Arancio amaro – Citrus aurantium
L’arancio amaro chiamato anche melangolo è un agrume coltivato come albero da frutto e a scopo ornamentale in giardino e in vaso.
- Caratteristiche generali del melangolo – Arancio amaro – Citrus aurantium
- Fioritura
- Coltivazione dell’arancio amaro – Melangolo
- Esposizione
- Terreno
- Annaffiature
- Concimazione
- Arancio amaro: coltivazione in vaso
- Rinvaso
- Impianto o messa a dimora
- Raccolta delle arance
- Conservazione
- Potatura
- Moltiplicazione dell’arancio amaro – Melangolo
- Parassiti e malattie dell’arancio amaro
- Cure e trattamenti
- Varietà di Citrus aurantium
- Citrus Foliis variegatis
- Citrus aurantium Bouquet de Fleurs
- Citrus aurantium Seville
- Citrus myrtifolia
- Usi
- Proprietà dell’arancia amara
- Curiosità
- Galleria foto Agrumi
Caratteristiche generali del melangolo – Arancio amaro – Citrus aurantium
L’arancio amaro, nome scientifico Citrus aurantium, è una pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle Rutaceae originaria delle aree del sud-est asiatico e diffusa particolarmente in Cina.
Si tratta di un albero da frutto che in pieno sviluppo vegetativo e in in condizioni pedoclimatiche adeguate alle sue esigenze raggiunge un’altezza fino a 10 metri. particolarmente arrotolata ed un’altezza che, nella maggior parte dei casi, si spinge fino a dieci metri.
E’ provvisto di un apparato radicale robusto e profondo, un tronco eretto e variamente ramificato con corteccia liscia, di colore grigio – marrone.
La chioma è sempreverde, per lo più con forma espansa, simile ad un grande ombrello con rami,
soprattutto quelli più giovani, provvisti di lunghe spine acuminate.
Le foglie dell’arancio amaro sono carnose, lucide, coriacee, con forma ellittica-lanceolata, margine liscio e apice leggermente appuntito. La pagina superiore delle foglie è di colore verde intenso mentre quella inferiore è verde pallido. Il picciolo è breve e lateralmente presenta delle grandi alette.
I fiori dell’arancio amaro simili a quelli delle altre specie di agrumi, hanno la corolla composta da 5 petali ligulati bianchi, intensamente profumati. Alcuni fiori sono ermafroditi contengono sia l’ovario femminile con pistillo che gli stami maschili, altri invece contengono solo gli stami maschili.
I frutti sono globosi ma con poli leggermente schiacciati. La buccia è molto più rugosa delle classiche arance dolci e a maturazione completata assume una calda tonalità arancione e un intenso aroma per l’elevato contenuto di oli essenziali. I frutti del melangolo resistono sui rami per mesi.
La polpa ha un sapore decisamente amaro ed acido ed è divisa in spicchi facilmente separabili gli uni dagli altri grazie alla sottile pellicina ialina che li riveste. facilmente separabili gli uni dagli altri.
I semi, racchiusi all’interno degli spicchi, sono numerosi, piccoli e di colore bianco-crema.
Fioritura
L’albero dell’arancio amaro fiorisce nel periodo primavera – estate.
Coltivazione dell’arancio amaro – Melangolo
Esposizione
Come l’arancio dolce predilige il clima invernale mite, l’esposizione al pieno e ben riparata dai venti. Anche se è più rustico e maggiormente resistente al freddo teme comunque le basse temperature e le gelate prolungate specialmente quelle tardive che compromettono irrimediabilmente sia la fioritura sia le gemme.
In confronto all’arancio dolce, questa varietà può contare su una resistenza decisamente più elevata nei confronti del freddo e delle basse temperature.
Le temperature che scendono sotto lo zero centigrado possono apportare dei pericolosi danni alla produzione annuale, mentre quando la colonnina di mercurio va sotto i -10 gradi centigradi, allora la pianta di arancio amaro può anche morire.
Ecco spiegato il motivo per cui questa pianta si sviluppa perfettamente nel momento in cui le temperature sono comprese tra 22 e 32 gradi, mentre al di sopra dei 40 gradi comincia a soffrire le alte temperature.
Terreno
L’arancio amaro, come tutti gli altri agrumi, si sviluppa senza problemi anche su terreni calcarei, salini e con il 35% di argilla o il 40% di timo.
l terreno dovrà essere sciolto e ben drenato e concimato annualmente con letame maturo e richiede una pacciamatura nella stagione fredda. Fattore molto importante, per avere una buona fioritura è l´apporto idrico che dovrà essere costante dalla fine dell´inverno fino all´autunno inoltrato.
Annaffiature
Come le altre specie di agrumi anche l’arancio amaro va irrigato nei periodi siccitosi e costantemente nei mesi estivi, preferibilmente al mattino presto o dopo il tramonto del sole. Nel periodo autunno-inverno invece il melangolo si accontenta delle piogge e dell’umidità ambientale.
Concimazione
Nel mese di gennaio somministrare ai piedi dell’albero d’arancio un concime azotato; in primavera un concime ricco di microelementi (ferro, zinco, magnesio e manganese) utili alla crescita armoniosa della pianta, dell’apparato radicale, alla produzione dei fiori e all’ingrossamento dei frutti. Per ottenere frutti in abbondanza e una pianta sana e vigorosa occorre distribuire ai suoi piedi almeno 1 kg di solfato di potassio, 2,5 kg di perfosfato minerale, 1 kg di solfato di ammonio.
Arancio amaro: coltivazione in vaso
Questo agrume si può coltivare anche in vaso purchè largo e profondo e preferibilmente di terracotta. il diametro del contenitore deve essere almeno i 2/3 della chioma dell’arancio amaro. Sul fondo del vaso si mette del materiale drenante poi uno strato di terriccio specifico per agrumi e e la pianta con tuto il pane di terra. Si aggiunge altro terriccio lasciando libero il colletto della pianta e dopo aver colmato tutti gli spazi vuoti si compatta il terreno con le manie e si annaffia abbondantemente. Se il livello del terriccio si abbassa se ne aggiunge altro, sempre fino al colletto.
Infine si mette il vaso in una zona soleggiata preferibilmente esposta al sud e riparata dal vento. Le annaffiature vanno praticate regolarmente quando il terriccio è asciutto dalla primavera all’autunno e in inverno soltanto quando non c’è pericolo di gelate. Come concime si utilizza quello specifico per agrumi o i lupini tritati.
Rinvaso
Il rinvaso si effettua alla fine dell’inverno prima della ripresa vegetativa della pianta quando le radici fuoriescono dai fori del drenaggio dell’acqua delle annaffiature. Si utilizza un vaso più grande del precedente con diametro pari ai 2/3 del diametro della chioma e nuovo terriccio fresco e fertile.
Impianto o messa a dimora
La messa a dimora dell’arancio amaro si effettua quando il rischio delle gelate tardive è definitivamente scongiurato.
- Si scava una molto più grande del pane di terra che avvolge le radici.
- Si mette sul fondo della buca uno strato di sabbia e poi uno strato di terreno messo da parte.
- Si posiziona l’arancio dentro la buca, lasciando scoperto il colletto, e si riempiono i vuoti con l’aggiunta di terriccio per agrumi.
- Si compatta il terreno e poi sia annaffia con costanza almeno per i primi due anni. soprattutto in estate.
- In autunno si arricchisce il terreno con del concimo organico biologico o con trito di lupini secchi.
Per realizzare un sesto d’impianto le piante di arancio amaro vanno poste a 3-4 m lungo le file e a 5-6 metri tra le file, distanza che varia a seconda della vigoria della pianta di arancio e della forma di allevamento scelta.
Raccolta delle arance
La raccolta delle arance si effettua in periodi diversi a seconda delle varietà, generalmente nel periodo autunno-primavera, da ottobre alla fine di maggio. Nelle aree del Mediterraneo il periodo di raccolta delle arance amare mature va da gennaio a febbraio.
Conservazione
Le arance, staccate dal ramo con forbici adatte e con almeno due foglie, vanno riposte in cassette di legno o di plastica per poi essere conservate in un luogo fresco e asciutto.
Potatura
La potatura deve essere effettuata sempre prima della stagione estiva e gli interventi devono essere effettuati diradando i rami più interni e alcuni rami più bassi con lo scopo di garantire una migliore circolazione dell’aria. Si recidono i succhioni che stanno alla base delle branche più importanti, i polloni che crescono alla base del tronco e i rami secchi e quelli deperiti. La potatura dell’arancio può essere fatta due volte l’anno: la prima, in inverno dopo la raccolta dei frutti, quando la pianta entra in riposo vegetativo, la seconda in estate (tra giugno e inizio luglio).
Moltiplicazione dell’arancio amaro – Melangolo
L’arancio amaro si moltiplica per seme, per innesto, per margotta, per talea e per propaggine. la propagazione per via vegetativa o agamica è preferita alla semina in quanto assicura piante geneticamente identiche a quella originale. La semina viene poco praticata perchè richiede tempi molto lunghi. Generalmente si preferisce la propagazione per innesto perchè assicura piante produttive in tempi molto brevi. La fruttificazione dei nuovi esemplari dipende dalla scelta del metodo di moltiplicazione.
Parassiti e malattie dell’arancio amaro
L’arancio amaro rispetto agli altri agrumi mostra una maggiore resistenza all’attacco degli afidi, della cocciniglia, della mosca bianca e della metcalfa. Tra le malattie fungine o crittogame invece è ugualmente sensibile al Mal secco, un fungo patogeno che penetrando attraverso le fessure della corteccia si insedia nei vasi linfatici della pianta, li ostruisce fino a interrompere il trasporto della linfa.
Cure e trattamenti
L’arancio amaro è una pianta da frutto che necessita di poche cure solo nei primi dell’impianto. La giovane pianta infatti va protetta dal freddo, dal gelo intenso e prolungato, dalla grandine e dalle nevicate, con una pacciamatura di paglia. In caso di infestazioni parassitarie si eliminano i rami infetti e si eseguono trattamenti con fungicidi a base di rame.
Varietà di Citrus aurantium
Esistono diverse varietà di Arancio amaro che differiscono per dimensioni, grandezza delle foglie, pezzatura dei frutti, resistenza al freddo e assenza di spine sui rami.
Citrus Foliis variegatis
Conosciuto come arancio amaro Variegato di Corsica è una varietà che proviene dalla Corsica caratterizzato dall’avere una folta chioma poco spinosa composta da foglie verdi e variegature gialle lungo i margini. In primavera produce fiori bianchi e profumati.
I frutti, pur avendo dimensioni medio-piccole, sono molto decorativi per la presenza di evidenti striature verdi sulla buccia che però scompaiono non appena vira all’arancio. Questa arancio amaro ha una elevata resistenza al freddo. I frutti dell’arancio amaro variegato vengono utilizzati per fare ottime marmellate mentre le bucce vengono candite. Nuovi esemplari di questa cultivar vengono ottenuti tramite innesto e talea.
Citrus aurantium Bouquet de Fleurs
Una cultivar con chioma folta composta da rami poco spinosi e foglie arrotondate di colore verde scuro. Produce fiori bianchi ,semplici o doppi, molto profumati e frutti tondi medio piccoli di color arancio a maturazione con buccia aromatica di medio spessore. Fiorisce in primavera e la fruttificazione è invernale. Per la sua scarsa vigoria è adatto ad essere coltivato in vaso e nei piccoli giardini. ha una maggiore resistenza al freddo.
Citrus aurantium Seville
L’Arancio Amaro Seville o di Siviglia, è un albero originario della Spagna del sud molto vigoroso e resistente al freddo. Ha una chioma poco spinosa e molto folta con foglie di colore verde scuro; produce fiori molto profumati. I frutti di medie dimensioni, sono globosi con apici schiacciati con polpa amara e acida utilizzata per fare le marmellate di arance amare. Questa cultivar si coltiva facilmente anche nei giardini con clima più freddo, infatti resiste a temperature di -18°, -20° e alle gelate.
Citrus myrtifolia
Conosciuto con il nome comune di Chinotto il Citrus myrtifolia è una agrume alto circa 3 metri con chioma compatta formata da rami privi di spine ricoperti da piccole foglie coriacee, simili a quelle del mirto, da cui il termine specifico derivato dal latino. Il fiori sono piccoli e bianchi. I frutti, piccoli e schiacciati ai poli, hanno un succo molto amaro e acido. Normalmente i frutti maturano alla metà di giugno e persistono sui rami anche fino a 2 anni. La pianta teme il freddo e viene spesso coltivata in vaso come pianta ornamentale.
Usi
Oggi l’arancio amaro viene coltivato come pianta da frutto, come ornamentale in vaso e in giardino e soprattutto come migliore portainnesto per la riproduzione degli altri agrumi.
I frutti vengono utilizzati invece nell’industria dolciaria per preparare marmellate e frutta candita. In liquoreria la buccia viene usata per la produzione di distillati amari e nell’industria farmaceutica per la preparazione di sciroppi digestivi e tonici.
In profumeria, l’olio essenziale delle arance amare viene impiegato per produrre profumi, detergenti, saponi mentre in aromaterapia ,miscelato con altri oli, è sfruttato per la sua ottima funzione rilassante.
Una gradevole e rinfrescante essenza, chiamata Néroli, viene ricavata anche dai fiori.
Proprietà dell’arancia amara
L’olio essenziale delle arancia amara dal colore giallo paglierino, possiede anche benefiche proprietà per la nostra salute. E’ dotato infatti di proprietà disinfettanti ed antinfiammatorie. Tonifica l’apparato digerente, il sistema nervoso. E’ indicato per l’insonnia, l’esaurimento nervoso nella cura dell’acne, della forfora e come ottimo coadiuvante nelle diete dimagranti. Inoltre aumenta le difese immunitarie e stimola la regolarità del tratto intestinale.
Curiosità
La pianta di arancio amaro è stata importata in Sicilia nei primi anni del secondo millennio.
Il Citrus aurantium ha vari nomi comuni ed è conosciuto anche come pomarancio, arancio forte e soprattutto melangolo nome quest’ultimo di origine genovese.