Risparmio in bolletta, è ancora possibile tenere i termosifoni accesi?

Autore:
Elisabetta Coni

L’ondata di freddo anomalo degli ultimi giorni costringe molte famiglie a chiedersi: si possono accendere ancora i termosifoni a casa dopo il decreto sul riscaldamento? E quanto si potrebbe pagare?  Ci saranno sanzioni severe? Tutto quello che serve sapere.

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Photo by: Gerd Altmann – Pixabay

Lo scorso ottobre il Ministro della Transizione Ecologica Cingolani firmava un decreto che definiva precisi limiti e orari per utilizzare gli impianti di riscaldamento domestico, in vista della stagione invernale. In linea di massima, il periodo di accensione degli impianti è stato ridotto di un’ora giornaliera e accorciato di 15 giorni rispetto all’effettiva stagione invernale 2022-2023. Si è posticipato di 8 giorni l’inizio e la fine dell’esercizio.

Inoltre, l’Italia è stata divisa in zone climatiche per decretare sia i gradi da tenere in casa di media, sia per concordare lo spegnimento dei termosifoni.

Queste regole e date non si applicano a ospedali, luoghi di cura, scuole materne e asili nido, oltre a palestre e altre attività industriali in quanto le Amministrazioni hanno concesso delle deroghe.

Ma cosa fare visto che il freddo è tornato? Se si accendono i termosifoni si è fuorilegge?

Riscaldamento e periodo di spegnimento secondo la legge

Come abbiamo anticipato, le date di spegnimento dei termosifoni sono state decise in base alle sei diverse zone climatiche in cui è stato diviso il nostro Paese:

  • Zona A : 7 marzo.
  • Zona B : 23 marzo.
  • Zona C : 23 marzo.
  • Zona D : 7 aprile.
  • Zona E: 7 aprile.
  • Zona F : nessun limite.

In linea teorica, i riscaldamenti devono essere spenti qualora ci si trovi dalla Zona A alla Zona E. Ma il freddo è calato su tutta la penisola e specialmente nelle case in cui non c’è cappotto termico né ci sono infissi adeguati, si patisce molto il cambio di temperatura. Che cosa fare?

La legge aiuta, in quanto siamo in presenza di situazioni climatiche severe. Saranno i Comuni o chi ne fa le veci ad autorizzare con un provvedimento apposito l’accensione degli impianti di riscaldamento termico alimentati a gas naturale, ma si dovrà prevedere una durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita in via ordinaria.

Pertanto, bisogna sperare che le autorità comunali si pronuncino in merito, ma quanto costerebbe accendere il riscaldamento in questo periodo?

Risparmio in bolletta, i costi del riscaldamento

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photo by: ri – Pixabay

Purtroppo, i costi delle utenze gas e luce sono destinati a salire. Nonostante i vari provvedimenti infatti, con il freddo anomalo e la situazione geopolitica non tanto rosea, si può ipotizzare che scaldare casa comporti un costo medio di 0,213 €/Smc per il solo gas. Tutto dipende molto dai consumi e ovviamente dall’oscillazione del prezzo della materia prima.

Anche se non è certo ai livelli dell’anno passato, si rischia di pagare anche per l’inverno caldo appena trascorso, in cui le alte temperature hanno permesso un consumo minore di combustibile e un risparmio in bolletta notevole per molte famiglie.

Pertanto, non è semplice fare una stima in quanto il costo effettivo dipende molto dalle abitudini di consumo, dalla tipologia dell’impianto e dallo stile di vita. Ad esempio, se si sta a casa solo di notte e nel weekend, è ovvio che il consumo di gas metano sarà limitato rispetto a chi magari ne usufruisce per tutto il giorno. Sarebbe la cosa migliore seguire delle dritte per risparmiare energia e soldi sul riscaldamento, soprattutto per mantenere l’impianto sempre efficiente.