Babaco – Carica pentagona

Autore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche

Babaco-Frutti

Il Babaco o Carica pentagona è un albero da frutto esotico coltivato anche in alcune zone del nostro Paese per la bontà dei suoi frutti ricchi di vitamine e di sali minerali.

Caratteristiche Babaco – Carica pentagona

Il Babaco è un albero da frutto della famiglia delle Caricaceae originario dell’America del Sud, (Ecuador, Colombia), è coltivato per la bontà dei suoi frutti in in tutte le zone a clima temperato del Pianeta. Questo albero da frutto ottenuto ottenuto dall’incrocio di due diversi tipi di papaia viene coltivato con successo in Nuova Zelanda, Guernsey, nel Regno Unito e anche, in Italia nelle regioni caratterizzate da un clima caldo umido, specialmente in Sicilia.

Si tratta di un albero a rapida crescita che in condizioni climatiche adeguate alle sue esigenze raggiunge circa i 3 metri di altezza. Ha un robusto apparato radicale, un fusto legnoso e resistente ricoperto da una corteccia di colore grigio. La chioma espansa e molto larga è formata da un grande ciuffo di foglie presenti solo nella parte alta del tronco.

Babaco-foglie

Le foglie, larghe 45 cm e lunghe 50 cm, sono sorrette da un picciolo cilindrico lungo circa 55 cm. Sono alterne, palmate e suddivise in 5-7 lobi terminanti con un apice appuntito.

Babaco-fiori

I fiori solo femminili, sono campanulati e di colore bianco verdastro. Sono solitari o riuniti in  gruppi di 2-3 e compaiono durante il periodo della fioritura alla base delle ascelle fogliari.

I frutti, simili a quelli della Papaia, hanno  una forma pentagonale allungata che ricorda una zucca costolata o un peperone e sono rivestiti da una spessa buccia il cui colore varia dal verde intenso quando i frutti sono immaturi al giallo carico a completa maturazione. La buccia, sottile e commestibile, riveste la polpa interna bianca, cremosa e profumata di sapore misto tra ananas e arancia. Ciascun frutto, il babaco, quando è perfettamente maturo, può arrivare a pesare fino a 2 kg. La polpa è priva di semi. I frutti prodotti fin dall’inizio dell’estate dell’estate crescono durante il periodo autunno-invernale e iniziano a maturare scalarmente dall’inizio della primavera.

Fioritura

In Italia la fioritura del Babaco è scalare e avviene durante tutta l’estate.

Babaco-coltivazione

Coltivazione del Babaco – Carica pentagona

Esposizione

E’ un albero da frutto che per poter svilupparsi, produrre fiori e frutti necessita di un’esposizione soleggiata, di un clima umido e piovoso con temperature comprese tra i 6 e i 30 °C anche se a differenza della Papaia sopporta bene anche quelle vicino allo 0°. Non tollera assolutamente le gelate e i venti forti.

Terreno

Predilige i terreni sciolti e soprattutto ben drenati ricchi di sostanza organica. Il terreno di coltivazione ideale per la Carica pentagona, deve essere asciutto e privo di ristagni idrici se si vuole evitare il marciume dell’apparato radicale che porterebbe in poco tempo alla sua morte. Non tollera i terreni calcarei.

Annaffiature

Il babaco necessita di abbondanti irrigazioni per tutto il ciclo produttivo facendo attenzione ai ristagni di acqua nel terreno e  alla salinità dell’acqua di irrigazione.

Concimazione

Per favorire la regolare crescita del Babaco, la produzione dei fiori e la fruttificazione, il terreno di coltivazione va arricchito con letame maturo prima dell’impianto. Successivamente si somministrano fertilizzanti ricchi in fosforo (P), potassio (K) e poveri in azoto in quanto i nitrati assorbiti dai frutti verrebbero ingeriti dai consumatori.

Moltiplicazione del Babaco – Carica pentagona

Le piante di babaco, vengono moltiplicate per talea o mediante la micropropagazione, una tecnica moderna che viene realizzata in vitro su cellule vegetali e che permette di ottenere cloni geneticamente uguali.

Babaco-impianto

Impianto o messa a dimora

Il periodo migliore per la messa a dimora in piena terra del Babaco è la primavera ma le piante coltivate in vaso, già ben sviluppate e con un apparato radicale robusto e ben attecchito,possono essere impiantate in qualsiasi periodo dell’anno.

  • La buca destinata ad accogliere la pianta deve avere dimensioni più grandi del pane di terra, circa 30 x 40 cm.
  • Se si intende effettuare un sesto d’impianto le buche vanno distanziate tra loro di 1, 5 metri in quanto come già detto le grandi foglie del babaco , picciolo incluso possono raggiungere una lunghezza di circa 1 metro.
  • Sul fondo della buca va messo del materiale drenante ricoperto da uno strato di terriccio.
  • Si interra la pianta fino all’altezza del colletto.
  • Si colmano gli spazi vuoti con l’aggiunto di altro terriccio misto a torba.
  • Si compatta ben bene il terreno.
  • Infine si annaffia e gli apporti di acqua devono essere regolari e costanti per i primi 15 giorni, tempo richiesto dalla radice per abituarsi nella nuova dimora, facendo attenzione ad evitare i ristagni d’acqua. Quando la pianta di Babaco sarà ben attecchita gli apporti idrici potranno essere ridotti anche anche in base alla stagionalità.

Potatura

La potatura si effettua per contenere l’eccessiva crescita in altezza della pianta di Babaco e generalmente si accorciano i rami superano i 2 metri di altezza. Per rinnovare le piante che hanno prodotto frutti per tre anni consecutivi invece si interviene in maniera drastica capitozzandole a circa 20 – 30 cm cm dal terreno effettuando un taglio obliquo con un attrezzo specifico ben affilato e disinfettato. Quest’ultima potatura consentirà lo sviluppo del germoglio laterale che in pochissimo tempo darà vita ad una nuova pianta e a un nuovo ciclo produttivo.

Babaco-frutti-raccolta

Raccolta dei frutti

Una pianta di Babaco sana e rigogliosa può produrre  dai 20 ai 30 frutti l’anno. Essi vano raccolti in all’inizio dell’invaiatura e meglio ancora nel pieno della maturazione in quanto sono più ricchi di zuccheri.

La raccolta è scalare e si può protrarre per 6-12 mesi.

Parassiti e malattie del Babaco Carica pentagona

E’ una pianta sensibile a malattie fungine come:

Tra i parassiti animali invece il Babaco è soggetto agli attacchi del ragnetto rosso e degli afidi. I nemici delle radici del Babaco sono i nematodi dei vermi terricoli che danneggiano gravemente le radici.

Verderame-poltiglia bordolese-preparazione

Cure e trattamenti

Nelle zone ventose l’albero del Babaco va protetto dai venti mediante barriere frangivento.
Per contenere lo sviluppo delle erbe infestanti, i parassiti del terreno ed evitare  dispendi di acqua irrigua, è meglio effettuare la pacciamatura con del film di polietilene nero.

Per contrastare i parassiti si consiglia invece di eseguire la la disinfestazione del terreno prima della messa a dimora della pianta mediante l’uso di prodotti chimici oppure ricorrendo alla pratica della solarizzazione in estate. Altre infestazioni possono essere contrastate con antiparassitari specifici come la poltiglia bordolese.

Usi del Babaco

I frutti del Babaco sono ricchi di sali minerali una buona fonte di vitamina A. Le fette di Babaco,  come quelle della Carambola hanno forma a stella, vengono utilizzate fresche nelle macedonie di frutta mista. Nei paesi di origine il Babaco viene consumato in numerose ricette e anche fritto .

In medicina, il consumo dei frutti del Babaco viene consigliato come antinfettivo, antinfiammatorio e anche come ottimo digestivo.

Babaco-frutto

Curiosità

Attualmente il babaco, con opportuni accorgimenti, viene coltivato anche nelle zone umide e piovose dell’Inghilterra e dell’Australia, dato che riesce a sopportare climi più freddi rispetto alla papaya. In altri paesi viene spesso allevato in serra.

Il babaco è un ibrido naturale ottenuto dall’incrocio della Carica pubescens e Carica stipulata.

La Carica pentagona deve il suo nome scientifico alla sezione tipicamente pentagonale del frutto.

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