Callisia coltivazione
La Callisia è una pianta ornamentale perenne facile da coltivare e soprattutto molto decorativa se allevata nei panieri sospesi.
- Caratteristiche Callisia
- Fioritura
- Coltivazione Callisia
- Esposizione
- Terreno
- Annaffiature
- Concimazione
- Callisia: coltivazione in vaso
- Rinvaso
- Moltiplicazione Callisia
- Potatura della Callisia
- Parassiti e malattie della Callisia
- Cure e trattamenti
- Varietà di Callisia
- Callisia elegans
- Callisia fragrans
- Callisia repens
- Usi
- La Callisia è velenosa?
- Linguaggio dei fiori
- Curiosità
- Galleria foto Callisia
Caratteristiche Callisia
Al genere Callisia, famiglia delle Commelinaceae, appartengono diverse specie di piante erbacee perenni originarie delle zone tropicali del nord e sud America.
La Callisia più coltivata è una pianta composta da fusti striscianti e succulenti, ricoperti per tutta la loro lunghezza da numerose piccole foglie.
Le foglie sono alterne, lanceolate a margini interi e lisci, di colore verde o verdi con screziature bianche o violacee.
I fiori, isolati o riuniti in infiorescenze spiciformi, sbocciano alla base delle ascelle fogliari. Hanno petali bianco – traslucidi o di colore rosa a seconda della specie.
Fioritura
La Callisia fiorisce generalmente in primavera ma alcune specie anche in autunno.
Coltivazione Callisia
Esposizione
Queste piante amano i luoghi luminosi e soleggiati ma si sviluppano forti e rigogliose anche in zone semiombreggiate, al riparo di alberi ad alto fusto. Tollerano abbastanza bene le rigide temperature invernali al di sotto dei 10° C, anche se cresce a fatica. La sua temperatura ideale si aggira tra i 15° e i 25 °C.
Terreno
Prediligono terreno soffice, ricco di sostanza organica e ben drenato. Il substrato ottimale è un miscuglio composto da terriccio universale e un po’ di sabbia.
Annaffiature
Le piante di Callisia necessitano di annaffiature frequenti e regolari dalla ripresa vegetativa fino alla fine dell’estate mentre nel periodo autunno-inverno vanno irrigate sporadicamente, solo quando il terreno è completamente asciutto.
Concimazione
Per favorire una crescita equilibrata delle piante di Callisia, dalla ripresa vegetativa fino all’autunno, somministrare ogni 15 giorni un concime specifico per piante verdi ricco in azoto (N), fosforo (P) e potassio (K). In alternativa, ogni 2 mesi, distribuire ai piedi dei cespi un fertilizzante granulare a lenta cessione.
Callisia: coltivazione in vaso
Per la coltivazione in vaso è preferibile sceglierne uno abbastanza largo e profondo in modo da effettuare frequenti rinvasi mal tollerati dalla pianta. Il vaso va riempito con un miscuglio composto da una parte di terriccio fertile e un terzo di sabbia, per evitare i ristagni alla base. Le annaffiature vanno praticate con regolarità e maggiore frequenza soprattutto nei mesi più caldi dell’anno, così da non rischiare che la pianta venga seccata dalle temperature troppo alte. In inverno, invece, l’apporto idrico può essere notevolmente ridotto, rendendolo al minimo, al fine di mantenere il terreno sempre umido evitando però i ristagni nel sottovaso che potrebbero danneggiare l’apparato radicale della pianta.
Rinvaso
Il rinvaso della Callisia va fatto solo se la pianta è molto costretta e le radici fuoriescono dai fori del drenaggio dell’acqua delle annaffiature. Va utilizzato un vaso più grande, nuovo terriccio fertile, umido e ben drenato sul fondo. Il periodo migliore per il rinvaso è quello primaverile.
Moltiplicazione Callisia
La Callisia si moltiplica per talea e mediante divisione dei cespi.
La talee, lunghe circa 10 centimetri, prelevate con forbici ben affilate e disinfettate si mettono a radicare in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali oppure in acqua come si fa generalmente con il Cisso e il Pothos.
Le nuove piante, ottenute con entrambe le tecniche di propagazione, dopo l’attecchimento delle radici andranno messe a dimora definitiva, maneggiandole con delicatezza.
Potatura della Callisia
Per favorire l’emissione di nuovi getti laterali si cimano le parti apicali dei rametti più lunghi e vecchi e si tagliano alla base quelli secchi. Le porzioni apicali possono essere usate come talee per ottenere nuove piante di Callisia.
Parassiti e malattie della Callisia
Tutte le varietà di piante del genere Callisia sono resistente alle malattie fungine ma non al marciume delle radici.
Tra i parassiti animali soffrono gli attacchi degli afidi che formano dense colonie tra le ascelle delle foglie.
I veri nemici della Callisia sono le lumache che nutrendosi dei teneri germogli ne rallentano la crescita.
Cure e trattamenti
Per evitare il marciume delle radici si consiglia di svuotare il sottovaso dopo 30 minuti dalle annaffiature. Per tenere lontano le lumache basta spargere ai piedi delle piante un po’ di cenere del camino. Gli afidi possono essere combattuti con un antiparassitario all’aglio o un buon macerato all’ortica.
Varietà di Callisia
Esistono numerose specie di Callisia diffuse allo stato naturale, altre commercializzate a scopo ornamentale, diverse per tipo di fogliame, dimensioni e spesso confuse con la Tradescanzia.
Erbacea perenne a rapido accrescimento dai fiori profumati, usata come ricadente in vaso o come tappezzante, all’aperto in climi miti.
Callisia elegans
La Callisia elegans è una specie originaria del Messico meridionale, del Guatemala, del Belize e dell’Honduras. Ha fusti succulenti e striscianti, ricoperti da numerose piccole foglie ovali e appuntite di colore verde oliva sulla pagina superiore con nervature di colore bianco e rosso porpora su quella inferiore. Produce, dall’autunno all’inverno, fiori poco appariscenti di colore bianco. Viene coltivata come pianta da interno e all’aperto nelle regioni con climi miti. Ama i terreni umidi e ricchi di sostanza organica. La Callisia elegans, tra tutte le specie è quella più diffusa e coltivata come ornamentale in molti paesi.
Callisia fragrans
La Callisia fragrans, nota anche come pianta polpo, ha foglie cerose leggermente violacee disposte in modo alternato lungo i fusti. Dall’inverno fino alla primavera, produce piccoli fiori bianchi e profumati, disposti in infiorescenze a pannocchia terminale.
Callisia repens
Una specie a che forma densi tappeti alti sino a 50 cm. Ha foglie di consistenza cerosa, piccole a forma di cuore con lamina superiora verde e piccole maculature viola, quella inferiore solo viola. In autunno produce piccoli fiori bianchi, raccolti in cime a spirale. E’ una pianta apprezzata per la sua adattabilità alle diverse situazioni pedo-climatiche. Va coltivata al pieno sole, nel terreno specifico per succulente; necessita di regolari annaffiature e di concimazioni ogni 2 settimane.
Usi
Le varie specie di piante di Callisia, per il rapido accrescimento, la resistenza alle avversità, il portamento elegante e il gradevole profumo dei fiori vengono utilizzate in vaso come ricadenti per abbellire balconi e come tappezzanti nei giardini delle regioni con climi miti.
La Callisia è velenosa?
La maggior parte delle specie non risulta essere tossica. L’ingestione di molte foglie di Callisia fragrans può provocare dermatiti da contatto nei cani e nei gatti.
Linguaggio dei fiori
La Callisia repens è considerata una pianta porta fortuna e per tale motivo in Brasile i germogli vengono regalati alle persone care per augurare fortuna e prosperità.
Curiosità
La Callisia fragrans, nelle zone native viene chiamata pianta polpo o erba ragno nome che fa riferimento alla crescita rapida e tentacolare dei suoi fusti e allo loro invasività.