Riscaldamento da pavimento: conviene davvero?

Autore:
Elisabetta Coni

Con il riscaldamento a pavimento si risparmia davvero energia e si avranno bollette meno care? Tutti i pro e i contro, oltre a quanto si risparmia riguardo i consumi energetici. 

impianto riscaldamento a pavimento
Credits: Leroy Merlin

Risparmiare sulle bollette luce e gas è la priorità del momento. Una idea senza dubbio innovativa per riscaldare casa e coniugare efficienza con risparmio è quella del riscaldamento a pavimento. In primis, è un’alternativa ottimale ai classici termosifoni e il suo funzionamento è semplicissimo, visto che non è altro che un circuito costituito da una miriade di tubazioni sotto alla pavimentazione. La sua funzione è scaldare l’ambiente uniformemente.

Ma conviene dal punto di vista dell’efficienza energetica e del risparmio in bolletta? 

Di sicuro, uno dei tanti vantaggi è quello di essere in grado di camminare scalzi in inverno e sentire una sensazione di tepore uniforme che parte dal pavimento in su.  Le tubazioni fissate sotto il pavimento infatti servono per far passare l’acqua calda. La distribuzione del calore è uniforme visto che prosegue dal basso verso l’alto.

Riscaldamento a pavimento, quanto costa?

Riscaldamento a pavimento
Credits: Leroy Merlin

In realtà, non tutti sanno che esistono due tipi di impianto. Si tratta di quello ad acqua, molto diffuso dove il riscaldamento si aziona grazie al passaggio dell’acqua bollente della caldaia, oppure con un impianto termico solare. Si può anche optare per un impianto ad aria che sfrutta un impianto elettrico fatto di resistenze al di sotto del pavimento. Ma quale conviene e quanto conviene un impianto di riscaldamento del genere? 

Un impianto di questo tipo, parlando di costi, varia dalla qualità dei materiali e dalla manodopera impiegata. In media, si spendono dai 50 ai 70 € al mq.  Se la casa è di nuova costruzione o si stanno facendo dei lavori di ristrutturazione, può essere una scelta molto vantaggiosa visto che si può far rientrare all’interno dei lavori nel loro complesso, in quanto il tutto comporta la demolizione della pavimentazione.

Anche perchè l’impianto deve essere installato prima del montaggio dei pavimenti definitivi in quanto sarà composto dal sistema di tubi e da un pannello isolante per evitare dispersioni di calore.

Il sistema deve essere collegato a una fonte di calore come la caldaia a gas, la pompa di calore o a una fonte di riscaldamento alternativa. Se si tratta di riscaldamento a pavimento ad aria, si monteranno le resistenze elettriche e basta.

Conviene scaldare casa con il riscaldamento a pavimento? Quanto si risparmia?

Calcoliamo un attimo i vantaggi: l’uniformità del calore e la sensazione di tepore che sale dal basso è compensata anche dal risparmio in bolletta. A patto che lo si associ a caldaie a condensazione o pompe di calore smart. In questo caso, si avrà una riduzione dei consumi del 30%. Nel caso dei sistemi ad acqua poi si può convertire facilmente in un sistema di raffreddamento degli ambienti, visto che basterà solo far passare acqua fredda nell’impianto esistente.

Ci sono anche dei contro, ovvero i costi di manutenzione più alti rispetto ai termosifoni. Inoltre, più è grande l’ambiente, più ci impiegherà a scaldarsi. Ma il calore durerà di più e si avrà più efficienza energetica. Infatti, esso si manterrà per tante ore.

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Altro svantaggio è puramente estetico, in quanto si sarà obbligati a scegliere una determinata pavimentazione per rendere l’impianto sempre ben funzionante. Per manutenzione, incentivi e tutto quello che c’è da sapere sul riscaldamento a pavimento, vi rimandiamo alla nostra guida dedicata.