Transizione ecologica, quanto si risparmia?
Transizione ecologica in atto: ha dei costi ingenti, ma quanto si può risparmiare tra bollette, carburanti e utenze a livello economico? E questo risparmio ha un impatto ambientale conveniente? Scopriamolo.

Sappiamo tutti ormai che gli obiettivi di transizione ecologica della UE sono ambiziosi. Sicuramente, al primo posto c’è il ridurre le emissioni inquinanti del 55% entro il 2030 e azzerarle del tutto entro il 2050.
Certamente, per arrivare alla meta si sta discutendo di applicare ai singoli Stati Membri una direttiva con obbligo di efficientamento energetico in casa. Almeno, per far sì di arrivare alla classe E in tutti gli edifici entro e non oltre il 2030. E inoltre, tiene banco il possibile stop alla vendita di auto a benzina o diesel dal 2035. Inutile dire che l’Italia, su queste direttive, non è affatto d’accordo.
Effettuare dei lavori in casa, comprare un’auto elettrica o addirittura acquistare un’abitazione a zero emissioni sono di fatto delle operazioni molto costose per i cittadini. La transizione ecologica dovrebbe pertanto essere accompagnata da politiche di sostengo economico per la popolazione, almeno per la fase iniziale. Ma quanto potrebbe essere conveniente a conti fatti? Ecco quanto si risparmia considerando carburante e utenze, ma soprattutto il risparmio in bolletta.
Il risparmio con la transizione ecologica

I dati sono stati elaborati dalla società di ricerca e consulenza Agici Finanza D’Impresa. Effettuare dei lavori mirati come isolamento termico degli edifici, elettrificare il riscaldamento, la realizzazione di impianti di climatizzazione efficienti e avere auto elettriche meno inquinanti, da qui al 2o30 costerebbe all’Italia 400 miliardi di €.
Tuttavia, secondo Il Centro Studi sull’Economia e il Management dell’Efficienza Energetica, i vantaggi economici sono superiori: 600 miliardi. E grazie a tre elementi fondamentali che possono contenere le spese:
- consumi minori;
- minori impatto ambientale;
- più occupazione.
Si stima che dal 2030 ci sarebbe un risparmio energetico equivalente a quasi 300 milioni di tonnellate di petrolio. Inoltre, si eviterebbero emissioni nette di CO2 pari e 821 megatoni. Ma non è tutto: si risparmierebbe in metano per la “modica” cifra di 241 metri cubi.
Tuttavia, le ultime news sul fronte Superbonus non incentivano molto questi investimenti, che sarebbero a carico dei clienti nonostante la detrazione dilazionata.
Efficienza energetica, case green e bollette: vantaggi transizione ecologica?
Qualora la nuova direttiva sulle case green fosse applicata obbligatoriamente, si risparmierebbero dai 2000 ai 3000 € a famiglia sulla bolletta del gas annualmente. Certamente, procedere con i lavori senza incentivi non sarebbe possibile, almeno per essere in regola con la scadenza prefissata. A meno che non ci siano sostegni europei validi che possano aiutare dal punto di vista economico.
Il nodo cruciale è dato dall’auto elettrica. Infatti, avendo una intera filiera da convertire, potrebbe avere un impatto negativo. Soprattutto se batterie e ogni singolo componente vengono acquistati o fabbricati al di fuori dell’ambito UE.
E poi, servirebbero a poco in Italia se non si incentiva il connubio tra efficientamento energetico e installazione di impianti di energia rinnovabile. Si spera sempre di più sulla direttiva riguardo le Comunità Energetiche, in modo che più si risparmierà, più alti saranno gli incentivi di cui usufruire. oltre a curare i costi e lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici, di cui avevamo parlato nella nostra guida dedicata.