Liquore di carciofo
Un ottimo digestivo per tutte le occasioni e noto per una celebre pubblicità, il liquore al carciofo vi consentirà di sfruttare questa verdura fino all’ultimo, dopo aver utilizzato il cuore per preparare un ottimo sugo per la pasta oppure averlo messo sotto conservazione per usi futuri.
Procedimento liquore al carciofo
Per preparare questo amaro al carciofo scegliete dei carciofi appena colti, di medie dimensioni e non trattati con antiparassitari.
1.Battete i carciofi sul piano da lavoro per eliminare eventuali parassiti che si annidano all’interno.
2.Eliminate le foglie danneggiate e quelle troppo coriacee.
3.Dividete i carciofi a meta e sciacquatele con acqua e limone.
4.Asciugateli con un canovaccio pulito, poi tagliuzzate le foglie. sfilettate i gambi e tagliateli a dadini.
5.Lavate il limone con una spazzola, asciugatelo e con il pelapatate asportate la scorza senza la parte bianca.
6.Mettete in un barattolo, a chiusura ermetica, le foglie di carciofo, i dadini dei carciofi, i chiodi di garofano, la scorza di limone e l’alcool.
7.Tappate, agitate e lasciate macerare il tutto per 15 – 20 giorni. Ponete il barattolo a vista e ogni giorno ricordatevi di agitarlo per almeno 2 volte.
8.Trascorso il tempo di macerazione, versate l’acqua in una pentola di acciaio aggiungete lo zucchero e mettete sul fuoco, a fiamma moderata.
9.Quando lo sciroppo comincerà a bollire abbassate la fiamma e fate bollire per circa 10 minuti. Togliete dal fuoco e fatelo raffreddare.
10.Nel frattempo filtrate il macerato di carciofi e fatelo colare bene bene. Poi ripassatelo con un colino a rete fitta.
11.Unite il macerato di carciofi con lo sciroppo; mescolate bene con un cucchiaio di legno per amalgamare il tutto.
12.Filtratelo ancora una volta e imbottigliatelo.
Conservate il liquore al carciofo in un luogo fresco e buio e consumatelo dopo 2 – 3 mesi a fine pasto.
Per chi desidera dargli un particolare sapore, oltre alle foglie del carciofo può aggiungere, a piacere, qualche bastoncino di cannella mentre se desidera un sapore fresco, un pizzico di menta darà vigoria al liquore.
Curiosità sul carciofo
In natura sono diversi i tipi di carciofi esistenti e la differenza è legata anche sua stagionalità, dividendosi fra primaverili ed autunnali. Se parliamo di carciofi con le spine, abbiamo quello sardo piuttosto che quello di Albenga. Molto noti i carciofi romani, preparati in tantissime varianti.
L’uso del carciofo non è soltanto ai fornelli. Nel campo medico infatti ha trovato, nel corso dei secoli, vasto impiego e addirittura, nel 20° secolo, ebbe modo di svilupparsi una cura per i disturbi al fegato esclusivamente a base di fegato.