Case green, camini e stufe a pellet verrano vietate in Italia?
Ma è vero che in Italia saranno vietate ben presto tutte le stufe e i caminetti che utilizzano il pellet come combustibile? Facciamo chiarezza su questa presunta novità che riguarda questi impianti di riscaldamento a biomassa.

Statistiche alla mano, negli ultimi anni le famiglie italiane hanno investito soprattutto in camini e stufe a pellet sperano di risparmiare sulle bollette e sui consumi energetici.
Purtroppo, a seguito della crisi energetica causata dalla guerra in Ucraina, il pellet è andato a ruba, tanto che il prezzo è schizzato alle stelle e rendendo inaccessibile questo combustibile naturale.
Con la recente direttiva UE riguardo le case green, la preoccupazione di una messa al bando di questa biomassa si sta facendo sentire.
Sta girando la notizia della messa al bando di stufe e caminetti a pellet, i quali potrebbero causare inquinamento. Pertanto, saranno vietati in Italia?
Facciamo chiarezza, in quanto non esiste nessun divieto a livello nazionale. Però, a livello regionale rimangono le restrizioni per alcune categorie di stufe e caminetti a biomassa.
Bando pellet, solo restrizioni in Italia

Alcune Regioni italiane hanno in vigore delle restrizioni specifiche per ogni riscaldamento che prevede come combustibile questa biomassa. In realtà, le restrizioni riguardano alcune categorie di stufe e camini che non hanno determinati parametri per quanto riguarda le emissioni. Per scoprire se si è in regola, bisogna controllare la quantità di CO2 e di PM10.
Ogni Regione ha le sue regole. In Lombardia ad esempio l’impianto deve avere:
- installati dei generatori di almeno 4 stelle (vietati generatori 1 o 2 stelle);
- utilizzare pellet di qualità.
In Veneto addirittura è vietata l’accensione di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa di classe 1, 2 e 3 stelle in presenza di impianto alternativo di riscaldamento.
In Piemonte chi abita nelle zone Agglomerato di Torino, Pianura e Collina ha il divieto di utilizzare generatori di calore alimentati a biomassa legnosa con potenza nominale inferiore a 35 kW e inferiore a 3 stelle di classe di prestazione emissiva.
Divieto di utilizzo stufe e camini a pellet, è davvero una bufala?
In Emilia-Romagna, nei Comuni sotto i 300 metri di altitudine, c’è il divieto di usare generatori di calore alimentati a legna, pellet o cippato sotto le 3 stelle. Qualora la qualità dell’aria peggiorasse, scatta anche per quelli a 4 stelle.
In Toscana il Consiglio Regionale il divieto di utilizzo di stufe e camini a pellet classificati sotto le 3 stelle solo nei Comuni in cui non è rispettato il valore limite delle concentrazioni di PM10.
Per ora, non ci sono divieti nell’utilizzo di questi impianti per riscaldare casa, a patto che si rispettino le indicazioni fornite per risparmiare energia. Tuttavia, anche per ciascuna Regione ci sono delle eccezioni alla regola da adottare in casi eccezionali. Infatti, i divieti e le limitazioni decadono qualora l’impianto a pellet sia la sola fonte di riscaldamento e se l’abitazione è posta a più di 200 metri sopra il livello del mare. Tuttavia, se volete allungare la vita del vostro impianto, scegliere il pellet correttamente è importante: consultate la nostra guida dedicata e non ve ne pentirete!