Abete – Abies

Autore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche

abete-rosso

L’abete è una pianta perenne e sempreverde, appartenente alla famiglia delle conifere. Per la sua eleganza, viene coltivato anche nei giardini a scopo ornamentale e per essere addobbato nel periodo Natalizio.

abete bianco

Caratteristiche generali dell’abete

La parte ipogea della pianta  è dotata di un apparato radicale robusto e profondo. La parte aerea presenta un tronco eretto ricoperto da una corteccia spessa e rugosa.

abete-corteccia

La chioma ha forma conico-piramidale. I rami lunghi nella parte bassa diventano sempre più corti nella parte alta dell’albero.

Le foglie,  aghiformi e lunghe circa 2-3 cm, sono di colore verde sulla pagina superiore e di colore bianco-azzurro su quella inferiore.

foglie-aghi-abete

L’abete produce particolari frutti, gli strobili, meglio conosciuti col nome di pigne. I coni dell’abete bianco sono eretti verso l’alto, quelli dell’abete rosso, invece, sono penduli.

I fiori sono unisessuali, cioè sulla pianta ci sono fiori solo con organi maschili (strobili staminiferi) oppure fiori con organi femminili (strobili pistilliferi).

abete rosso

Varietà di abete

Esistono diverse varietà ma le più conosciute sono: l’abete bianco o argentato e l’abete rosso (diffusi anche in Italia).

Albero di Natale cure

Coltivazione dell’abete

Esposizione: si adatta tanto ad esposizioni in pieno sole quanto a mezzombra; tollera abbastanza bene le alte temperature anche se si sviluppa meglio a quelle basse.

Terreno: cresce bene nei terreni a pH leggermente acido.

Annaffiature: si accontenta delle acque piovane.

Concimazione: una volta all’anno nel periodo della ripresa vegetativa.

Potatura dell’abete

L’abete non ha bisogno di essere potato, salvo rare eccezioni.

Usi dell’abete

La resina dell’abete viene usata per le sue virtù balsamiche e tonificanti. Il legno trova largo impiego sia nell’edilizia sia in falegnameria per la costruzione di mobili di arredamento.

abete-con-neve

Malattie e parassiti dell’abete

Abete-parassiti

Il deperimento degli abeti si manifestano con il disseccamento di organi aerei e seccume generale, causati da funghi microscopici del genere Armillaria che attaccano le radici ed il colletto della pianta provocando un marciume di tipo filamentoso.

Il disseccamento delle foglie è opera del ragnetto rosso.

Deformazioni e galle, tumori a carattere escrescente sono causate dalle cherme fiocchi di colore bianco infestanti il sotto e la base degli aghi che pungono i rami e le foglie per succhiare la linfa.

Altro parassita infestante sono le cocciniglie le cui larve divorano le foglie distruggendole; la loro presenza  si manifesta con arrossamenti a chiazze che spuntano sulla chioma, sia sulla cima che alla base e che conducono a un parziale e presto completo disseccamento. Generalmente le cocciniglie si annidano sotto le squame corticali, dando luogo alla formazione di cisti tonde e di piccole dimensioni.

Trattamenti

Trattare a marzo-aprile con Anticcociniglie KB + Insetticida Polivante KB secondo le dosi indicate nelle istruzioni.

Asportazione manuale delle cherme.

Approfondimenti: Guida alle malattie e cure dell’abete

Curiosità sull’abete

Qual è la differenza tra abete e pino? Questa è una delle domande ricorrenti e la risposta risiede sia nel differente tronco che in un’identificazione semplice visiva delle foglie o aghi:

  • l’abete ha aghi corti e singoli
  • il pino ha aghi lunghi e composti a ciuffi

Perchè l’abete è il simbolo del Natale

Esistono diverse storie, tradizioni e leggende. Una di queste narra di un ragazzino che recatosi nel bosco il giorno della Vigilia di Natale per cercare della legna da ardere, non  si accorse che il sole era ormai basso e sopraggiunta l’oscurità, il freddo e la neve, decise di ripararsi sotto un albero di abete, l’unica pianta non spoglia della foresta.

Una volta addormentatosi l’albero prese vita e abbassò i suoi rami a protezione del bambino.

Il mattino seguente le voci dei paesani in cerca, svegliarono il ragazzo. Lo spettacolo si presentava davanti agli occhi di tutti era straordinario:  la neve caduta nella notte, posandosi sui rami frondosi, aveva formato dei festoni, delle decorazioni e dei cristalli che, alla luce del sole dell’alba, sembravano luci sfavillanti, di uno splendore incomparabile. In ricordo di quel fatto, l’abete venne adottato a simbolo del Natale e da allora in tutte le case viene addobbato ed illuminato, quasi per riprodurre lo spettacolo che gli abitanti del piccolo villaggio videro in quel lontano giorno. Da quello stesso giorno gli abeti nelle foreste hanno mantenuto, inoltre, la caratteristica di avere i rami pendenti verso terra.

Le tradizioni cristiane dicono invece che l’Abete è uno degli alberi del giardino dell’Eden, che in origine era l’albero della Vita le cui foglie divennero aghi quando Eva colse il frutto proibito e non fiorì più fino alla notte in cui nacque Gesù Bambino.

Un’altra ancora racconta che l’abete è l’abero il cui legno fu usato per la Santa Croce ed in seguito divenne l’Albero di Natale ossia della rinascita di Gesù.

Abete tossico o velenoso?

E’ una pianta moderatamente tossica per gli animali. Gli oli dell’abete possono irritare bocca e stomaco di gatti e cani e possono indurre nausea e vomito.

Gli aghi se ingeriti potrebbero irritare il condotto gastrointestinale e nei casi più gravi provocare perforazioni.

Galleria foto ed immagini dell’ abete