Come scegliere l’antifurto per la casa

Autore:
Maria Chiara Barsanti
  • Dott. in Relazioni Internazionali

Perché scegliere un antifurto per la casa? E’ necessario rivolgersi ad un professionista? Quanto costa? Tutti abbiamo bisogno di sentirci protetti e sapere che la nostra casa è controllata anche quando siamo fuori. Scopri quali sono i modelli, le loro funzionalità e qual’è quello più adatto alla tua abitazione.

Come scegliere l'antifurto per casa

Un antifurto è un sistema anti intrusione dotato di una centralina elettronica. In commercio ne esistono 2 tipi, essenzialmente diversi tra loro per il modo in cui vengono collegati i sensori: cablatiwireless.

Al giorno d’oggi, con la crescente crisi economica e ancor di più nel periodo estivo, quando le case in città restano vuote, sentirsi sicuri nella propria casa è un tema molto importante. Ecco perché si diffonde sempre più l’abitudine di installare impianti di allarme domestici per non temere più di essere vittima di furti o, ancora peggio, aggressioni.

Come in tutti gli ambiti, anche in questo sono stati fatti notevoli progressi tecnologici. Oggi è possibile controllare la propria casa da remoto installando sistemi di sicurezza e antifurto. La domotica, ovvero la scienza che si occupa dello sviluppo degli strumenti tecnologici da applicare in casa per migliorare la qualità della vita quotidiana, viene in aiuto di chi vuole proteggersi o semplicemente tenere sempre tutto sotto controllo.

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Infatti, si dice che oggi la sicurezza sia a portata di smartphone e tablet ed è proprio così: grazie ai più moderni sistemi di videosorveglianza a i sensori eventualmente installati, è sempre possibile vedere cosa succede in casa quando siamo in vacanza o magari fuori a cena.

Secondo delle statistiche aggiornate post lockdown, la sicurezza in casa è una preoccupazione diffusa e sempre crescente, che riguarda ormai oltre l’80% degli italiani. Questa necessità si ripercuote sulla domanda di mercato, che nell’ultimo semestre è cresciuta del 7-10%.

Per valutare al meglio questo acquisto, considerate anche che in Italia è possibile beneficiare di detrazioni fiscali per chi decide di installare un antifurto in casa, come previsto dalla legge di stabilità n. 27 dicembre 2019.

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Qual è il miglior sistema di allarme per casa?

La prima cosa da valutare quando ci si accosta al mondo degli antifurti è se proteggere la casa solo dall’esterno o anche dall’interno. Per fare questo, occorrerà prendere in considerazione le possibili vie di intrusione: piano dell’abitazione, porte, finestre, balconi e terrazze.

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Ancora, decidete se installare un impianto sotto traccia e quindi cablare tutta la superficie della casa oppure uno senza fili (wireless). Questi ultimi, presentano numerosi vantaggi rispetto a quelli tradizionali filari, primo fra tutti la facilità d’installazione (non sono necessari interventi murari o in alternativa antiestetiche canaline).

Il principio di funzionamento è lo stesso per entrambi; un sistema di antifurto per la casa è infatti sempre composto dai seguenti elementi:

  • la centrale, il vero e proprio cervello del sistema che rileva tutti i dati e le eventuali anomalie;
  • i sensori o rilevatori, che mandano il segnale di far scattare l’allarme direttamente alla centrale;
  • gli attuatori, ovvero sirene e/o combinatori telefonici che azionano l’allarme;
  • eventuali controlli di attivazione: tastiere, telecomandi, chiavette.

Come già detto, i più moderni sistemi di antifurto hanno la possibilità di essere controllati a distanza attraverso un dispositivo come il cellulare. Utilizzando delle semplici APP, la centrale può essere attivata, disattivata e così via.

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Sensori e rilevatori

E’ importante applicare i sensori in prossimità di tutti i punti d’accesso alla casa. Facciamo un necessario approfondimento sui vari sensori tra cui scegliere:

Rilevatori interni o Sensori volumetrici

Si tratta della tipologia più “sensibile”, che rileva e segnala gli spostamenti d’aria. Possono essere a infrarossi, a microonde o a doppia tecnologia. Quelli del primo tipo, ovviamente quando attivati, emettono fasci a raggi infrarossi. In caso di contatto con i raggi, ad esempio se vengono incrociati o oltrepassati, i sensori rileveranno un aumento della temperatura (il calore del corpo appunto) e invieranno subito un segnale alla centrale.

Per questo motivo non possono essere collocati in prossimità di impianti di climatizzazione. Attenzione anche a sceglierne di buona qualità, che sappiano percepire la differenza tra un essere umano e un animale domestico.

Quelli a microonde, invece, emettono una radiazione che segnala la posizione degli oggetti, riflettendo un segnale sulla loro superficie. Nel momento in cui il segnale trovasse un ostacolo ovvero non riuscisse più a proiettarsi su quella determinata superficie, si verificherebbe un’alterazione di queste microonde che attiverebbe immediatamente l’allarme. Infine, i sensori a doppia tecnologia sfruttano sia le microonde che gli infrarossi, aumentando la precisione nella rilevazione dei dati.

Sensori perimetrali esterni

Questa tipologia è quella che va maggiormente protetta, sia dalle intemperie sia dalla facile possibilità di manomissione. Vanno applicati nei pressi di porte e finestre; nel caso di abitazioni più isolate, anche lungo tutti i muri esterni.

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Che cosa è il tamper?

Il tamper, o contatto anti-manomissione h24, è un sistema di sicurezza che può essere posizionato nel sistema di allarme stesso. Serve a rilevarne costantemente il corretto funzionamento; in questo modo si elimina, quindi, del tutto la possibilità di manomettere l’allarme (anche se spento).

Infatti, la differenza principale con un normale contatto di allarme è che la sirena scatterà anche quando l’impianto è disattivato. Se la cassetta viene aperta, verrà automaticamente generato un allarme.

Quanto costa installare un antifurto in casa?

Nel momento in cui si scrive, la stima per un antifurto casa completo è di circa € 1500-2000, considerando un prodotto di qualità medio-alta. Di gran lunga più economico è un semplice impianto di videosorveglianza. Quelli a 4 telecamere vanno da un minimo di € 200 a un massimo di € 300. Si tratta dei costi dei kit base, che non necessitano di un’installazione professionale.

La differenze è però sostanziale: le telecamere di sicurezza mostrano i movimenti all’interno dell’area che inquadrano, ma non essendo collegati a nessuna centrale, non sono in grado di riconoscere eventuali presenze indesiderate e quindi attivare l’antifurto. Viceversa, possono registrare eventuali furti e rapine.

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Dai un’occhiata a questa gallery mentre ti schiarisci ancora un po’ le idee sull’antifurto casa che fa per te.