Orsi morti in Trentino: gli animalisti chiedono più indagini

Torna a far parlare il caso degli orsi morti in Trentino dopo la scoperta del terzo esemplare. L’associazione per la protezione animali ha chiesto quindi autopsie dettagliate e ha fatti partire una denuncia contro ignoti, certa ormai che dietro ai decessi ci sia la mano dell’uomo.

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Gli orsi sono tra le specie più iconiche e affascinanti del regno animale, ma la loro presenza in Italia, in particolare nel nord del paese, ha suscitato diverse controversie e sfide. Nelle regioni settentrionali come Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, gli orsi bruni sono tornati a popolare i territori dopo anni di assenza. Questo è stato il risultato di programmi di reintroduzione e conservazione, che hanno cercato di ripristinare gli equilibri ecologici e promuovere la biodiversità.

Tuttavia, la convivenza tra orsi e comunità umane non è stata priva di problemi. Gli incontri con l’uomo, spesso legati a situazioni di conflitto tra attività umane e habitat naturali degli orsi, hanno portato a controversie e preoccupazioni. Incursioni nelle colture agricole, attacchi al bestiame e situazioni di pericolo per la sicurezza delle persone hanno sollevato interrogativi sulle strategie di gestione e sul futuro della popolazione di orsi.

Proprio da queste infauste premesse è partita l’Enpa, ente nazionale per la protezione animali, nella sua denuncia contro il terzo caso di decesso di un orso in Trentino. Se infatti le prime due potevano apparire come coincidenza, al terzo caso in meno di 50 giorni, sorge il dubbio che ci sia la mano dell’uomo dietro questa forma di violenza.

Orsi morti in Trentino: il caso di Cadevago

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In questi giorni a Cadevago, una località situata in Trentino-Alto Adige, è stato riportato un evento inquietante che ha sollevato sospetti crescenti. Le autorità hanno infatti segnalato il cadavere di un orso, la terza morte misteriosa di questi animali in meno di due mesi.

Secondo le organizzazioni ambientaliste, questa serie di decessi non può essere considerata una semplice coincidenza. L’Associazione italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente (Aidaa) ha presentato quindi un esposto alla procura di Trento. Nella stessa si richiede un’inchiesta sul possibile coinvolgimento umano nelle morti dei tre orsi. L’Aidaa ha invitato i pubblici ministeri a ottenere i risultati delle autopsie condotte sulle tre carcasse degli orsi trovati morti in zone precedentemente prive di segnalazioni di scomparsa di orsi.

Sono stati infatti ascoltati alcuni testimoni che sostengono che nella zona siano state collocate esche velenose. Le associazioni ambientaliste Enpa e Aidaa hanno sollecitato la procura di Trento a indagare su questi ritrovamenti insoliti e a considerare la possibilità di coinvolgimento umano.

L’Ente nazionale protezione animali (Enpa) ha presentato una denuncia contro ignoti, sottolineando che le morti ripetute degli orsi potrebbero essere il risultato di un gesto doloso. L’associazione ha anche sottolineato che l’escalation di tensioni e la diffusione dell’intolleranza e dell’allarmismo nei confronti della fauna selvatica da parte di alcune istituzioni, politici ed estremisti hanno contribuito a creare un clima ostile. Da qui quindi la richiesta di maggiori controlli anti-bracconaggio da parte delle autorità locali. Il fine è quello di garantire la protezione della fauna selvatica e promuovere una convivenza pacifica tra gli animali selvatici e le comunità umane.

La convivenza con questi animali

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Gli sforzi per promuovere la coesistenza pacifica e sostenibile tra orsi e comunità locali sono in corso. Questo prevedono l’implementazione di misure di protezione, la sensibilizzazione e l’educazione delle persone. Organizzazioni ambientaliste e autorità locali stanno lavorando insieme per trovare soluzioni che tutelino sia gli orsi che le attività umane.

La conservazione degli orsi in Italia richiede infatti un equilibrio tra la protezione della specie e le esigenze delle comunità locali. È un processo complesso e delicato che richiede il coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti, al fine di garantire la sopravvivenza di questi magnifici animali e la loro convivenza armoniosa con l’uomo.