Calla palustris – Calla di palude
La calla palustris o calla di palude è una pianta acquatica perenne coltivata a scopo ornamentale nei terreni umidi, lungo i bordi degli stagni, dei laghetti e nelle vasche artificiali.
- Caratteristiche generali della Calla palustris – Calla di palude
- Fioritura
- Coltivazione della Calla palustris
- Esposizione
- Terreno
- Concimazione
- Moltiplicazione della Calla palustris
- Moltiplicazione per seme
- Propagazione per divisione dei rizomi
- Impianto o messa a dimora
- Potatura
- Parassiti e malattie della Calla palustris
- Cure e trattamenti
- Usi della Calla palustris
- Varietà e specie di Calla
- Calla Zantedeschia aethiopica
- Calla Zantedeschia albomaculata
- Calla Zantedeschia elliottiana
- Calla Zantedeschia rehmannii
- La Calla palustris è Velenosa?
- Curiosità
- Galleria foto Calle
Caratteristiche generali della Calla palustris – Calla di palude
La Calla palustris è una pianta acquatica perenne della famiglia delle Araceae, originaria dell’America settentrionale, dell’Asia e dell”Europa. Cresce spontanea in quasi tutte le zone temperate dell’emisfero boreale dalla Alaska fino alla Cina settentrionale e al Giappone. In Italia, la calla di palude viene coltivata come pianta ornamentale da 0 a 1000 metri di altitudine per la sua resistenza al freddo e alle avversità in genere.
Si tratta di una pianta di piccole dimensioni, alta generalmente non più di 30 cm. E’ provvista di una robusta e carnosa radice tubero-rizomatosa con varie radici avventizie molto sviluppate di colore lattescente che le consentono un perfetto ancoraggio sui fondali di bacini o acque stagnanti poco profonde e non troppo fredde.
La calla palustris nel pieno sviluppo vegetativo dà vita a folti cespugli di foglie di colore verde brillante.
Le foglie, grandi e decorative, sono erette e cerose e inserite direttamente sulla radice tramite lunghi peduncoli cilindrici lisci e glabri che tendono ad assottigliarsi nella parte alta. Le foglie, hanno forma cuoriforme con base triangolare divisa in due lobi. La lamina ha bordi interi e lisci ed è leggermente avvolta su se stessa. La pagina superiore è di un bel verde brillante, quella inferiore è più chiara con una leggera peluria.
Durante il periodo della fioritura, tra i folti cespugli di foglie fanno capolino numerose infiorescenze a spadice formate da spate bianche molto simili a quelle della calla zantedeschia o a quelle dello Spatifillo che avvolgono un cuore centrale conico di colore giallo-verdognolo. Le spate vengono prodotte generalmente dopo il terzo o quarto anno dall’impianto. La calla palustris è una pianta dioica e pertanto produce fiori femminili e maschili che vengono impollinati dalle api e da altri insetti pronubi.
In autunno, lo spadice si ricopre di piccoli frutti sferici di colore verde intenso che maturando virano di colore passando dal giallo-arancio al rosso rubino. I frutti con il loro colori vivaci regalano vivaci macchie di colore.
I semi, uno per frutto, sono piccoli, avvolti da una sostanza gelatinosa e vengono generati dai fiori femminili. In piena maturazione i semi cadono in acqua producendo nuove piante.
Fioritura
La Calla palustris produce abbondanti fioriture nel periodo primavera-estate, da maggio fino ai primi di settembre se le condizioni ambientali sono favorevoli.
Coltivazione della Calla palustris
Esposizione
E’ una pianta che ama l’esposizione in pieno sole e acque tranquille, poco profonde, pulite e non eccessivamente fredde. Non teme freddo ma non sopravvive al gelo se l’ambiente di coltivazione tende a ghiacciare. Se viene coltivata in zone a mezzombra o all’ombra totale, la calla di palude rallenta la crescita, produce foglie decolorate e stenta a fiorire.
Terreno
E’ una pianta che può essere messa coltivata anche in piena terra sempre lungo i bordi di laghetti in un substrato molto umido, paludoso e a pH leggermente acido. Le piante vanno piantate in larghi contenitori riempiti con terriccio universale mescolato a sabbia, che vanno sprofondati in un laghetto non troppo profondo. Il terreno ottimale deve essere ricco, torboso e sabbioso. Soffre in acqua eccessivamente calcaree e in quelle salmastre.
Concimazione
In primavera, per stimolare la crescita e la fioritura delle piante di Calla di palude, inserire tra i rizomi un concime specifico per piante verdi e da fiori sotto forma di compresse. Per un sicuro successo si consiglia di estrarre le piante dall’acqua e inserire le compresse tra il fitto intreccio delle radici secondarie o dei rizomi. Le compresse possono essere preparate anche all’occorrenza compattando del concime granulare a lenta cessione con terriccio universale o torba umido.
Moltiplicazione della Calla palustris
La pianta si riproduce per seme e per via agamica mediante divisione dei cespi o dei rizomi.
Moltiplicazione per seme
E’ una tecnica che viene poco praticata perchè non assicura piante geneticamente identiche a quella originale e perchè i tempi di germinazione dei semi sono molto lunghi,
- La semina si effettua in autunno utilizzando i semi freschi privi della polpa che li avvolge.
- I semi si interrano in un miscuglio composto da sabbia e torba in parti uguali, mantenuto sempre umido.
- Le piante nate da seme, vanno fatte irrobustire fino alla primavera successiva e poi interrate ai bordi o sui fondali di vasche o laghetti, singolarmente o con tutto il contenitore.
- Le piante di Calla palustris ottenute dai semi produrranno i fiori solo dopo il quarto anno di vita.
Propagazione per divisione dei rizomi
E’ la tecnica preferita per due motivi: è facile da praticare e le nuove piante fioriranno già dal secondo anno di vita.
- In autunno, si estrae la pianta dal terreno;
- si sceglie un rizoma grosso e carnoso e lo si divide con un coltello ben affilato e disinfettato, in più porzioni portanti almeno 2 radici secondarie ben sviluppate.
- si mettono a radicare le porzioni di rizoma in un vaso contenente acqua e un po’ di concime granulare a lento rilascio arricchito di potassio (K);
- nella primavera successiva, le nuove piante vanno poi interrate sul fondo di un laghetto o sui bordi, lasciando emergere le foglie dalla superficie dell’acqua.
Impianto o messa a dimora
Le piante di calla palustris si mettono a dimora in primavera, in acque acque piuttosto basse e tranquille.
Vanno interrate ad una profondità di 5 /10 cm, in modo da coprire tutto il colletto; come esposizione si sceglie una zona soleggiata per molte ore del giorno. Per una manutenzione corretta e la periodica pulizia delle parti danneggiate (foglie ed eventuali radici marce), le piante possono essere messe a dimora utilizzando anche dei pratici cestini per piante acquatiche riempiti con terreno acido, ricco in humus. Per rivestire un’area abbastanza vasta occorrono 8 a 10 rizomi per metro quadrato.
Potatura
Per favorire l’emissione di nuovi fiori vanno recisi quelli secchi a meno che non si intenda raccogliere i semi. Si recidono alla base le foglie secche e quelle danneggiate dal freddo o dalle lumache.
Parassiti e malattie della Calla palustris
Le piante di calla da palude sono abbastanza rustiche e resistenti alle malattie fungine o crittogame. Tra i parassiti animali temono gli attacchi degli afidi che formano dense colonie nerastre soprattutto a carico dei fiori ancora in boccio. I rizomi sono un richiamo per alcuni tipi di larve e e soprattutto delle lumache che ne sono ghiotte. Le piante e rizomi danneggiati sono più sensibili a infezioni virali.
Cure e trattamenti
Per consentire un rapido sviluppo delle piante di Calla acquatica è consigliabile tenere l’acqua il più possibile pulita e con valori di pH leggermente acidi. La lotta agli afidi invece dà problemi in quanto trattandosi di flora acquatica qualsiasi tipo di trattamento chimico rischia di contaminare l’acqua e mettere a rischio la fauna. Il rischio può essere eliminato inserendo dei predatori naturali come ad esempio pesci e piccoli anfibi oppure mediante l’utilizzo di prodotti naturali non inquinanti a base di piretro, una sostanza vegetale biologica. Per limitare l’espansione delle piante è bene anche eliminare i semi che cadono nell’acqua dai frutti maturi.
Usi della Calla palustris
Grazie al suo sviluppo rapido e alla capacità della radice rizomatosa di espandersi in tutte le direzioni, la calla palustris viene utilizzata, come la Ninfea, per coprire vasche, laghetti e stagni. Non è adatta invece alle acque movimentate e fredde di ruscelli o altri corsi di acqua in pendenza.
Varietà e specie di Calla
Esistono diverse specie di calle tutte molto belle ed eleganti e tra le più apprezzate per il loro pregio ornamentale ne citiamo alcune.
Calla Zantedeschia aethiopica
La varietà classica con grandi foglie di colore verde intenso, fiori spatolati bianchi con un cuore giallo-oro.
Calla Zantedeschia albomaculata
Una specie perenne, originaria dell’Africa con lunghe foglie verdi che contrastano co le numerose macchie bianche presenti sulle loro lamine. Produce fiori imbutiformi di colore bianco-crema. E’ facile da coltivare in vaso e in piena terra.
Calla Zantedeschia elliottiana
Originaria delle paludi tropicali del Sud Africa, si presenta con foglie verdi e macule bianche. In primavera produce bellissimi fiori con spate di colore giallo-oro che avvolgono il cuore giallo.
Calla Zantedeschia rehmannii
Una specie alta circa 40 cm, molto simile alle precedenti con fiori rosa che contrastano con il verde brillante degli steli. Si coltiva come pianta ornamentale e per il commercio dei fiori recisi utilizzati nelle composizioni floreali. Fiorisce da maggio a ottobre.
La Calla palustris è Velenosa?
La Calla palustris è una pianta pericolosa per i bambini attratti soprattutto dalle bacche rosse e rientra anche nella lista delle piante velenose per cani e gatti. Tutte le sue parti contengono infatti alcaloidi tossici.
Curiosità
La calla palustris che appartiene al genere Arum lo stesso della calla selvatica conosciuta anche come Gigaro, a causa dell’inquinamento e della bonifica di molte aree paludose, è una pianta a rischio di estinzione.