Beaumontia – Beaumontia grandiflora

Autore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche

Beaumontia-fioritura

La Beaumontia grandiflora, chiamata comunemente Tromba dell’araldo o tromba araldica, è una pianta rampicante sempreverde apprezzata per la sua spettacolare e prolungata fioritura primaverile.

Caratteristiche generali della Beaumontia grandiflora

La Beaumontia è una pianta ornamentale della famiglia delle Apocynaceae originaria della Cina. E’ diffusa nelle zone del sud-est asiatico dove cresce spontanea lungo le rive dei fiumi, nei terreni umidi, vallivi e montani, fino a 1500 metri di quota. Viene coltivata come vite nei giardini a clima subtropicale  come nel sud della California.

Nei paesi tropicali la pianta è sempreverde mentre alle nostre latitudini, in inverno, si comporta come semi-decidua perdendo gran parte delle foglie.

La pianta di Beaumontia è un’ornamentale dal portamento rampicante facile da allevare anche ad albero. In pieno vigore vegetativo un esemplare adulto forma un arbusto alto e largo 7/8 metri con un robusto e profondo apparato radicale e numerosi fusti eretti legnosi e glabri quelli vecchi, semilegnosi e pubescenti invece quelli giovani. La corteccia è liscia e di colore grigio-scuro. Dai fusti potati o spezzati dal vento spezzati fuoriesce una linfa lattiginosa appiccicosa.

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Le foglie sono grandi semplici, opposte e lunghe circa  20 cm. La forma è ovata-ellittica, l’apice tondeggiante o leggermente appuntito, il bordo intero. Sono inserite sui rami tramite un picciolo cilindrico e peloso, di colore verde pallido. La lamina fogliare superiore è lucida, di colore verde scuro ed è rugosa per la presenza di marcate nervature, quella inferiore è invece più chiara. Le  foglie più giovani presentano una corta peluria color ruggine. Anche dalle foglie spezzate trasuda una linfa appiccicosa.

Beaumontia-grandiflora-fiore

I fiori, simili a quelli del Giglio di Pasqua, sono bisessuali e riuniti in infiorescenze a corimbo che compaiono tra le ascelle fogliari. Ciascuna infiorescenza è formata da 3 a 19 fiori molto grandi e profumati, di colore bianco-crema. Il calice, composto da 5 sepali ovati-lanceolati di colore rosso porpora, sorregge la corolla imbutiforme, pubescente all’esterno e glabra all’interno, formata da 5 petali con lobi ricurvi verso l’esterno. Dal centro del tubo della corolla sporgono 5 stami filiformi portanti antere gialle e vistose a forma di freccia.

I frutti sono follicoli legnosi e spessi, riuniti in coppia.

I semi, oblunghi o ovoidali, sono legnosi compressi, contratti in alto e di colore verde.

Fioritura

La Beaumontia produce abbondanti e bellissime fioriture nel periodo primavera-estate.

Beaumontia-grandiflora

Coltivazione della Beaumontia grandiflora

La specie Beaumontia è coltivata come pianta ornamentale , con Beaumontia grandiflora ampiamente coltivata dal vivaio . Preferiscono un buon terreno, acqua adeguata e condizioni di caldo umido. Si trovano piantati e coltivati ​​come viti nei giardini a clima subtropicale , come nel sud della California .

Esposizione

E’ una pianta esotica che ama l’esposizione al pieno sole per molte ore del giorno, ben riparata dai venti forti e freddi. Predilige il clima caldo umido; tollera le temperature invernali intorno a 0° C e se protetta alla base con materiale pacciamante resiste anche a brevi gelate.

Terreno

E’ una pianta che pur adattandosi al comune terreno da giardino preferisce un terreno misto, sciolto, soffice e ben drenato con pH leggermente acido, neutro o alcalino.

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Annaffiature

La Beaumontia ama il terreno umido quindi va annaffiata regolarmente e con frequenza maggiore in estate per mantenere sempre umido il terreno soprattutto se l’esemplare è giovane, messo a dimora anche da poco tempo o coltivato in vaso. In autunno e in inverno gli apporti idrici vanno ridotti o sospesi del tutto se il clima è molto umido e piovoso.

Concimazione

La Beaumontia per poter produrre fioriture abbondanti e nuove ramificazioni necessita di un terreno ricco di sostanze nutritive pertanto dalla ripresa vegetativa fino a tutta l’estate. Le concimazioni vanno fatte periodicamente distribuendo alla base dell’arbusto un fertilizzante a lento rilascio specifico per piante verdi fiorite, bilanciato in macro e microelementi. In autunno, invece basta interrare nel terreno dello stallatico ben maturo per aiutare la pianta a sopportare meglio il freddo e soprattutto per assicurarle i nutrienti e l’energia indispensabili per la produzione di nuova massa vegetale nella primavera successiva.

Beaumontia-grandiflora-fiori

Beaumontia: coltivazione in vaso

Nelle regioni con inverni molto rigidi la Beaumontia deve essere coltivata in vaso in modo da poterla riparare in casa o in serra fredda non appena la temperatura inizia ad abbassarsi.

Il vaso deve avere il diametro di almeno 40 cm e deve essere anche abbastanza profondo per assicurare un corretto sviluppo della radice.

Come terriccio si utilizza una miscela composta da terreno da giardino, un po’ di sabbia e altro materiale drenante per il fondo.

Dopo l’invaso la pianta va posta in un luogo soleggiato e riparato dal vento preferibilmente a  ridosso di un muro del balcone o del terrazzo vicino a una griglia o un altro tipo di tutore per consentire ai suoi rami di arrampicarsi agevolmente e senza difficoltà.

Le annaffiature dovranno essere praticate ogni 15 giorni circa.

Le concimazioni vanno effettuate regolarmente utilizzando sempre un fertilizzante a lenta cessione specifico per piante fiorite.

Non appena le temperature iniziano ad abbassarsi la pianta va spostata in un luogo riparato ma luminoso, anche all’interno della casa.

Rinvaso-pianta

Rinvaso

Va fatto all’inizio della primavera quando le radici fuoriescono dai fori del drenaggio del vaso. Si utilizza un contenitore più largo e profondo del precedente e terriccio fresco e fertile.

Potatura

La Beaumontia va potata subito dopo la fioritura per contenerne l’eccessivo sviluppo e anche per favorire il ricaccio di nuove ramificazioni. Vanno accorciati i rami più lunghi ed eliminati del tutto quelli secchi e le eventuali parti affette da malattie fungine e quelle infestate da parassiti. La potatura va fatta come sempre utilizzando un attrezzo ben affilato e disinfettato.

Beaumontia-foglie-verdi

Moltiplicazione della Beaumontia grandiflora

La riproduzione avviene per seme ma nuovi esemplari vengono generalmente riprodotti per talea semilegnosa di polloni basali.

Semina

Viene poco praticata perchè richiede tempi molto lunghi. Comunque per effettuarla basta stratificare i semi su un substrato sciolto e ben drenato mantenuto sempre umido, al caldo e in piena luce.

Propagazione per talea

Va fatta a fine dell’estate o in autunno praticando delle talee semilegnose di polloni basali ben radicati.

Dopo il prelievo fatto con un un coltello ben affilato e disinfettato si eliminano le foglie cauline, si lasciano solo 2-3 foglie terminali opportunamente tagliate a metà.

Le estremità delle talee vanno prima trattate con ormone radicante e poi interrate in un miscuglio composto da fibra di cocco, perlite e vermiculite in parti uguali:1: 1: 1.

Il substrato va annaffiato almeno una volta al giorno fino a quando faranno la comparsa le nuove foglie.

Le nuove piante di Beaumontia così ottenute vanno fatte irrobustire e poi trasferite a dimora definitiva.

Impianto o messa a dimora

La Beaumontia si mette a dimora in primavera o in autunno nel terreno ben lavorato. La buca d’impianto deve avere dimensioni più grandi del pane di terra e va drenata su fondo con uno strato si argilla o altro materiale coperto da terreno misto a sostanza organica. Dopo l’impianto alla base dei fusti una copertura di paglia o altro pacciame aiuterà anche a mantenere l’accesso all’umidità.

Parassiti e malattie della Beaumontia

E’ una pianta rustica soggetta agli attacchi degli afidi e a quelli della cocciniglia anche se più rari. E’ sensibile alla Ticchiolatura una malattia fungina che provoca la defogliazione precoce e si manifesta con macchie brunastre su foglie e rami giovani.

Tra le malattie fungine è come il pesco o altre Rosaceae è sensibile al Taphrina deformans, un fungo ascomicete noto comunemente come Bolla del pesco che colpisce le foglie soprattutto tenere con visibili e marcate deformazioni bollose rosso-purpuree. Le foglie che vengono attaccate da questo fungo che si manifesta soprattutto quando il clima è eccessivamente piovoso o umido, si o diventano carnose al tatto, si arricciano e infine si staccano dai rami. La pianta infettata perde  rallenta il suo sviluppo e la fioritura.

Beaumontia-grandiflora-Pianta rampicante

Cure e trattamenti

La pianta di Beaumontia come altre tante altre rampicanti comuni per potersi agevolmente arrampicare necessita di un sostegno molto forte in grado di sostenere il peso dei suoi rami soprattutto quando sono carichi di fiori. I rami rampicanti possono essere indirizzati su griglie resistenti addossate ai muri oppure intorno ai pali di pergole e pergolati o ai comuni sostegni delle viti.

Le radici della pianta coltivata in piena terra vanno protette dal freddo e dalle gelate con una pacciamatura di foglie secche o paglia.

Per contrastare gli attacchi dei parassiti e per scongiurare le malattie fungine, a scopo preventivo, in autunno, è consigliabile trattare la chioma della Beaumontia con prodotti specifici ad ampio spettro, a base di rame o di equiseto.

Le foglie affette da ticchiolatura o dalla bolla del pesco, vanno raccolte e bruciate per evitare che possano infettare le altre piante.

Beaumontia-usi

Usi

La Beaumontia è coltivata come pianta ornamentale in tutti i giardini delle regioni con clima invernale mite, in vaso e in ambiente protetto in quelle con inverni rigidi. Per la sua bellissima e profumata fioritura, per la sua vigoria viene utilizzato nei parchi pubblici e nei giardini privati come tappezzante verticale su muri di separazione, come copertura di pergole e pergolati.

Nei luoghi nativi la pianta viene sfruttata anche per le sue proprietà medicinali. Le radici e le foglie vengono usate nel trattamento di fratture, lesioni e mal di schiena e dolore alle gambe causati da reumatismi.

Beaumontia: nome inglese

Questo bellissimo arbusto rampicante nei paesi anglosassoni  viene chiamato: Heralds Trumpet e Nepal Trumpet Flower.

Curiosità

La Beaumontia deve il suo nome a Diana Beaumont che per prima l’ha coltivata a Bretton Hall all’inizio del XIX secolo. L’epiteto specifico grandiflora deriva dal latino in riferimento ai grandi fiori.

Questo robusto vitigno è conosciuto in Italia con molti nomi comuni e quelli più usati sono: Gelsomino della Thailandia, Fiore della tromba del Nepal, Giglio di Pasqua, Fiore di tromba del Nepal, Tromba di araldo, Tromba di araldo di Pasqua, Vite di giglio di Pasqua.

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