una tonalità di colore marrone scuro.

Fioritura

La Cephalaria fiorisce in estate, da giugno a settembre. Se il clima è mite e clemente la fioritura si prolunga fino all’autunno inoltrato.

Coltivazione Scabiosa

Esposizione

E’ una pianta che ama i luoghi luminosi e soleggiati. Non teme il caldo e tollera abbastanza bene anche le basse temperature dei mesi invernali più rigidi infatti sopravvive fino ai -10°C. di impianto: sole/ombra parziale sopravvive tra -10 °C.

Terreno

Cresce bene nel comune terreno da giardino ma produce fiori in abbondanza se coltivata in un substrato ricco, sciolto, ben drenato ma mai inzuppato d’acqua.

Annaffiature

La Cephalaria coltivata in piena terra generalmente si accontenta delle acque piovane ma nei periodi di prolungata siccità è consigliabile annaffiarla regolarmente. La pianta allevata in vaso va annaffiata almeno 3 volte a settimana, da marzo a ottobre.

Concimazione

Al fine di favorire la ripresa vegetativa della pianta e una prolungata fioritura, da marzo a novembre, somministrare alla base del cespo del concime liquido o granulare a lenta cessione specifico per piante verdi da fiore, almeno una volta ogni 30 giorni.

Cephalaria: coltivazione in vaso

La Cephalaria si coltiva facilmente in un vaso avente un diametro non inferiore ai 30 centimetri e ripito con una miscela composta da parti uguali di terra da giardino e terriccio. Per evitare il contato diretto della radice con l’acqua di sgrondo si consiglia di mettere sul fondo dell’argilla espansa o altro materiale drenante.  favorire il drenaggio dell’ac

Moltiplicazione della Cephalaria

La riproduzione avviene per seme e, per via agamica nuovi esemplari di Cephalaria si possono ottenere mediante la divisione dei cespi.

Semina

All’inizio della primavera si stratificano i semi su un substrato specifico e si coprono leggermente con vermiculite. Dopo la semina, si mette il semenzaio in un luogo luminoso ma riparato dai raggi diretti del sole e con temperatura di circa 18°C. Per tutto il tempo necessario alla germinazione dei semi, 2 -3 settimane, il compost va mantenuto leggermente umido ma non bagnato. Le piantine quando sono abbastanza grandi da poter essere maneggiate, dopo 4 settimane,  vanno trasferite in vasi da 9-10 cm fino al momento della messa a dimora. I fiori sbocceranno fin dal primo anno di piantagione.

Propagazione per divisione dei cespi

Si effettua in primavera sulle piante che dopo qualche anno producono fioriture stentate. Nel mese di marzo si sradicano le piante dal terreno; si dividono le radici con le rosette di foglie e si mettono subito a dimora in un altro luogo del giardino, nel terreno ricco e ben lavorato aggiungendo letame compostato o concime speciale per fiori.

Impianto o messa a dimora

La messa a dimora delle giovani piantine si effettua generalmente in primavera in buche profonde il doppio del volume del vaso, ossia larga e profonda 20 cm, distanti tra loro circa 60 – 80 cm., esposte al pieno sole in un terreno ben drenato, ricco di materia organica  in grado di sostenere la produzione continua dei fiori. Vanno interrate con la parte superiore al livello del terreno e, una volta riempite le buche si comprime leggermente la terra e poi si annaffiano.

Potatura

Per favorire l’incespimento e  conferire un portamento più compatto della chioma vanno cimati gli steli delle giovani piantine fin dal primo anno di vita e, in seguito vanno eliminati regolarmente i fiori appassiti a meno che non si desideri raccoglierne i semi. In autunno, stagione in cui la Cephalaria entra in riposo vegetativo si effettua una potatura più drastica, tagliando completamente la parte aerea ormai secca per favorire il ricaccio di quella nuova in primavera.

Cephalaria gialla

Raccolta e conservazione dei semi

I semi di Cephalaria si raccolgono in autunno, quando sono completamente maturi. Si estraggono i semi dalle capsule e si mettono ad asciugare, per circa 15 giorni, protetti da una rete a maglie, in un posto ombreggiato ed arieggiato. In alternativa i semi si possono essiccare facendoli disidratare  nel forno ventilato a temperatura molto bassa, intorno ai 40° C. I semi vanno messi in un sacchetto di carta o in un barattolo a chiusura ermetica e conservati nella parte più fredda del  frigorifero. Così facendo i semi rimangono vitali per 4- 5 anni senza subire danni e conservando un’alta percentuale di germinazione.

Parassiti e malattie della Cephalaria

E’ una pianta rustica che soffre il marciume delle radici e come tante altre piante ornamentali se coltivata in luoghi ombrosi e poco ventilati viene attaccata dalla cocciniglia e dagli afidi.

Cure e trattamenti

Le piante di Cephalaria che crescono vigorose vanno sostenute con un sostegno per evitare la rottura degli steli in caso di venti molto forti. I trattamenti vanno praticati solo se necessari e utilizzando prodotti biologici in quanto i fiori ricchi di nettare e quindi melliferi attraggono le api e altri insetti pronubi.

Cephalaria gigantea-fiore

Usi

Le piante di Cephalaria vengono coltivate come ornamentali in vaso, nelle aiuole nei giardini, specialmente aridi e rocciosi. Sono piante mellifere apprezzate dagli apicoltori che le impiantano nelle vicinanze degli apiari.

I fiori recisi vengono utilizzati nelle composizioni floreali.

Cephalaria-gigantea-fiore

Curiosità

La pianta di Cephalaria ha vari nomi scientifici: Cephalaria caucasica, Cephalaria tatarica,  Cephalaria dipsacoides.  In Italia è chiamata Scabbia gialla e vedovina maggiore. E’ nota anche fiore puntaspilli, nome comune che fa riferimento all’aspetto suoi lunghi pistilli aghiformi simili a spilli conficcati in un puntaspilli.

Il nome del genere Cephalaria deriva dal greco kephale , che significa “testa”, e il suffisso alaria , che significa “con ali appendici”, si riferisce ai grandi petali esterni dei fiori. L’epiteto specifico gigantea invece si riferisce alle sue dimensioni e a quelle dei fiori.

Galleria foto Cephalaria