Marmellata fatta in casa: consigli di preparazione e conservazione
Ti piacerebbe preparare la marmellata fatta in casa, per gustare la bontà della frutta di stagione tutto l’anno? Ecco alcuni consigli per la preparazione e il confezionamento in totale sicurezza: dalla selezione dei frutti migliori, fino ai procedimenti di sterilizzazione e pastorizzazione, per garantire una perfetta e duratura conservazione del prodotto.
Piace ai grandi e ai piccini ed è perfetta per la preparazione di dolci e crostate: la marmellata fatta in casa è la maniera più sana per gustare la frutta di stagione durante tutto l’arco dell’anno.
Ce ne sono davvero per tutti i gusti e mettono d’accordo chiunque, sia chi ha un palato più tradizionale e preferisce mele, pere o agrumi, sia chi, invece, ha un palato più raffinato ed è alla ricerca di gusti insoliti, come la zucca o il rabarbaro.
Preparare la marmellata in casa è davvero facile, ma è importante prestare attenzione alla sterilizzazione dei vasetti e alla pastorizzazione, due procedimenti fondamentali per garantire la sicurezza e la bontà del prodotto.
Come scegliere la frutta
Per fare la marmellata in casa occorrono due ingredienti: lo zucchero e la frutta fresca di stagione. Ma come selezionare i frutti più adatti? Ecco alcune indicazioni da seguire per realizzare una buonissima conserva di frutta:
- scegli dei frutti maturi al punto giusto;
- non scartare i frutti imperfetti: durante la cottura nessuno se ne accorgerà!
- opta sempre per la frutta fresca di stagione;
- a eccezione degli agrumi che vanno sempre sbucciati, gli altri frutti possono essere utilizzati anche con la buccia, in quanto essa contiene la pectina, un addensante naturale che facilita il processo di cottura.
Lo zucchero
Nella preparazione della marmellata lo zucchero è un ingrediente indispensabile, perché la sua presenza impedisce la proliferazione dei batteri. La scelta del tipo di zucchero dipende molto dai gusti personali, ma in generale per preparare la marmellata in casa andranno bene sia lo zucchero semolato, sia lo zucchero di canna.
Anche la quantità dipende molto dal gusto e dal grado di maturazione della frutta selezionata. Per i frutti maturi o per quelli più dolci in genere bastano circa 700 g. di zucchero per 1 kg di frutta. Con gli agrumi, invece, si può anche arrivare a 1 kg di zucchero per 1 kg di frutta, privata della buccia.
Se vuoi velocizzare il processo di cottura e utilizzare meno zucchero puoi ricorrere alla pectina artificiale, facilmente reperibile al supermercato. In base al tipo di gelificante cambiano, però, anche le quantità di frutta e di zucchero: per non sbagliare segui sempre le indicazioni riportate sulla confezione.
Tempo di cottura
Una buona marmellata fatta in casa necessita di tempi di cottura abbastanza lunghi che dipendono sostanzialmente dall’intensità del calore. Generalmente la cottura avviene in due fasi: l’evaporazione dei liquidi e la gelificazione.
La fase di evaporazione coincide con la bollitura iniziale della frutta. Il vapore è meno denso e la frutta “freme”, perdendo il liquido in esso contenuto. In questa fase è possibile ancora eliminare tutte le impurità della frutta che vengono a galla.
La gelificazione è la fase successiva e coincide con la sobbollitura della frutta. Si tratta di una fase molto delicata e veloce, nella quale la marmellata si addensa grazie alla pectina contenuta nella frutta. Per evitare che si bruci occorre fare una prova:
- raffredda un piattino in congelatore;
- versa sul piatto delle piccole gocce di marmellata;
- inclina il piatto e osserva: le gocce scivolano lentamente? La gelificazione non è ancora completa;
- se inclinando il piatto la goccia di marmellata non scivola, il processo di gelificazione è terminato e la marmellata è pronta!
Conservazione
Quando si prepara la marmellata in casa bisogna prestare molta attenzione al processo di sterilizzazione dei barattoli, per evitare la formazione di muffe e botulino, letali per la nostra salute.
La sterilizzazione e la chiusura ermetica del barattolo sono necessarie a evitare la proliferazione dei batteri a contatto con l’aria e quindi è bene che i vasetti non subiscano sbalzi termici e vengano riempiti ancora caldi, quando la marmellata è pronta ed è ancora bollente.
Nel caso in cui i vasetti si siano raffreddati diventa necessario ricorrere anche alla pastorizzazione, processo che mantiene le proprietà organolettiche della marmellata intatte fino a 8-10 mesi senza apertura e fino a 10 giorni in frigorifero dopo l’apertura.
Pastorizzazione
Questo processo viene eseguito per le marmellate industriali che hanno tempi di conservazione maggiori. Ma se vuoi pastorizzare la tua marmellata ecco come fare:
- sterilizza il vasetto, versa dentro la marmellata bollente e chiudilo ermeticamente;
- riempi una pentola d’acqua e disponi sul fondo dei canovacci, per evitare che il calore della fiamma sia troppo a contatto diretto con i vasetti;
- disponi i vasetti sui canovacci e assicurati che l’acqua superi i vasetti di circa 5 centimetri;
- porta a ebollizione;
- la bollitura ha dei tempi che variano dai 35 minuti a 1 ora e dipendono dall’altitudine. Per le altitudini superiori a 1830 metri è necessario un tempo di bollitura superiore ai 35 minuti;
- spegni la fiamma e rimuovi i vasetti solo quando l’acqua si sarà raffreddata;
- asciuga i vasetti ed etichettali con la data di preparazione;
- conserva in dispensa o possibilmente in un luogo fresco e asciutto.
Galleria delle foto: marmellata fatta in casa
In questa galleria di foto trova tanti gustosi suggerimenti per realizzare la tua marmellata preferita!