Albero del Sandalo – Santalum album
L’albero del sandalo citrino, nome scientifico Santalum album, è una pianta tropicale della famiglia delle Santalaceae apprezzata anche come ornamentale per la bellezza della sua chioma sempreverde e per il suo elegante portamento. Originario della’Asia e dell’Australia, è diffuso allo stato spontaneo in tutte le foreste tropicali e viene coltivato in India, Cina, Indonesia, Malesia, nelle Filippine, in Oceania e in tutti i paesi caratterizzati da un clima caldo-umido e piovoso soprattutto per la produzione del suo olio profumatissimo, ricco di proprietà benefiche per l’organismo.
Il sandalo citrino è una pianta sempreverde molto longeva, in condizioni pedoclimatiche adatte sopravvive per circa 1 secolo raggiungendo nel pieno sviluppo vegetativo i 10 metri di altezza.
La pianta, anche se è dotata di un proprio apparato radicale, per crescere, svilupparsi e procurarsi i nutrienti indispensabili ha bisogno di parassitare e vivere in simbiosi con le radici degli alberi vicini.
Il tronco è eretto. La corteccia è nera e liscia nell’ esemplare giovane, rossastra o marrone e variamente fessurata in quello più datato. Il legno è di colore giallo o bianco ed ricco di un olio volatile dal profumo muschiato inconfondibile che è tanto più intenso quanto più l’albero è vecchio.
Le foglie sono opposte; hanno forma ovata-lanceolata con apice leggermente appuntito; i margini sono lisci; le pagini superiori sono glabre, lucide e di colore verde brillante mentre quelle inferiori soni di colore pallido glauco.
I fiori, piccoli e rosa, sono riuniti in infiorescenze a pannocchie che compaiono tra le ascelle fogliari o sulle estremità apicali dei rami.
I frutti, che compaiono generalmente dopo il terzo anno di vita della pianta, sono bacche sferiche carnose di colore variabile: sono verdi appena prodotte poi assumono un colore rosso cupo fino a diventare nerastre a maturazione completa. I semi fertili sono prodotti solo il quinto anno di vita e vengono dispersi nell’ambiente dagli uccelli.
- Coltivazione dell’albero del sandalo
- Esposizione
- Terreno
- Annaffiature
- Concimazione
- Impianto o messa a dimora
- Abbinamenti
- Moltiplicazione dell’ albero del sandalo – Santalum album
- Potatura
- Potatura della pianta ospite
- Cure
- Olio di sandalo
- Proprietà e usi dell’olio di sandalo
- Usi del legno di sandalo
- Curiosità
- Galleria foto albero del sandalo
Coltivazione dell’albero del sandalo
Questa pianta molto ricercata anche in Italia per usi ornamentali non è di facile coltivazione soprattutto se il clima è troppo piovoso e le temperature rigide. Si può coltivare con discrete probabilità di successo nelle regioni in cui il clima è secco per gran parte dell’anno e le temperature minime non scendono sotto lo zero.
Esposizione
Il sandalo predilige luoghi soleggiati per molte ore al giorno e al riparo dei venti con temperature ideali comprese tra i 12 – 30 °C.
Terreno
Ama il terreno sciolto e soprattutto ben drenato in quanto non tollera minimamente i ristagni idrici. Il substrato ottimale di coltivazione è quello sabbioso , ferroso-argilloso con valori di pH compresi tra 6,0 e 7,5.
Annaffiature
Nelle regioni in cui le piogge sono scarse e poco abbondanti l’albero del sandalo va irrigato regolarmente e moderatamente, soprattutto se giovane, almeno 2 volte a settimana. In estate, per limitare l’eccessiva evaporazione dell’acqua è consigliabile annaffiarlo la mattina presto o la sera dopo il tramonto del sole.
Concimazione
Non necessita di concimazioni in quanto non è capace di assorbire e trasformare i nutrienti del terreno.
Impianto o messa a dimora
Il Santalum album, non è in grado di fissare l’azoto quindi per farlo cresce bisogna impiantarlo vicino ad una pianta azoto-fissatrice. Così facendo, le radici del sandalo parassitano quelle della pianta ospite e ricavano da esse i nutrienti indispensabili alla crescita e allo sviluppo. La buca destinata ad accogliere la pianta va distanziata dalla specie ospite di almeno 2 metri per evitare che quest’ultima possa comprometterne la crescita con la sua ombra.
Abbinamenti
Le piante ospiti che consentono un regolare sviluppo dell’albero del sandalo sono alcune sempreverdi e longeve già ben stabilizzate come: l’acacia, la Casuarina, il Caiano (Cajanus cajan) e la Cassia siamea o siamese che è anche la preferita per la sua resistenza alla siccità.
Moltiplicazione dell’ albero del sandalo – Santalum album
La pianta in natura si riproduce per seme.
I semi sono duri, pertanto per facilitare la rottura del tegumento che li racchiude, vanno tenuti in ammollo in acqua per almeno 1 giorno. Una volta asciugati vanno posti in pieno sole e quando iniziano a fessurarsi, sono pronti per la germinazione e quindi possono essere interrati procedendo in questo modo:
- si prepara un semenzaio con un miscuglio di terreno adatto alla semina;
- si interrano i semi in buche profonde circa 2,5 cm;
- si annaffia moderatamente il terreno subito dopo e nei giorni successivi fino a quando non compaiono i germogli che generalmente spuntano dal terreno dopo 1-2 mesi;
- si lasciano irrobustire le nuove piantine per circa 1 mese e si annaffiano ulteriormente solo se il substrato è asciutto;
- si estraggono le piantine di sandalo dal terreno con tutto il panetto di terra che avvolge la radice facendo attenzione a non danneggiarla;
- si interrano in buche profonde definitive profonde circa 30 cm distanti tra loro circa 3-4 metri e a distanza di 1,5-2 metri dalla pianta ospite ( se non è presente, il sandalo morirà);
- si colmano i vuoti aggiungendo altro terreno.
- si annaffiano nei primi due anni di vita
Nelle regioni a clima caldo il momento migliore per l’impianto è settembre e ottobre preferibilmente a nord.
Potatura
La potatura dell’albero del sandalo va praticata nei primi 5 anni di vita. Si potano i rametti laterali più bassi per far sviluppare il fusto e la chioma.
Potatura della pianta ospite
La potatura della pianta destinata ad essere parassitata dall’albero del sandalo va necessariamente fatta per evitare che la sua ombra possa compromettere la crescita dell’albero del sandalo. Generalmente l’altezza della specie ospite deve essere di qualche metro inferiore al Santalum album. L’ombra parziale o totale danneggia seriamente l’albero e lo predispone all’attacco di infestazioni fungine e parassitarie.
Cure
Nei primi anni di vita l’albero del sandalo va accuratamente tenuto libero dalle erbe infestanti che crescono intorno al suo tronco per evitare che sottraggono l’acqua necessaria alla sua crescita. Per assicurare uno sviluppo eretto del fusto è utile anche un supporto di legno che potrà esser rimosso quando raggiunge la stabilità.
Olio di sandalo
Dal legno dell Santalum album viene estratto mediante distillazione un prezioso ed aromatico olio di sandalo famoso in tutto il mondo per le sue benefiche e molteplici proprietà terapeutiche. Il migliore sia per qualità sia per aroma e quello estratto da alberi che hanno 80 anni di età.
Proprietà e usi dell’olio di sandalo
L’olio di sandalo, ricco dii alcoli terpenici (santalone, santoli e santalolo), viene largamente usato nella pratica dei massaggi, per combattere i disturbi delle vie respiratorie, come sedativo dei dolori in genere, antidepressivo, antisettico delle vie urinarie e come ingrediente naturale per la produzione di prodotti per l’igiene personale. L’olio essenziale di sandalo è un rimedio efficace per la cura dell’eczema, è un ottimo idratante della pelle. Inoltre, in aromaterapia gli vengono attribuite proprietà battericide, sedative, antidepressive, afrodisiache.
Usi del legno di sandalo
Il legno di sandalo viene utilizzato per la produzione di numerosi oggetti decorativi, arredi sacri, pipe, mobili, strumenti musicali e soprattutto per la produzione di un incenso capace di liberare la mente, favorire la meditazione. L’uso del legno di sandalo nasce proprio in India il suo luogo di origine dove gli viene tra l’altro attribuita la capacità di depurare l’aria dalla presenza di eventuali spiriti maligni.
Curiosità
L’olio di sandalo viene usato anche nel campo delle scienze esoteriche, della magia per fortificare la volontà e la mente. In astrologia, questa pianta, viene riconosciuta invece la capacità di favorire la nascita degli amori. I più famosi profumi indiani sono prodotti con un mix di rosa e legno di sandalo olio