Bolletta meno cara: il metodo garantito per risparmiare ai fornelli
Come far bollire l’acqua senza sprechi di energia e risparmiando in bolletta? Confronto tra piano cottura a gas, piano cottura a induzione, bollitore elettrico e forno a microonde per trovare il metodo ad alta efficienza energetica e meno energivoro in assoluto.

L’attenzione per i consumi e soprattutto sul risparmio energia rimane sempre al massimo. Tanto che molte persone intervengono sulle abitudini quotidiane per aiutare al contenimento dei costi delle utenze domestiche a fine mese. Nonostante i primi sentori di primavera, la stagione fredda non è ancora conclusa e capita, magari alla sera, di volersi riscaldare gustandosi una buona tisana calda.
La tazza di tè al mattino o al tardo pomeriggio come l’infuso alla sera, però, hanno un costo preciso. Sono delle buone abitudini che possono diventare mangia energia se si utilizzano metodi sbagliati e apparecchi energivori. Ma lo sapevate che esiste un metodo salva bolletta per poter far bollire l’acqua e risparmiare?
Come far bollire l’acqua senza sprechi

Un aiuto ci viene dalla fisica, in quanto per aumentare la temperatura dell’acqua, il liquido deve essere sottoposto a una energia sotto forma di calore. Fin qui sembra scontata come spiegazione, ma è proprio la fonte di calore che può dare la svolta definitiva e far pagare di meno o di più in bolletta.
Si possono usare diversi metodi. La maggior parte delle persone andrà a riscaldare l’acqua usando il fornello a gas, altri ancora avranno il piano cottura ad induzione, il bollitore elettrico e il forno a microonde. Ma vi siete mai chiesti quale di questi metodi è quello più efficiente?
La scelta sembra banalissima, eppure contribuisce ad avere una bolletta più leggera o meno. A patto che siano state effettuate le dovute manutenzioni e che sia pulito in modo impeccabile. Un bollitore pieno di calcare o una piastra piena di sporco non funzioneranno mai al meglio delle loro potenzialità.
Metodi rapidi ed economici per far bollire l’acqua
Analizziamo nel dettagli quanta energia si risparmia con ciascun metodo.
- Forno a microonde: eso ha una efficienza energetica del 50%. Significa che metà dell’energia consumata si perde nel processo di conversione dell’elettricità in microonde.
- Fornello a gas: il tradizionale fornello invece ha una efficienza energetica del 70% circa, ma dipende molto dal contenitore, ovvero dalla pentola che si utilizza. Per questo nel calcolo si considera una dispersione di calore del 30%.
- Bollitore elettrico: essendo nato proprio per far bollire l’acqua in tempi rapidi, ha un’alta efficienza energetica. Infatti, siamo all’80% con una dispersione del 20% in quanto le serpentine sono nell’acqua.
- Piano a induzione: con la giusta manutenzione e pulizia, esso garantisce una efficienza energetica superiore all’85%. Merito della corrente elettromagnetica direttamente nella pentola, in modo da generare il calore. Ovviamente, la pentola deve essere idonea a questa cottura.
In pratica, il fornello a induzione è il metodo innovativo ed economico per far bollire l’acqua risparmiando in bolletta, seguito dal bollitore elettrico.Erroneamente, il forno a microonde era considerato il metodo più rapido e più economico per riscaldare cibi e acqua.
Però, non è idoneo per far bollire il liquido né per cucinare determinate pietanze, come suggerito nella nostra guida dedicata a cosa non cucinare mai al microonde. Ovviamente, rimane quello più pratico, in quanto la tazza viene inserita nell’apparecchio ed è subito pronta.
Tutto sta nelle tempistiche e nella frequenza d’uso. Se avete il rituale del tè, conviene il piano ad induzione, mentre se ve lo concedete ogni tanto, qualsiasi metodo elencato può andare bene.