Disegno tecnico: caratteristiche, simboli e funzioni di un progetto

Autore:
Paola Palmieri
  • Dott. in Scienze della Comunicazione

Il disegno tecnico è un vero e proprio linguaggio adoperato in architettura per ideare e proporre progetti di vario tipo. Tali progetti ai non addetti ai lavori possono comportare dei problemi di lettura tuttavia sono fondamentali. Impariamo a conoscerli.

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Si tratta di un particolare sistema di segni per mezzo del quale gli uomini comunicano tra loro. Tale linguaggio nella nostra società è sempre più essenziale, perché nella nostra vita quotidiana, nel nostro ideare, progettare e operare esso ha assunto un ruolo primario, assolutamente insostituibile, perché, nel descrivere un oggetto, lo riduce alla sua essenza, lo descrive nelle sue parti fondamentali e caratterizzanti. Esso deve essere:

  • Chiaro
  • Preciso
  • Completo

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Funzioni

Il disegno tecnico ci aiuta nel rappresentare sia oggetti esistenti tramite il disegno di rilievo, sia oggetti che intendiamo realizzare tramite il disegno di progetto. Il senso di questo doppio ruolo è così diffuso che anche nella quotidianità “disegnare” ha assunto il significato estensivo di descrivere accuratamente, progettare. Forse è proprio per questo che, nella lingua inglese, il termine design vuol dire progetto.

Il disegno tecnico, nel suo descrivere chiaramente e il più dettagliatamente possibile un progetto, tuttavia offre una visione pur sempre parziale; per questo nel tempo si è avvalso di altri linguaggi. Quali? La scrittura innanzitutto, poi la matematica, l’arte e, per sua stessa natura, la tecnica. Una comunicazione ricca insomma, implicita in ogni progetto. Questo impone il ricorso a precisi strumenti oltre che elaborati di disegno, anche relazioni scritte, tabelle numeriche, schizzi, foto, plastici. Impariamo a leggerli insieme.

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Rappresentazioni e simbologie

Il disegno tecnico, nel tempo, ha avuto necessità di evolversi proprio per le esigenze della società che son cambiate, della comunicazione e delle tecniche di rappresentazione. In passato gli architetti andavano in cantiere a spiegare sul posto come sviluppare un progetto e, di persona, portavano avanti i lavori. I disegni potevano limitarsi ad essere schizzi approssimativi, poco più che appunti.

Attualmente ci sono più ruoli in campo e si lavora spesso lontani dal cantiere in cui deve svilupparsi il progetto. Dunque nasce la mutata esigenza di affidare al disegno tutte le indicazioni, precise e complete, per le necessità di cantiere. Questi disegni sono fondamentali per il lavoro delle maestranze, dei tecnici, dei fornitori e degli eventuali specialisti come il progettista degli impianti.

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Piante

L’ABC del disegno tecnico è costituito dalle piante che in pratica mostrano, in una visione dall’alto, la forma che ha un edificio e la distribuzione interna a esso. I muri che dividono i vari ambienti, proprio per dovere di chiarezza, appaiono tagliati parallelamente al pavimento con un piano di proiezione orizzontale. Ovviamente i vari elementi che vanno a comporre il disegno tecnico sono riprodotti rimpiccioliti in base alla scala di rappresentazione.

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Sezioni

Le sezioni traggono origine dallo stesso principio delle piante, ma in questo caso vengono riprodotte con un piano di proiezione verticale. Così avremo un’idea di come sarà l’edificio in toto e visionandolo dall’interno.

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Prospetti

I prospetti, al contrario, si avvicinano concettualmente alle sezioni ma ci aiutano nel rappresentare le facciate di un edificio. La regola da seguire è quella delle proiezioni, perché il piano di rappresentazione non sarà, come abbiamo visto per sezioni e piante, né orizzontale né verticale ma risulterà esterno all’edificio. In questo siamo facilitati nella lettura in quanto l’occhio umano vede sempre in prospettiva.

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Assonometrie e prospettive

Una volta realizzato il progetto esterno dell’edificio da cui traspaiono le sezioni interne ad esso, veniamo alle rappresentazioni tridimensionali: impariamo a conoscere da vicino le assonometrie e le prospettive. Esse vengono utilizzate soprattutto per la rappresentazione di interni, indispensabile strumento per i progetti di arredamento o di interior design, ad esempio.

Possono risultare un valido supporto per indicare il volume di edifici piuttosto complessi. Trascrivono in maniera chiara tre facce di un oggetto: nel caso di un edificio, ad esempio, riproporrà due facciate e la copertura. La prospettiva, infine, riproduce la visione umana di un oggetto o un paesaggio garantendo profondità al disegno.

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Leggere un disegno tecnico

Ora veniamo al bello, una volta individuate le principali simbologie, come si legge un disegno tecnico? Le assonometrie e le prospettive pongono meno problemi rispetto alla lettura di piante e sezioni che lasciano un po’ più di spazio all’immaginazione. La prima cosa da fare è individuare i contorni fisici dell’edificio, quindi lo spessore dei muri. Si va dalle linee continue molto spesse a quelle sottili continue alle linee tratteggiate che simboleggiano gli elementi portati in proiezione. In una pianta, inoltre, il disegno è pieno di scritte, numeri e simboli. Si indicano infatti:

  • Le quote lineari;
  • Le dimensioni di porte e finestre;
  • La quota di calpestio.

Altri simboli visivi sono:

  • Indicazione del nord;
  • Un quadrato con due diagonali per gli ascensori;
  • Una linea continua con una freccia all’estremità per il verso di salita delle scale;
  • I retini dei materiali.

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Galleria foto: caratteristiche e simboli del disegno tecnico

Di seguito una galleria di disegni tecnici che ci danno l’idea della complessità delle informazioni che veicolano con immediatezza e, al contempo, sottolineano abilità e competenze di chi le realizza.