Brugmansia Trombone d’Angelo coltivazione

Autore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche

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La Brugmansia o Trombone d’angelo è una pianta tropicale che è entrata a fare parte delle pianta ornamentale coltivate in vaso e in giardino per la bellezza e il profumo dei suoi splendidi fiori campanulati di colore bianco.

Esistono diverse specie che si caratterizzando per diverse cromie dei fiori.

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Caratteristiche della Brugmansia

La Brugmansia, è una pianta originaria del’America del sud appartenente alla famiglia delle Solonacee.

La pianta a sviluppo arboreo o arbustivo raggiunge altezze medie intorno ai 1,5 m e si presenta con un tronco eretto ricoperto da una corteccia di colore grigio chiaro dal quale si diramano rami a tratti nodosi sui quali sono inserite grandi  grandi foglie lanceolate di colore verde chiaro ricoperte da una sottile peluria che formano una bellissima chioma tondeggiante .

I fiori lunghi anche 30 cm sono a forma di tromba; per questo motivo la pianta è conosciuta come Trombone d’Angelo.

Di giorno i fiori sono penduli mentre la sera si ergono verso l’alto.

Fioritura

Emette fiori grandi e dalla gradevole essenza agrumata fioriscono per tutta l’estate.

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Varietà di Brugmansia

Tra le diverse specie di Brugmansia le più diffuse e coltivate ricordiamo:

  • la Brugmansia aurea,
  • la Brugmansia sanguinea,
  • la Brugmansia suaveolens.

Sono tutte molto decorative e facili da coltivare.

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Coltivazione della Brugmansia o Trombone d’Angelo

Esposizione

La Brugmansia ama il clima mite, le posizioni in pieno sole o a mezzombra in  luoghi riparati dal vento o ridosso di muri.

Terreno

Si adatta a qualsiasi tipo di terreno, anche se preferisce quello calcareo, ricco di sostanza organica e ben drenato. Le piante coltivate in vaso, per poter produrre un’abbondante fioritura, richiedono vasi molto grandi e terreno misto ad argilla e pomice.

Annaffiature

La Brugmansia coltivata in piena terra va annaffiata periodicamente durante i periodi di gran caldo e di prolungata siccità; le specie allevate in vaso vanno annaffiate in maniera regolare e costante tutti i giorni soprattutto d’estate e durante il periodo della fioritura.

Concimazione

Ad inizio primavera distribuire, a distanza di 30 cm dal tronco, del concime granulare a lenta cessione oppure somministrare almeno una volta al mese del concime liquido ricco in azoto e potassio, diluito nell’acqua delle annaffiature secondo le dosi riportate sulla confezione.

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Moltiplicazione della Brugmansia o Trombone d’Angela

La tecnica di propagazione più usata per moltiplicare il Trombone d’Angelo o meglio Brugmansia è la talea, un metodo veloce e sicuro che consente di ottenere in brevissimo tempo nuovi esemplari, uguali in tutto e per tutto alla pianta madre.

Suggerimenti e consigli utili nell’articolo: Trombone d’Angelo moltiplicazione e Brugmansia rinvaso.

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Potatura della brugmansia o Trombone d’Angelo

  1. La potatura si effettua ogni anno verso la metà di maggio quando il periodo delle gelate è ormai scongiurato.
  2. Generalmente vanno potati del tutto i rami secchi o danneggiati .
  3. Vanno accorciati accorciati quelli troppo lunghi e sottili.

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Malattie e parassiti della brugmansia

E’ una pianta sensibile all’attacco di parassiti animali come gli afidi, le cocciniglie che formano ammassi biancastri a livello delle ascelle fogliari, la mosca bianca, il ragnetto rosso, e trivellatori della foglia che ne danneggiano l’estetica.

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Tra le malattie fungine la Brugmansia è sensibile al marciume delle radici causato dai ristagni idrici.

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Cure e trattamenti

E’ una pianta che teme il gelo e pertanto quella coltivata in vaso va riparata durante l’inverno.

Le specie coltivate in piena terra vanno protette alla base con una pacciamatura di paglia o foglie secche.

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In primavera trattare la pianta con antiparassitari e antifungini specifici ad ampio spettro. Dopo la fioritura rimuovete i fiori appassiti che compromettono la bellezza della pianta.

Curiosità e cose da sapere sulla brugmansia

Brugmansia trombone d’angelo

La Brugmansia, era chiamata comunemente Datura o fiore erba del diavolo, ma sono due Solanacee appartenenti alla stessa famiglia. Il genere Bugmansi è spesso confuso con il genere Datura per le molteplici somiglianze e l’appartenenza allo stesso gruppo.

La brugmansia è velenosa?

Gli alcaloidi tropanici (atropina, scopolamina, iosciamina), contenuti nelle piante appartenenti al genere Brugmansia, sono i responsabili della sindrome anticolinergica che si è manifestata dopo l’ingestione dei fiori.

L’assunzione di dosi elevate di Brugmansia arborea può rivelarsi estremamente pericolosa: oltre alla comparsa di tachicardia, secchezza delle fauci, rossore del viso, ipertermia, alterazioni del visus causati dalla midriasi non reagente per azione cicloplegica compaiono delirio, allucinazioni, convulsioni e nei casi più gravi coma e morte.

Gli effetti anticolinergici sono provocati, principalmente, dall’attività antagonista dei principi attivi con l’acetilcolina a livello dei recettori muscarinici.

L’antidoto è la fisostigmina che interagendo a livello recettoriale, domina la sintomatologia anticolinergica.

Essendo disponibili in natura molte specie di Brugmansia, stabilire con esattezza la dose tossica è particolarmente difficile.

In generale, la quantità di vegetale che ingerita da un adulto può provocare il corredo sintomatologico grave è elevata.

L’ingestione accidentale difficilmente dà problemi gravi a meno che non sia a scopo alimentare.

Entrambe sono piante tra le più velenose al mondo ed in particolare il pericolo risiede nei semi.

Già gli antichi aztechi e maya usavano estratti dei semi come allucinogeni.

La medicina odierna filtra in dosi minime per le proprietà curative di asma e malattie respiratorie.

Galleria foto della Brugmansia